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07-02-2008, 17.09.53 | #13 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Il potere della libido femminile
Citazione:
Dimmi in quale remoto angolo mediatico, in quale improbabile pamphlet culturale, in quale inammissibile analisi sul fenomeno prostituzione ed in quale misura pubblica adottata sul fenomeno tu abbia mai sentito formulare valutazioni di condanna per la prostituta e di assoluzione per il cliente. Esibisci, per favore, uno dei tuoi innumerevoli articoli di stampa o di ricerca internettiana nei quali sia descritta la questione, nei termini etico - morali o giuridici in cui l'hai descritta qui. I "due pesi e le due misure" che osserviamo sono precisamente nei termini rovesciati, se non te ne fossi accorta, ed il ribaltamento di senso etico della situazione è tale per cui, come già detto, il cliente è ordinariamente stigmatizzato come "porco", il desiderio sessuale maschile è condannato come espressione animale inferiore, mentre la prostituta - che le "porcate" non solo le fa ma le fa anche a scopo di lucro - è sempre una povera "vittima"; oltretutto del "potere maschile e maschilista", come vorrebbe il misandrico arsenio il quale, mi chiedo, come possa convivere con quella parte dell'encefalo (quello maschile) di cui ha così tanta vergogna. Di quali responsabilità femminili parli, se nella sfera sessuale le donne vengono normalmente dichiarate immuni da qualunque responsabilità? Anche ponendolo in relazione a quello che dice Simaptico, che rileva correttamente il fondamentale squilibrio di "potere" sessuale tra uomini e donne, il paradosso rimane perché la realtà che conosciamo - salvo tue innovative evidenze - è quella descritta sopra. Stai parlando di cose reali o surreali? |
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07-02-2008, 19.43.01 | #14 | ||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
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Riferimento: Il potere della libido femminile
Citazione:
La prostituta in alcuni paesi arabi è punita, legalmente, con la morte, se vogliamo fare un esempio pratico, ed è punita anche in Thailandia. Inoltre è condannata dalla religione, almeno quella cristiana e musulmana. Si stava parlando in generale di potere della libido femminile, di residua mentalità maschilista, o no? Il "misandrico Arsenio" ha forse posto limiti geografici alle sue considerazioni? Citazione:
Io stavo portando avanti un discorso con Simaptico. Questo il filo del discorso tra me e Simaptico: Citazione:
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Per Simaptico: io sono favorevole alla regolarizzazione della prostituzione. Non ne farei proprio un'azienda... magari una libera professione, e non la condannerei moralmente perché, diciamocelo chiaro e tondo, comprare e vendere sesso non è un'attività criminale se fatta da due individui adulti, liberi e consezienti. |
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08-02-2008, 02.25.41 | #15 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Auspici transgender
Citazione:
Arsenio aveva immaginato gli esiti di questa discussione. Ce lo dice quasi alla fine, spiegandoci che lo immaginava fin dall’inizio. Preveggenza ex post. In verità, questa discussione poteva finire diversamente. Gli auspici di Arsenio – non condivisi dai più – avrebbero potuto trovare invece condivisione. Forse bastava una semplice precisazione. Una avvertenza. Una ammissione. Mi spiego meglio. Arsenio, con parole sue (che provo solo ad asciugare un po’), ci spiega che “la virilità consiste soprattutto in una personalità … equilibrata, …aver beneficiato di un'educazione familiare armoniosa, che non abbia trascurato le ineludibili ragioni del cuore”. Arsenio critica e disconferma – disconferma – il maschio che “nasconde una fragilità caratteriale”. Critica pure le “autentiche nullità in difensiva disconferma verso una cultura critica non posseduta, preoccupati di far credere di “essere”, di “sapere” (carenze da colmare non sono tollerate) e perfino di “avere”, pure con gravi contraccolpi all'immagine che vorrebbero rappresentare”. Arsenio critica ancora gli “inabili a una dialettica dialogica e di confronto su reali problemi …”, e critica anche coloro che sono solo “alla ricerca di sole conferme ai loro pregiudizi e stantii luoghi comuni”. Disapprova coloro che “abbagliano … con linguaggi