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Vecchio 25-10-2007, 09.36.16   #11
il ramo rubato
il ramo rubato
 
Data registrazione: 19-10-2007
Messaggi: 41
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

da perfetto immaturo, che ama coltivare la sua immaturità, glisso con una citazione, del geniale Guccini, che la dice tutta...

"non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza
per invecchiare, senza maturità?"

ciao
il ramo rubato is offline  
Vecchio 25-10-2007, 10.00.39   #12
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Grazie a Eljia e Individuo per le risposte alla mia battuta qui sopra.
Il mio post non voleva farla troppo lunga a dire il vero. Voleva solo dire che Elijah aveva scritto una sciocchezza. Mi pare piuttosto evidente, sia una che l'altra cosa.
Niente di personale. Solo che capita a tutti di scrivere sciocchezze.. , non c'è mica niente di male. Un abbraccio sincero.
marco gallione is offline  
Vecchio 25-10-2007, 10.00.46   #13
klee
Ospite abituale
 
L'avatar di klee
 
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Avrà appena dimostrato a tutti un processo di maturazione, con il suo comportamento, prima scellerato, ma poi coscienzioso.


Sono d'accordo con te.".maturo nelle sue azioni.."non è facile potere percepire questa loro maturità.

Per VEDERE SE LE ALTRE PERSONE SONO MATURE DOBBIAMO VERIFICARE PRIMA
LA PROPRIA MATURITA'

la maturità è personale, penso (ritorno sempre lì) che se sappiamo fare
un "piccolo viaggio dentro di noi" possiamo assaggiare lentamente
il frutto della Maturità

La qualità di una persona matura è sapere ascoltare l'altra persona senza giudicare
sapere agire
e non REAGIRE

La maturità penso che abbia tante sfumature..possiamo sentirci materialmente
molto maturi e poi spiritualmente ci sentiamo bambini.

Anche se è importante rimanere Bambini dentro..
klee is offline  
Vecchio 25-10-2007, 12.14.29   #14
aile
Ospite abituale
 
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

ok,
agire e poi prendersi la responsabilità delle proprie azioni può essere maturità..
ma io la maturità la vedo di più come qualcosa che viene prima dell' azione.Prendersi la responsabilità è più che altro senso di civiltà.Anche un bambino che fa la marachella e la confessa..più che maturo lo vedrei sincero,non calcolatore,non opportunista.

Non mi venite a dire che la maturità garantisce anche l'onestà,
o viceversa.Non sono equivalenti,anche se spesso una facilita l'altra.
La maturità io la vedo più come la capacità di avere un pensiero indipendente,
una capacità di osservazione personale,
una capacità di agire pensando a ciò che si fa,
proiettando quello che si fa,non solo in un futuro immediato,ma a lungo termine e in larga scala.
aile is offline  
Vecchio 25-10-2007, 17.48.59   #15
Elijah
Utente assente
 
L'avatar di Elijah
 
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Voleva solo dire che Elijah aveva scritto una sciocchezza. Mi pare piuttosto evidente, sia una che l'altra cosa.
Niente di personale. Solo che capita a tutti di scrivere sciocchezze.. , non c'è mica niente di male. Un abbraccio sincero.

A mio modo di vedere dovresti calmarti un attimino. Cerca di comprendere i messaggi che gli altri scrivono, costruendo dialoghi, ponti che potrebbero collegarci, al posto di andare a cercare sempre il pelo nell'uovo, e metterti contro a priori, o far finta di non capire... (E sai bene di cosa parlo, visto che è evidente, no?).

Per ciò che concerne i discorsi banali invece - se con sciocco tu intendi banale - beh, che dirti:

La semplicità è tutto quando si vuole esporre qualcosa (anche di difficile e all'apparenza complicato). Sia quando si vuole scrivere un breve messaggio, sia quando ci si vuole imbattere nell'impresa di scrivere un libro intero. Tahar Ben Jelloun insegna.

