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25-04-2008, 18.24.52 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Riferimento: Il limite della sopportazione
Quando arriva la classica goccia che fa traboccare il vaso...
Può succedere che si sente una sensazione di essere quasi al limite ma si va avanti lo stesso, poi accade qualcosa, anche un nonnulla che non riusciamo più a sopportare, e così si scoppia.... Secondo me è meglio così, con uno sfogo ci si scarica la tensione e forse si arriva finalmente a chiare le cose che non si sopportano... Ma se si fa questo poco prima di arrivare al limite, sarà uno sfogo parziale e tutto il resto si continua a reprimere, così la pentola continua a bollire finchè salta il coperchio. L'unico modo di evitare di arrivare al limite della sopportazione, è di chiarire di volta in volta quello che non si sopporta, così il vaso non traboccherà mai. |
26-04-2008, 12.29.01 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
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Riferimento: Il limite della sopportazione
Citazione:
Meglio sarebbe non arrivarci alla "sopportazione"... ma a volte sembra difficile, inevitabile, in particolar modo quando si vive sotto stress, e magari si vorrebbe fare tutto e bene, con la tensione che è lì pronta ad accumularsi e prima o poi esploderà ! Oppure, quando le igiustizie diventano intollerabili e ci sentiamo impotenti, ecco, la piccola bomba torna a ricaricarsi... Calma...stop...respiriamo, cerchiamo di comprendere perchè ci e magari reagire in modo diverso. |
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27-04-2008, 13.17.19 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-03-2008
Messaggi: 89
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Riferimento: Il limite della sopportazione
Grazie
Son tante piccole gocce che si sono aggiunte ad un recipiente già pieno : già pieno di incomprensione , di ingiustizia , di non autenticità , di frustrazione . Un recipiente in cui affondano e si confondono le proprie esigenze ed il proprio altruismo. Un recipiente che si inabissa nel suo svuotarsi stesso , che per svuotarsi ha bisogno di aria che entri , ma dove ogni volta l'aria è ancora acqua . Si svuota di acqua e si riempie di acqua . Dovremmo accettare compromessi ? E se sì ? Quali ? Perché a volte la debolezza maggiore è quella di mettersi in discussione con chi non lo fa ? La forza psicologica di chi tende ad imporsi sugli altri , è vera forza ? La forza dell'argomentazione , è vera forza ? Viviamo in un mondo dove impera la logica o dove anche il sentimento ha il suo equivalente spazio ? Come non soccombere a chi vuole aver ragione non ascoltando le ragioni dell'altro ? |
29-04-2008, 20.45.39 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 12-05-2007
Messaggi: 16
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Riferimento: Il limite della sopportazione
Chi non riesce ad esprimere apertamente la sua rabbia quando si sente offeso, ma allo stesso tempo non riesce neanche a dimenticare, a perdonare, è colui/colei che prova il doloroso sentimento del rancore, molto comune fra le persone 'timide'.
Portare rancore ad una persona significa infatti avere nei suoi riguardi una forma di ostilità, impegnativa, forte, esclusiva. Certamente questo sentimento non nasce dal nulla: l'ostilità provata si verifica in presenza di un tradimento affettivo, quando ci si aspettava dall'altro un comportamento diverso, capace di tenere conto dei propri bisogni fondamentali, dei propri desideri, delle proprie aspettative. Si tratta di un sentimento amaro, ossessivo, che spinge alla vendetta, anche se difficilmente si traduce in esplicita aggressione. Chi prova rancore si sente una vittima, è portato a lamentarsi, soprattutto con sé stesso, a tornare di frequente alla situazione che ha aperto la ferita, che in questo modo non riesce certamente a rimarginarsi. Provare rancore porta a legarsi indissolubilmente al proprio 'carnefice': il sentimento del rancore non permette di dimenticare chi ci ha offeso, né l'offesa subita. Per questo si parla anche di risentimento: un sentimento che riproduciamo continuamente nella nostra mente, fino a farle perdere di vista la realtà attuale, la vita reale che si svolge intorno a noi e che è probabilmente diversa da quella che continuiamo a percepire (dato che è filtrata da questo bisogno intenso e spesso segreto di ritorsione). A volte il rancore può essere utile perché è una fonte di energia, che permette di superare qualsiasi paura, qualsiasi forma di inibizione o timidezza, qualsiasi difficoltà. Altre volte può invece far scaturire un senso di impotenza, perché il pensiero che si avviluppa su sé stesso non aiuta a trovare delle soluzioni alternative e lascia le cose come sono, senza cambiamenti. Chi prova rancore prova molta sofferenza, tende a chiudersi in sé stesso, a non comunicare più con gli altri, che non capirebbero l'importanza che il soggetto offeso attribuisce al proprio sentimento, o meglio, 'ri-sentimento'. non sono parole mie l'ho trovate sulla rete. forse esprimono in parte ciò che senti. troppo rancore che non si è espresso e che rischia di far scoppiare! un bacio |
30-04-2008, 21.47.11 | #9 | |
Ospite
Data registrazione: 12-03-2008
Messaggi: 6
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Riferimento: Il limite della sopportazione
Citazione:
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02-05-2008, 11.54.14 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 01-05-2008
Messaggi: 25
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Riferimento: Il limite della sopportazione
ci sono momenti nella vita di ogni persona che ha il bisogno di raccontarsi, vuoi perche sente il bisogno di smaltire tensioni accumulate, vuoi per introspezzione e fare il punto della situazione o forse perchè si cerca conferme, tutto, credo spinto da una precaria sopportazione che ci fa rendere conto che non c'è coerenza con quello che ci si aspettava, il rammarico il distacco dalle vecchie abitudini e riferimenti cambiano, non è quello che che si troverà o si farà, a far giungere il limite, ma è quello che si è lasciato e forse non ci sarà più......
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