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24-03-2006, 16.50.41 | #74 | ||
Moderatore
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Citazione:
allora mi preparerò Citazione:
già in altri topic avevo scritto che (evitando di parlare di logica) una comunità di parlanti adopera dei termini in modo pubblico e condiviso, ed è un non-sense affermare che dio va oltre la grammatica di tale comunità linguistica. perchè il termine 'dio' abbia un senso (e quindi potenzialmente anche un referente) deve essere collegato in qualche modo ad altri termini: per il dio della tradizione cattolica (che è quello che qui voglio discutere), tipicamente, alla parola 'dio' sono collegate le parole 'onnipotente', 'onnisciente', 'infinitamente buono', 'fonte della morale', etc. ma il significato di tali termini ci è più o meno noto, ed è un non-sense credere che tali termini abbiano significati radicalmente inafferrabili per noi. quindi la mia tesi è proprio la messa in discussione (che è di tipo 'grammaticale', non ontologica) del fatto che possa darsi un ente buono e fonte della morale (proprio come possa darsi il barbiere di russell): ma non per qualche ragione ontologica, ma proprio per l'uso del linguaggio. lo stesso andare contro i dogmi (che tu giustamente inciti) presuppone che pure il linguaggio religioso sia sottoposto a dei criteri di correttezza grammaticale (come d'altro canto è necessario che sia). ma io ho aperto questo topic perchè volevo andare oltre la semplice frase "che dio sia infinitamente buono e creatore della morale è un dogma e come tale va respinto!", cercando di motivare perchè tale dogma è scorretto. epicurus P.S. il nome 'forum' si riferisce all'insieme di tutte le discussioni di filosofia, mentre 'topic' (o 'thread') si riferisce ad una singola discussione. P.S.S. il forum dispone della possibilità di mandare/ricevere messaggi privati: controllali regolarmente (qualche giorno fa te ne ho mandato uno). |
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25-03-2006, 19.26.43 | #75 |
Pirate of the Caribbean
Data registrazione: 23-05-2005
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Dio cambiare idea?? *_*
il problema nasce nel momento in cui immaginiamo Dio come un omone anzianotto che indossa una toga da giudice e siede su un trono di nuvole;
pensate che Dio non ha idee nel senso umano del termine, e vedete che il problema si risolve da sè; Spinoza rulez saluti |
26-03-2006, 14.21.56 | #76 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
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Re: Dio cambiare idea?? *_*
Citazione:
ciao Jack capisco e in buona parte approvo quello che scrivi, però in questo topic volevo analizzare il problema solamente dal punto di vista logico-linguisticamente, e non dal punto di vista della plausibilità che il nostro senso comune ci suggerisce. il dio della tradizione cattolica è personale, ha una volontà, ha dei progetti, è libero di scegliere (libero arbitrio), etc. etc., quindi credo che come ho messo giù io il discorso qui (cioè affermando che dio ha dei pensieri e fa delle scelte) sia abbastanza lecito. epicurus |
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26-03-2006, 14.29.18 | #77 | |
Moderatore
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Citazione:
scusa rubin se non ti ho risposto prima, ma credevo di averlo fatto e solamente ora mi sono accorto del pasticcio poniamo, come dici tu, che sia oggettivo determinare le potenzialità dell'anima umana (e già ciò è abbastanza discutibile, soprattutto il fatto che esiste una base comune di potenzialità per tutto il genere umano). ciò costituirebbe la morale divina? non credo proprio, perchè uno potrebbe comunque domandarsi "ma perchè dovrei far si che le potenzialità si attualizzino. io voglio semplicemente uccidere quel tizio.". ritorna l'idea, che sia impossibile fondare assolutamente la morale... epicurus P.S. immagina che dio abbia creato l'uomo e un'altra specie intelligente, diciamo i marziani. diciamo anche che l'anima dei terresti differisce di molto da quella dei marziani (e anche questo punto è molto infelice, infatti quali potrebbero essere le condizioni d'identità per le classi di anime?). ciò significa che -- ad esempio -- i marziani possano uccidersi tra loro con il benestare di dio? inoltre, loro possono uccidere i terresti con il benestare di dio, mentre se i terresti uccidono un marziano quest'ultimi andrebbero incontro all'ira divina (o ad una qualche sanzione prevista dalla morale divina)? |