Se invece con "sciocco" intendevi dire un discorso che rivela scarsa intelligenza, beh, oltre a ringraziarti, potrei citarti:

Il SIGNORE conosce i pensieri dell'uomo, sa che sono vani.
(Salmo 94:11)

Quindi, banali o no, sciocchi o meno, alla fin fine, i discorsi che facciamo, tutti quanti, si riducono ad un mero scambio di parole in sé vano.

E se proprio vogliamo continuare, informati anche un pochino sulla dottrina della vacuità delle parole in ambito buddhista, in caso non ne sapessi nulla. Così, tanto per rimanere proprio con più nulla da dire... e ridurre tutto al silenzio. Il sacro e nobile silenzio.



Con le dovute conseguenze del caso:

Dalla notte in cui il Tathagata [il Buddha ndr.] ha ottenuto il supremo, completo risveglio fino alla notte in cui egli è entrato nel parinirvana senza residuo, non è stata da lui pronunciata o espressa sillaba alcuna, né egli parla né parlerà; ma tutti gli esseri, a seconda delle loro inclinazioni, diversi per carattere e diposizione, pensano che la voce del Buddha sia risonata in mille modi diversi. Essi così pensano, ognuno per conto suo: "Il Buddha ha a noi insegnato questa dottrina, noi abbiamo udito questo insegnamento del Buddha". Ma il Buddha ha superato le costruzioni del pensiero, le divisioni del pensiero.
(dal Tathagataguhyasutra)

Bene. È meglio se smetto qua. Oltre a scrivere cose sciocche, non vorrei pure annoiarvi. E chiedo perdono se non sono ancora un Illuminato (con la conseguenza che continuo a parlare in modo vano, utilizzando parole vacue... ).

P.S.:
Infine una breve storiella legata al tema di questo thread, giusto per far riflettere, se uno ne ha voglia:

[i]In una tribù indiana, i giovani venivano riconosciuti adulti dopo un rito di passaggio vissuto nella più stretta solitudine. Durante questo periodo di solitudine dovevano provare a se stessi di essere pronti per l'età matura.
Una volta uno di loro camminò fino a una splendida valle verdeggiante di alberi e radiosa di fiori. Guardando le montagne che cingevano la valle, il giovane notò una vetta scoscesa incappucciata di neve dal biancore abbacinante. "Mi metterò alla prova contro quella montagna", pensò. Indossò la sua camicia di pelle di bisonte, si gettò una coperta sulla spalla e cominciò la scalata.
Quando arrivò in cima, vide sotto di sé il mondo intero. Il suo sguardo spaziava senza limiti, e il suo cuore era pieno di orgoglio. Poi udì un fruscio vicino ai suoi piedi, abbassò lo sguardo e vide un serpente. Prima che il giovane potesse muoversi, il serpente parlò.
"Sto per morire", disse. "Fa troppo freddo quassù per me e non c'è nulla da mangiare. Mettimi sotto la tua camicia e portami a valle".
"No", rispose il giovane. "Conosco quelli della tua specie. Sei un serpente a sonagli. Se ti raccolgo mi morderai e il tuo morso mi ucciderà".
"Niente affatto", disse il serpente. "Con te non mi comporterò così. Se fai questo per me, non ti farò del male".
Il giovane rifiutò per un po', ma quel serpente sapeva essere molto persuasivo. Alla fine, il giovane se lo mise sotto la camicia e lo portò con sé. Quando furono giù a valle, lo prese e lo depose delicatamente a terra. All'improvviso il serpente si arrotolò su se stesso, scosse i suoi sonagli, scattò in avanti e morse il ragazzo a una gamba.
"Mi avevi promesso...", gridò il giovane.
"Sapevi che cosa rischiavi quando mi hai preso con te", disse il serpente strisciando via.

Può essere dedicata a tutti coloro che si lasciano tentare dalla droga, dall'alcol o dall'eccessiva velocità sulla strada. "Sapevi che cosa rischiavi quando mi hai preso con te". Come dire: "Del senno di poi son piene le fosse".[i]
(Da: Bruno Ferrero, L'importante è la rosa)
Elijah is offline  
Vecchio 25-10-2007, 20.27.15   #16
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
A mio modo di vedere dovresti calmarti un attimino. Cerca di comprendere i messaggi che gli altri scrivono, costruendo dialoghi, ponti che potrebbero collegarci, al posto di andare a cercare sempre il pelo nell'uovo, e metterti contro a priori, o far finta di non capire... (E sai bene di cosa parlo, visto che è evidente, no?).