artificiosi e inesistenti, che ad analisi possono solo confermare una gran confusione mentale”. Propone “solo un uomo che si accorga dei valori della “lievità” … di un nuovo umanesimo non ipocrita,dove sentimenti ed emozioni siano rivalorizzati dall'uomo capace di donare non soltanto la sua arida mediocrità”. Secondo Arsenio non bisogna perdere “una sensibilità che può essere uno strumento in più per una più ampia percezione e visione del mondo”. Stando ad Arsenio, “per “essere uomini” si devono rifiutare gl' immediati, ciechi, obbedienti schemi sociali che sottraggono invenzione e creatività. Ora un uomo divergente e creativo deve considerare anche altri tratti di personalità che non facciano rigidamente parte di un ruolo di genere”. Ruolo di genere. Non deve essere vincolante. Ecco. Mi scuserete se, ora che ho riportato il pensiero di Arsenio, lo riassumo. Togliere (con la dovuta correttezza) parole aiuta. Savergnini (antipatico e in lieve sovrappeso) docet. Ebbene, Arsenio auspica un uomo-maschio che - abbia una personalità equilibrata; - abbia beneficiato di una educazione familiare armoniosa; - non abbia trascurato le ragioni del cuore; - non nasconda fragilità caratteriali; - non sia una nullità in difensiva disconferma (disconferma!); - disponga di cultura critica e dialettica dialogica (dialogica!) su reali problemi; - non cerchi conferme ai propri pregiudizi e stantii luoghi comuni; - non abbagli con linguaggi artificiosi e inesistenti (aarseniooo… ); - non abbia confusione mentale; - possieda “lievità” e umanesimo non ipocrita, dove sentimenti ed emozioni siano rivalorizzati (rivalorizzati!); - sia capace di donare qualcosa in più della sua arida mediocrità; - sia sensibile ed abbia una ampia visione del mondo; - rifiuti gli immediati, ciechi, obbedienti schemi che sottraggono invenzione e creatività; - sia creativo, insomma. Credo di aver riportato tutto. Ma schiaccio ancor più l’acceleratore, sapendo di far bene. Arsenio auspica un uomo-maschio che: - sia equilibrato perchè educato da una famiglia armoniosa; - ascolti il cuore; - abbia carattere, non una nullità o un pauroso; - sia colto, critico e dialettico rispetto ai temi concreti; - non abbia pregiudizi e luoghi comuni; - usi un linguaggio schietto (aarseniooo… ); - abbia chiarezza mentale; - sia genuinamente umano, altro che un arido mediocre, insensibile e con visione del mondo limitata e bigotta; - un creativo, insomma. Non ho dimenticato niente, vi assicuro. E ora arrivo al punto (finalmente, direte voi). Arsenio auspica – la sintesi purificatrice... – che il mondo si popoli di maschi equilibrati, educati, provenienti da famiglie armoniose, di cuore e di carattere, corraggiosi, colti, critici, dialettici, concreti, senza pregiudizi e luoghi comuni, schietti, dotati di chiarezza mentale, umanità e ampia visione del mondo, senza schemi bigotti e creativi. Tutte ottime qualità. Persone perbene, insomma. Ora si è capito! Arsenio auspica l’avvento delle “brave persone”, delle “persone per bene”. Ecco. Bastava che ce lo precisava, e saremmo stati tutti d’accordo con lui. Altro che libido femminile, virilità, nebulosi conflitti di genere et similia. Senza stare a struggersi, ma solo leggendo attentamente, lui – Arsenio – al dunque ci dice che non sta pensando a individui che “facciano rigidamente parte di un ruolo di genere”. Ruolo di genere…? Niente ruoli di genere- Nisba. Colto quest'ultimo punto, mi vien da chiedere ad Arsenio: ma non è che una definizione così ovvia, buona e omnicomprensiva non debba essere auspicata anche per le donne? In altre parole Arsenio vuole che i maschi siano brave persone, persone per bene. Benissimo! Ma anche le donne, immagino io. Anche i trans. Vero Arsenio? Maschi brave persone. Femmine brave persone. Tutti brave persone. Arsenio, ti ho beccato. Non ci hai detto nulla. Ammettilo. Potevi pure avvertirci. |
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08-02-2008, 02.56.38 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-07-2007
Messaggi: 43
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Riferimento: Il potere della libido femminile
«Non ho alcuna obiezione a prendersela con i clienti. Quando si cita la privacy a difesa di uno squallido maschio che gira per la Salaria alla ricerca di ragazze dalle quali ottenere a pagamento ciò che non sa ottenere altrimenti, beh, della sua privacy mi interessa ben poco».
