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05-04-2006, 16.57.34 | #22 |
Moderatore
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naturalismo forte
Wilfrid Sellars, un grande esponente del naturalismo al quale mi voglio opporre, ha scritto:
La scienza [naturale] è la misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono e di quelle che non sono per ciò che non sono. |
06-04-2006, 13.34.14 | #25 |
Moderatore
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Naturalismo: il mondo è fatto solo di particelle?
La domanda sensata di Epicurus io la generalizzerei , e chiederei piuttosto “ il REALE è solo RAZIONALE e viceversa ?” …perche’ e’ questo il perno attorno a cui ruota tutta la filosofia moderna dai tempi di Hegel… Lo studio della natura e’ solo una piccola branca di cui si occupa la filosofia, la piu’ grande e nobile disciplina che si fonda sull’ “amore “ per il sapere. Saluti |
06-04-2006, 17.41.02 | #26 | |
Panta rei...
Data registrazione: 28-01-2006
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Citazione:
Mi sembrava che con Occam e il suo rasoio gli universali fossero già stati tolti di mezzo da un bel po' ma adesso che ho approfondito mi sono accorto che vari filosofi anche contemporanei non pensano ciò(almeno da quanto leggo suhttp://en.wikipedia.org/wiki/Problem_of_universals) ... tu ne sai qualcosa di più? ciao |
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06-04-2006, 22.33.16 | #27 | ||||
like nonsoche in rain...
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Citazione:
Dunque, sono del parere che una certa forma di naturalismo ‘metodologico’ o meglio del metodo delle scienze naturali possa essere molto utile ed a volte necessario per comprendere un fenomeno, come d’altronde ho già detto nel post precedente; questo NON implica, per me, il dire che tutta la conoscenza umana debba necessariamente essere ‘naturalizzata’, altrimenti non sarebbe vera conoscenza razionale, anzi non ‘sarebbe’ neppure. Questo Sellars ha storpiato una famosa citazione di Protagora; al posto della scienza naturale vi era l’uomo, ma quest’ultimo evidentemente non ha prodotto solo la ‘scienza naturale’ e la citazione modificata non mi pare granché appropriata. Citazione:
Ho notato che sei troppo esigente con questi naturalisti e con il riduzionismo in generale (e te l’avevo già fatto notare): le neuroscienze, per esempio, non hanno certo come obiettivo quello di spiegare la mente in termini di quarks! Questa operazione di esagerazione ti porta, a volte, ad una inevitabile e troppo veloce negazione di tutta la categoria ‘riduzionismo’; da parte mia, invece, non posso negare in toto i benefici che un metodo ‘naturalista’ possa portare pure in ambiti dove sembra che tale concetto non si possa applicare. Tuttavia mi risulta impossibile dire che tutti gli ambiti del reale siano riducibili al ‘fisico’ e attualmente nessuno potrebbe vantarsi di dire una cosa del genere, poiché semplicemente irragionevole per vari motivi (alcuni dei quali già analizzati nel mio post precedente); se si vuole credere a ciò è necessario un atto di fede e la religione in questione si chiama ‘scientismo’ ed io non ne sono sicuramente un adepto. Da ciò discende che pure il ritenere che le uniche pratiche razionali siano quelle delle scienze ‘naturali’, non lo trovo attualmente fondato, poichè è chiaro che in certi ambiti i metodi riduzionistici potrebbero essere destinati al fallimento, ma il tentativo, quello no, non lo considero in nessun caso un fallimento, ma anzi un progresso nella comprensione stessa di quegli ambiti. Citazione:
Altra cosa sarebbe riflettere sul procedere scientifico e se ciò sia possibilmente applicabile anche ad ambiti dove non sembra proprio esserlo; male, secondo me, non può fare. Tuttavia lungi da me sostenere che solo le scienze naturali detengano la Verità o il metodo infallibile per accedervi! Vi sono molteplici campi di studio ed ‘attaccare’ un problema da più punti di vista non può che recare beneficio alla comprensione generale e d’altronde ai vari punti di vista stessi; invece, escludere a priori che un certo metodo si possa occupare anche di quello che pare non c’entri nulla con esso, non mi sembra affatto opportuno. Certo tramite un’analisi filosofica si potrebbe argomentare a favore di questa esclusione ‘a priori’, ma ugualmente credo che si debba provare, poichè ripeto che anche il fallimento sarebbe utile, anzi a volte lo è di più di un apparente ed effimero successo. Per quanto riguarda il problema degli ‘universali’ so anch’io che non è affatto sopito: posso portare come spunto la concezione ‘necessitarista’, riguardo alle leggi di natura, di Armstrong, Dretske e Tooley; essenzialmente costoro argomentano la tesi che le leggi di natura sarebbero necessarie relazioni che valgono tra proprietà intese come ‘universali’, come ‘possedere carica negativa’, ‘trasportare il campo elettrico’, ecc...; detto tra noi, tale idea non mi pare molto condivisibile, per svariati motivi. Ultima modifica di nexus6 : 06-04-2006 alle ore 22.38.37. |
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06-04-2006, 22.58.27 | #28 | |||||
Moderatore
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Citazione:
ora ho capito bene ciò che pensi a riguardo, e credo che -- escludendo forse lievissime differenze -- sia ciò che voglio sostenere anch'io. stando nella tanto cara filosofia della mente: se l'analogia mente-computer è da prendere come appunto un'analogia, riconoscendo che vi sono contesti nei quali usarli e altri no, allora sono d'accordo al 101%. Citazione:
sì, la frase l'ha presa da protagora, ma sellars l'ha storpiata appositamente... Citazione:
Citazione:
schiere di filosofi angoamericani (ma non tutti, ovviamente ) si sono cimentati (e si stanno cimentando) nella naturalizzazione della mente, della semantica, della morale, delle scienze sociali, etc., e persino della filosofia stessa... assurdo... d'altro canto, come ho già sostenuto, il problema non è l'atteggiamento razionale della ricerca (o la scientificità della ricerca), che mi pare andrea attacchi: lungi da me!! per me ogni conoscenza può essere in linea teorica posta sotto il dominio delle scienze, posto però che non si precluda aprioristicamente ciò che è scienza da cosa non lo è: il limite tra scienza e non-scienza è un continuo negoziamento, e quindi non è un limite definito (o definibile) una volta per tutte. così si trova posto anche per l'antropologia, la psicologia culturale, la sociologia interazionista, etc...... Citazione:
in effetti se si leggono libri di ontologia (ad esempio 'Ontologia' di Varzi) o di filosofia della scienza (ad esempio 'il software dell'universo' di Dorato, che credo nexus conosca bene) si capisce quanto questa faccenda sia oggigiorno dibattuta. ma, heraclitus, quello che volevo sapere da te è in che modo il problema degli universali si collega a questo, infatti per ora mi sfugge epicurus |
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06-04-2006, 23.20.41 | #29 | ||
like nonsoche in rain...
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07-04-2006, 14.22.18 | #30 | |
Moderatore
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<sussulto> sì, mi ricordo, e quando vuoi io sono sempre qua... comunque mi dispiace che non esca allo scoperto nessun naturalista: così è troppo noioso tutti quelli che dicevano -- ad esempio -- che l'amore non esiste perchè è solamente una reazione chimica, oppure che l'uomo non può avere creatività perchè ciò andrebbe a cozzare contro le leggi di natura, oppure che i nostri valori non sono altri che disposizioni geneticamente acquisite, etc...., dove sono finiti? jack, se non erro, tu sei un naturalista forte, o mi sbaglio? epicurus |
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