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27-03-2006, 13.41.08 | #78 |
Moderatore
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<Qui parlerò del dio della tradizione occidentale.>
1) Può dio cambiare idea sull'omicidio? Cioè ritenere l'omicidio immotivato (o debolmente motivato, tipo: "lo uccide perchè ha la cravatta messa male") come lecito? ------- La domanda di Epicurus sembra voler ridurre il dio della tradizione occidentale ad un essere in grado di compiere solamente atti umani ( per es. cambiare o non cambiare idea riguardo a qualche cosa)…circoscrivendolo nello stretto recinto della logica umana ; questa e’ una visione assai infantile e limitata dell’idea del dio biblico e coranico…e’ una visione che discende dalla moderna tradizione filosofica occidentale ,la quale vuole confinare tutto cio’ che –e’- nello stretto ambito della razionalita’ umana. …invece il dio biblico e’ sopra l’essere , spesso innominabile, inesprimibile , ineffabile, e’ il” verbo” ,e’ ( ma il verbo essere attribuito al dio occidentale e’ quasi una bestemmia …) tutto cio’ che da’ significanza , è cio’ che l’uomo puo’ comprendere (la carne del dio dei cristiani…forse), ma anche cio’ che l’uomo non puo’ comprendere. Quindi , come puo’ epicurus chiedersi se un contenitore possa essere contenuto piu’ o meno abbondantemente nel proprio contenuto?! Il dio occidentale non agisce nella morale, egli semmai e’ la morale o la contiene , non cambia idea, semmai e’ l’idea stessa di idea o la contiene, non puo’ nemmeno cambiare o non cambiare, e’ il concetto stesso di cambiamento, non e’ vero o non vero, e’ la verita’ in se’, non e’ bello o non bello, e’ la bellezza in se’ e per se’, non e’ buono o non buono, e’ la bonta’ in se’ e per se’…questo il dio occidentale…per cui Epicuro formula domande prive di senso. Saluti Ultima modifica di and1972rea : 27-03-2006 alle ore 13.42.19. |
27-03-2006, 18.52.36 | #79 | |
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Citazione:
solitamente sono abituato, in filosofia, all'usanza (forse stramba, ma molto molto diffusa) di argomentare sul motivo della falsità di una tesi+argomentazione; le risposte del tipo "l'uomo non ci può arrivare e tutto quello che dice a riguardo è falso (a parte ciò che si conosce per rivelazione)" mi sembrano andare nella direzione opposta alla linea di condotta standard adottata dalla filosofia, senza contare la poca eleganza stilistica. comunque ho scritto più volte riguardo alla teologia negativa (e sul pessimismo epistemologico in teologia), spiegando perchè questo sia nei migliori dei casi autocontraddittorio (e nel peggiore senza senso). epicurus P.S. senza fare tanti discorsi inutili al fine di questo topic, si potrebbe intendere la domanda centrale come "ha senso il concetto di <ente buono fonte della morale>?", senza fare assunzioni sull'identità di tale essere. (cioè non mi interessa fare un discorso su dio, ma su un qualsiasi ente che soddisfa quelle due condizioni). |
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28-03-2006, 13.44.10 | #80 |
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E’ evidente che Epicurus confonde elementi molto eterogenei fra loro, fraintendendo purtroppo il suo stesso concetto di teologia negativa…ma venendo alla sua domanda --ha senso il concetto di <ente buono fonte della morale>?--, io risponderei sempre sul solco del significato che la nostra tradizione filosofica ha sempre dato alla parola “morale”…e sulla base di cio’ che ognuno di noi “sente”in se’ stesso..: E’ evidente che la morale sia per definizione la fonte di se’ stessa, altrimenti dipenderebbe da un’altra morale e cesserebbe di essere tale, la morale e’ la fonte prima, quindi… se si parla di dio …dio e’ la morale stessa,…la morale non discende da dio , e’ generata da dio, non creata da dio.
Così come in Platone non vi era il concetto del Bello e del Giusto creato o deciso da un’entita’ superiore…ma coincidente con quella stessa entita’, anche nella tradizione delle religioni occidentali dobbiamo intendere il significato della morale nel senso “assoluto” del termine…la morale e’ un concetto assoluto, non ammette fonti; anche la verita’ e’ un concetto assoluto, non ammette fonti, perche’ se vi fossero fonti ,solo queste ultime diverrebbero Assoluto. Saluti |