Firmato: il Ministro degli Interni (oggi ex) Giuliano Amato Ma per tornare al tema della discussione: ma come si fa a essere meno "Inabili a una dialettica dialogica e di confronto su reali problemi femminili" se ogni volta l'uomo è chiamato alla sbarra come colpevole non presunto ma certissimo, di ogni nefandezza passata presente e futura e quando la sentenza è stata già emessa, definitiva e tremendissima? Come è possibile invitare a una autocrita solo una parte quando le uniche colpe che si riconoscono alle donne sono di possedere "empatia ed abilità relazionale" e 'intelligenza emotiva" che le porrebbe di nuovo a sottomersi agli uomini? Se uno riconosce il tribunale l'unica cosa che può dire è che si pente amaramente ed è pronto alla pena (che è poi l'unica cosa che davvero interessa, la punizione appunto) E beninteso questo non è riferito solo ad Arsenio, ma al clima generale. |
08-02-2008, 09.23.46 | #17 |
Utente bannato
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Riferimento: Il potere della libido femminile
Il post di xman è un buon esempio di vittimismo maschile. Di maschio impaurito, disorientato.
Quasi quasi preferiamo il citazionismo di arsenio. Non ci dice nulla che non sapessimo già, ma almeno è piu' virile. Saluti |
08-02-2008, 10.58.45 | #18 | |||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
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Riferimento: Il potere della libido femminile
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Immaginare una logica di servizio sociale per rendere plausibile la prostituzione sposta il focus dal rapporto spesso ambiguo ed erotico (fotografia a-morale) prostituta/cliente a quello reso in tal modo surreale salvatrice/reprobo.L'immoralità verrebbe solo norma-lizzata da/in un rapporto di lavoro di perdurante squilibrata subalternità, con l'aggravante che lo sfruttamento diventerebbe però quello della forza lavoro sessuale.Una prostituta, pure assunta a tempo determinato, farebbe infuriare troppo la cgil. Molto meglio la libera professione, come anche la libertà per una donna di scegliere di darsi per soldi e per piacere senza dover essere vista come "sfruttata". |
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08-02-2008, 12.34.25 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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Riferimento: Il potere della libido femminile
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purtroppo é ciò che vedo anch'io. Vedo anche ancora molta violenza nei confronti della donna, troppa, e desiderio di prevaricazione. Ma questa é storia antica che purtroppo perdura nel presente. Ciò che più é evidente sembra ai miei occhi il fatto che la donna oggi non sappia più bene, o non voglia saperlo per partito preso, che ruolo incarnare. qualunque scelta di vita le sta stretta e dopo un po' comincia a dare segni di insofferenza che spesso sfociano in atti terribilmente autolesionisti o omicidi, se non decide di buttare alle ortiche, a vari livelli di accettazione morale, tutto ciò in cui ha creduto. Ecco le donne di casa che si prostiutiscono, le studentesse inglesi che fanno altrettanto, le mamme che ammazzano i figli in un raptus omicida, le donne di azienda che si suicidano o si dedicano ad attività lesive per altri e/o se stesse. Non va proprio così male, eh? Però lo scenario, lo ammetto é questo. E ciò che io vedo da donna é che bisogna cercare con il lumicino donne che ancora ricordano che cosa sia la vera femminilità, la qual cosa non é solo il potere della libido sull'uomo, potere validissimo se equilibrato da ambo i sessi in un rapporto alla pari, ma anche di ben altro. Però temo di uscire fuori tema. Un abbarccio feng qi |
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08-02-2008, 12.42.34 | #20 | |
Ospite
Data registrazione: 29-01-2008
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Riferimento: Il potere della libido femminile
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In un punto si frega la tua formalizzazione del sistema di Arsenio: quando postula che l'argomentazione non debba mai partire dai pregiudizi. Forse non ti rendi conto del danno che questo postulato comporta: il pregiudizio non è un vizio logico se è una congettura, inoltre l'uso consapevole dell'argomentazione logica da parte di tutti (anche di chi argomenta) permette facilmente di dimostrare a chi argomenta quello che, secondo lui, è un pregiudizio. Insomma, quelle regole stabilite da Arsenio generano confusione inutile. Un danno osservabile, per esempio, è la tua contro-argomentazione a x-man, con il giudizio di essere una vittima: non so se te ne accorgi ma psicologicamente il tuo messaggio equivale a una subliminale intimidazione a x-man (e adesso non dirmi che pure io sono vittimista ). Un commento sulla riflessione di Core. Io non capisco la contraddizione di chi, da una parte, dice che la prostituzione è necessaria a causa della naturale penalizzazione dell'interesse sessuale maschile, poi però, allo stesso tempo, ha un giudizio morale severo verso chi si serve della prostituzione. Non farebbe prima a dire che noi uomini dobbiamo tenerci questa penalizzazione senza ricorrere alla prostituzione finchè non venga regolamentata? E infatti, tra le righe, è questo che noi uomini ci sentiamo dire |
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