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27-03-2008, 15.28.55 | #22 |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
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Riferimento: Libertà di scelta
Per me che sono credente il Libero Arbitrio è la libertà di scegliere tra il Bene e il Male, il problema e che non è sempre facile capirlo, non è così scontato è una ricerca solitaria, partendo dai propri limiti, difetti caratteriali, indole, paure e tutto ciò che ci rende inconsapevoli e ciechi.
In questo caso parlo quindi di responsabilità individuale, prima verso se stessi. La Libertà che si ottiene, è totale, non di agire ma di scegliere se e come agire con consapevolezza. In questo caso è indispensabile credere al Bene assoluto e al Male assoluto(Non parlo del Diavolo)ovvero del bianco e del nero, consapevole di poter comunque scegliere una tonalità di grigio, che corrisponde al mio limite umano. Ragionare in questi termini, mi permette di non avere preconcetti, in quanto non mi accontento di un dogma imposto o da una religione, o da un ordinamento giuridico. In questo modo mi sento responsabile della Libertà altrui, perché parte integrante della mia. Questo modo di ragionare di per se rende Liberi, e comporta molta onestà intellettuale. Mi sono scoperta moltissime incoerenze ragionando in questi termini, e mi ha aiutato a scavare dentro di me, e liberarmi da parecchie macerie. Il punto fermo è considerare l’altro come noi, e noi come se fossimo altri. Ama il tuo prossimo come te stesso, e te stesso come il tuo prossimo, ne di più ne di meno. Ama in questo caso la Libertà tua, e del tuo prossimo. In questo caso è lecita la scelta di suicidarsi, di uccidere , di mangiare e non mangiare carne umana, la responsabilità e solo nostra, senza convenzioni, oltre gli ordinamenti giuridici. A dopo scusatemi ma non ho molto tempo, e non è semplice per me organizzare le idee. |
28-03-2008, 10.32.54 | #23 |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
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Riferimento: Libertà di scelta
Vi propongo questo link che spiega molto bene la filosofia di de Sade.
http://www.nivis-regnum.com/N8/desade.htm Che sia chiaro, egli si pone in antitesi di Dio, scegliendo il piacere libertino, ma a mio avviso l'accento non è l'erotismo o la sessualità, ciò di cui parla non è ne erotico ne sessuale, forse pornografia. De Sade non conosceva la differenza tra istinti e pulsioni, indole, carattere, e tutte le scoperte psicanalitiche, inconscio, io super io, processi di rimozione, in particolar modo confondere istinti e pulsioni è stato nefasto per la correttezza delle sue teorie. Gesù invece a mio avviso chiamava diavoli ciò che le pulsioni rappresentano, comunque in ogni caso sono "oggetti"che si possono rimuovere, non intrinseci nella natura umana. Pornografia e distruzione(Non sto dicendo che la pornografia è distruzione non è neanche creazione, forse ripetizione ), necrofilia, in antitesi a Dio, esattamente la teoria di Fromm. https://www.riflessioni.it/forum/psic...-nelluomo.html Sostituendo Dio con bene assoluto per i non credenti l'amore per la vita. Necrofilia e biofilia e noi in mezzo, Liberi di scegliere o di credere di scegliere. La volontà di conoscere e esplorare i due opposti il male che è dentro ognuno di noi, e il bene. Quando penso a ciò mi viene sempre in mento un testo di Ignazio Silone http://www.atuttascuola.it/relazioni..._del_libro.htm Io cerco sempre di ricordarmi che per qualcuno più istruito di me o solo più consapevole, io sono come quei contadini. Le varie campagne elettorali lo dimostrano. Maggiore consapevolezza, maggiore Libertà, maggiori responsabilità. Meno consapevolezza, equivale ad essere maggiormente strumentalizzabili, anche in relazione ad altri aspetti psicologici. L'uomo è un animale sociale, abbiamo bisogno degli altri e gli altri di noi. Ci sentiamo fragili anche per la nostra consapevolezza che dobbiamo morire, ma allo stesso tempo non sappiamo perchè siamo vivi. Quindi possiamo decidere molte cose, se cercare maggiore consapevolezza, o non , se rispettare i limiti altrui, o sfruttarli a nostro favore. Lo Stato si trova tra questi due fuochi, decidere ciò che è utile alla gestione dei cittadini e che garantisca maggiore libertà per essi. Allora la Stato deve garantire la Libertà di scelta nel rispetto di tutti i cittadini, considerando come prime Libertà quella di pensiero e di parola, queste veramente inalienabili. Quindi non si può imporre un Etica ispirata ad una sola religione, o a un credo politico. A dopo |
28-03-2008, 15.17.39 | #24 |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
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Riferimento: Libertà di scelta
Se è possibile vorrei aggiungere per ora, un nuovo stimolo non finirà mai questa discussione, ed anticiparvi che a mio avviso il Libero Arbitrio sta all'Anarchia, come un Etica convenuta sta alla Democrazia, e come la prima rappresenti l'ideale della seconda, o forse il punto di arrivo.
Solito link http://ita.anarchopedia.org/anarchismo La versione Anarchica di Wikipedia mi fa impazzire. |
31-03-2008, 14.32.09 | #25 |
farabutta
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Riferimento: Libertà di scelta
Cerco oggi di concludere.
A mio avviso come ho cercato di dimostrare, i nostri comportamenti, possono influenzare la vita altrui, ed aumentare o meno la loro consapevolezza, o stimolare inconsapevolmente o sfruttare consapevolmente le loro dipendenze. Come già anticipai, lo Stato si può porre in maniera a mio avviso Illuminata o non creando degli ordinamenti giuridici, che rispettino i cittadini, e tutte le libertà, studiando però soluzioni rivolte verso un Etica costruttiva e "anticaotica". Diversamente, quindi una classe politica che ignora tutte le conoscenze psicanalitiche, tutti i meccanismi sociologici, mi da l'idea che tende a dominare le masse, anzichè rappresentarle. E' interessante vedere come con la fatidica caduta degli ideali e dei tabù, e l'aumentare della globalizzazione, sia peggiorato il livello medio d'istruzione, come le campagne elettorali puntino maggiormente a semplici slogans, e come essi cerchino di far leva su istinti, sulla pancia della società. Si offre una presunta Libertà, che corrisponde in realtà al liberismo e non liberalismo, o forse si sta cercando di sdoganare il malcostume, o lo abbiamo già fatto. Le masse dominate non sono più cittadini Liberi, ma presunti tali. Poi c' è un altro aspetto, siamo convinti di essere una società individualista, mentre in realtà siamo spinti ad uniformarci ad un individualistico narcisismo. Vi ringrazio per la pazienza, a mio avviso in gioco c'è la libertà di tutti, questo è ciò che penso ed è il ragionamento che mi porta a ritenere antiproducente sdoganare la prostituzione, rendendolo un lavoro come un altro. |
03-05-2008, 22.12.24 | #26 |
farabutta
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Riferimento: Libertà di scelta
Sono libera di mettere una minogonna?
Mi chiedevo secondo alcuni posso essere libera di prostituirmi, ma se una donna indossa una minigonna, promette ma non mantiene. Mi è venuto un dubbio, secondo costoro una prostituta con tanto di partita I.V.A.può rifiutare un cliente? Come dovrà essere il suo abbigliamento? La mia libertà in che altri casi dovrebbe autolimitarsi? Ovvero non uso la minigonna perchè accenderei dei desideri che non soddisferò. Non mangio davanti a chi ha fame? Oscuriamo le vetrine dei ristoranti etc? |