Per ciò che concerne i discorsi banali invece - se con sciocco tu intendi banale - beh, che dirti:

La semplicità è tutto quando si vuole esporre qualcosa (anche di difficile e all'apparenza complicato). Sia quando si vuole scrivere un breve messaggio, sia quando ci si vuole imbattere nell'impresa di scrivere un libro intero. Tahar Ben Jelloun insegna.

Se invece con "sciocco" intendevi dire un discorso che rivela scarsa intelligenza, beh, oltre a ringraziarti, potrei citarti:

Il SIGNORE conosce i pensieri dell'uomo, sa che sono vani.
(Salmo 94:11)

Quindi, banali o no, sciocchi o meno, alla fin fine, i discorsi che facciamo, tutti quanti, si riducono ad un mero scambio di parole in sé vano.

E se proprio vogliamo continuare, informati anche un pochino sulla dottrina della vacuità delle parole in ambito buddhista, in caso non ne sapessi nulla. Così, tanto per rimanere proprio con più nulla da dire... e ridurre tutto al silenzio. Il sacro e nobile silenzio.



Con le dovute conseguenze del caso:

Dalla notte in cui il Tathagata [il Buddha ndr.] ha ottenuto il supremo, completo risveglio fino alla notte in cui egli è entrato nel parinirvana senza residuo, non è stata da lui pronunciata o espressa sillaba alcuna, né egli parla né parlerà; ma tutti gli esseri, a seconda delle loro inclinazioni, diversi per carattere e diposizione, pensano che la voce del Buddha sia risonata in mille modi diversi. Essi così pensano, ognuno per conto suo: "Il Buddha ha a noi insegnato questa dottrina, noi abbiamo udito questo insegnamento del Buddha". Ma il Buddha ha superato le costruzioni del pensiero, le divisioni del pensiero.
(dal Tathagataguhyasutra)

Bene. È meglio se smetto qua. Oltre a scrivere cose sciocche, non vorrei pure annoiarvi. E chiedo perdono se non sono ancora un Illuminato (con la conseguenza che continuo a parlare in modo vano, utilizzando parole vacue... ).

P.S.:
Infine una breve storiella legata al tema di questo thread, giusto per far riflettere, se uno ne ha voglia:

[i]In una tribù indiana, i giovani venivano riconosciuti adulti dopo un rito di passaggio vissuto nella più stretta solitudine. Durante questo periodo di solitudine dovevano provare a se stessi di essere pronti per l'età matura.
Una volta uno di loro camminò fino a una splendida valle verdeggiante di alberi e radiosa di fiori. Guardando le montagne che cingevano la valle, il giovane notò una vetta scoscesa incappucciata di neve dal biancore abbacinante. "Mi metterò alla prova contro quella montagna", pensò. Indossò la sua camicia di pelle di bisonte, si gettò una coperta sulla spalla e cominciò la scalata.
Quando arrivò in cima, vide sotto di sé il mondo intero. Il suo sguardo spaziava senza limiti, e il suo cuore era pieno di orgoglio. Poi udì un fruscio vicino ai suoi piedi, abbassò lo sguardo e vide un serpente. Prima che il giovane potesse muoversi, il serpente parlò.
"Sto per morire", disse. "Fa troppo freddo quassù per me e non c'è nulla da mangiare. Mettimi sotto la tua camicia e portami a valle".
"No", rispose il giovane. "Conosco quelli della tua specie. Sei un serpente a sonagli. Se ti raccolgo mi morderai e il tuo morso mi ucciderà".
"Niente affatto", disse il serpente. "Con te non mi comporterò così. Se fai questo per me, non ti farò del male".
Il giovane rifiutò per un po', ma quel serpente sapeva essere molto persuasivo. Alla fine, il giovane se lo mise sotto la camicia e lo portò con sé. Quando furono giù a valle, lo prese e lo depose delicatamente a terra. All'improvviso il serpente si arrotolò su se stesso, scosse i suoi sonagli, scattò in avanti e morse il ragazzo a una gamba.
"Mi avevi promesso...", gridò il giovane.
"Sapevi che cosa rischiavi quando mi hai preso con te", disse il serpente strisciando via.

