Citazione:
Originalmente inviato da iulbrinner
Non esiste al mondo che la cultura (l'arte culinaria, nell'esempio) possa "ristrutturare le pulsioni psichiche"; così come nessuna elaborazione culturale potrà mai riuscire a far sopravvivere qualcuno senza mangiare.
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Prendiamo questa proposizione:
“la cultura può ristrutturare le pulsioni psichiche”.
Io non ho detto che questa proposizione è vera, ne che è falsa: seguo la logica fuzzy: è vera, probabilmente, al 60%.
Il caso che hai usato come controesempio rientra quindi nel 40% di falsità della proposizione.
La cultura, sul piano neurologico, è un insieme di informazioni che vengono elaborate dalle sinapsi, e questa elaborazione influenza lo stato cerebrale, genera nuovi circuiti, e può quindi generare nuove pulsioni, nuove forme di desiderio.
Alle sinapsi non interessa se i segnali arrivano dal testosterone o da un’ideologia, gli interessa solo se deve scaricare o no.
Sono d’accordo con te se intendi dire che la cultura non può fornire segnali abbastanza forti da potersi sostituire, per esempio, al testosterone, o ad altri ormoni, ma l’influenza sullo stato cerebrale c’è.
Per esempio, l’arte culinaria, come dici, può invogliare a mangiare chi non avverte lo stimolo della fame: in questo caso, chi subisce questo effetto, ha realmente fame, ma è un altro tipo di fame: è una nuova pulsione generata da un fenomeno culturale.
Citazione:
Originalmente inviato da iulbrinner
Questa idea del determinismo culturale contrapposto alle determinanti biologiche è alla base di una serie di forzature ideologiche - quali quelle che ho descritto in questo come in altri argomenti - di cui a tutt'oggi scontiamo gli effetti in chiave sociale ed anche, in termini di disorientamento esistenziale crescente, nelle sue ricadute psicologiche a livello individuale.
Ossia quella che sinteticamente è stata descritta, nelle pagine precedenti, come "confusione".
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Sono d’accordo sul considerare un errore il determinismo culturale contrapposto al livello biologico, secondo me bisognerebbe non fare una discriminazione di livelli: sul piano neurologico le sinapsi generate da ormoni e quelle generate dalle idee (intese come elaborazione di simboli attivi, che viene percepita come “l’atto di pensare”) sono sullo stesso livello, alle sinapsi interessa solo l’informazione banale se devono scaricare o no.
Il danno secondo me è dato dal fatto che, mentre le pulsioni associate agli ormoni sono facilmente deducibili sperimentalmente, quelle associate ai simboli “memetici” (per esempio la cultura) sono difficilmente deducibili e osservabili, di conseguenza non si può uscire dall’ambito della congettura, e bisogna usare sempre una logica fuzzy e probabilistica. La violazione di questa pratica genera l’errore del determinismo culturale.