Può essere dedicata a tutti coloro che si lasciano tentare dalla droga, dall'alcol o dall'eccessiva velocità sulla strada. "Sapevi che cosa rischiavi quando mi hai preso con te". Come dire: "Del senno di poi son piene le fosse".[i]
(Da: Bruno Ferrero, L'importante è la rosa)

Grazie della risposta.
Molto interessante. Anche la parte relativa alla camicia di pelle di bisonte.

Saluti.
marco gallione is offline  
Vecchio 27-10-2007, 12.36.50   #17
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Non penso che sia una questione di avere o meno delle "qualità" ma di aver magari raggiunto, a livello cognitivo , sociale e morale, delle "competenze". Ma è un lavoro che dura anni, che inizia praticamente da quando siamo nella culla (e ci "relazioniamo", per la prima volta e in maniera inconsapevole, con la figura materna) e che probabilmente avrà anche un termine dal punto di vista della "crescita evolutiva" che si svolgerà - contemporaneamente - in ambito familiare, scolastico e sociale. Ci saranno perciò vari "livelli" di maturità che verranno raggiunti man mano che si cresce se i percorsi, con le relative competenze apprese, saranno quelli giusti.
Quindi penso che sapersi relazionare in ambito sociale in generale, come nel personale ambito affettivo in modo equilibrato (riconoscendo sinceramente i propri limiti, i propri bisogni, le proprie mancanze) sia segno di maturità. Come è segno di maturità riconoscere che poichè viviamo in una società abbiamo il dovere morale e civile di rispettare delle regole.
pallina is offline  
Vecchio 27-10-2007, 15.42.27   #18
catoblepa
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Citazione:
Originalmente inviato da pallina
Non penso che sia una questione di avere o meno delle "qualità" ma di aver magari raggiunto, a livello cognitivo , sociale e morale, delle "competenze". Ma è un lavoro che dura anni, che inizia praticamente da quando siamo nella culla (e ci "relazioniamo", per la prima volta e in maniera inconsapevole, con la figura materna) e che probabilmente avrà anche un termine dal punto di vista della "crescita evolutiva" che si svolgerà - contemporaneamente - in ambito familiare, scolastico e sociale. Ci saranno perciò vari "livelli" di maturità che verranno raggiunti man mano che si cresce se i percorsi, con le relative competenze apprese, saranno quelli giusti.
Quindi penso che sapersi relazionare in ambito sociale in generale, come nel personale ambito affettivo in modo equilibrato (riconoscendo sinceramente i propri limiti, i propri bisogni, le proprie mancanze) sia segno di maturità. Come è segno di maturità riconoscere che poichè viviamo in una società abbiamo il dovere morale e civile di rispettare delle regole.

Concordo.
Anche secondo me è questo il concetto di maturità.
catoblepa is offline  
Vecchio 27-10-2007, 17.26.34   #19
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Grazie della risposta.
Molto interessante. Anche la parte relativa alla camicia di pelle di bisonte.

Saluti.

Io sono lenta.
Imprudente eppure lenta (che schifezza, eh!).

Non mi avventuro, dunque, nella definizione di "maturità".
Lentamente partendo da lontanissimo, forse ho solo toccato la "immaturità".... però questa Tua, Marco, mi è piaciuta troppo troppo!

...Pensa che ho riletto tutto... per trovare il ruolo della camicia di pelle di bisonte
donella is offline  
Vecchio 30-10-2007, 17.34.37   #20
iulbrinner
Utente bannato
 
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
Riferimento: Quali sono le qualità per definire una persona matura?

Secondo me è maturo chi riesce ad ottenere dall'ambiente circostante piena e completa soddisfazione rispetto ai propri bisogni (o desideri, anche).
Magari il problema della "vera" maturità è riuscire a saper decifrare i propri bisogni (e desideri) veri da quelli falsi....
iulbrinner is offline  

 



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