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01-03-2006, 16.21.29 | #32 |
Moderatore
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XH, se l'idea che vai proponendo è quella che dio deve adeguarsi a degli standard di perfezione indipendenti dalla sua volontà (che cioè non li ha scelti lui) allora tali standard sarebbero in un certo senso superiori a dio. vuoi sostenere questo?
comunque leggi il mio ultimo post e dimmi che posizione sostieni |
01-03-2006, 16.26.00 | #33 | |
...?!
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Citazione:
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01-03-2006, 16.29.19 | #34 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
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Citazione:
che, detto altrimenti, significa "dio ha scelto così e basta" (proprio come l'avrei potuto scegliere io). era proprio qui che volevo arrivare |
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01-03-2006, 17.34.04 | #36 | |||
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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Citazione:
Quello che sto cercando di dire è che è vera la prima, ma la prima non comporta lo svuotamento della morale, come sostieni. E' in parte vera anche la seconda: ma la perfezione non è uno standard di qualità indipendente da dio. La giusta secondo me è la 3) la morale divina è perfetta relativamente al tipo di uomo per il quale è perfetta. é la morale "calzante" all'uomo. E' l'unica morale calzante per l'uomo e quindi per lui la più perfetta. ti spiego: tu dici: Citazione:
E questo arbitrariamente ti sembra in contraddizione con "assoluto", ti sembra uno svuotamento della morale. Ma sbagli prospettiva: prima viene la creazione dell'uomo, poi la creazione della morale. Ad essere arbitraria è la creazione di questo --tipo di uomo-- che vediamo. Avrebbe infatti potuto scegliere di creare un tipo diverso di uomo. Ma una volta che ha deciso arbitrariamente di creare questo tipo di uomo, in questo tipo di mondo (ossia una volta che ha creato arbitrariamente una struttura di realtà dotata di una propria logica, di una propria coerenza interna), la creazione della morale non è affatto arbitraria: è invece coerente conseguenza delle caratteristiche del tipo di uomo che ha creato. Citazione:
Invece è dipendente dal problema della logica! Una volta che ha creato un uomo e un mondo dotato di una propria struttura logica, resta una sola possibile morale assoluta: assoluta per questo uomo in questa struttura. Altre morali perfettamente adeguate a questo uomo non possono essere attualizzate. Perchè? Perchè la morale perfetta indica a questo tipo di uomo la strada per raggiungere la sua perfezione morale. La perfezione morale per questo tipo di uomo è una sola e dipende dalle caratteristiche di questo tipo di uomo. Mi spiego con una metafora che facciamo prima: la perfezione morale per l'uomo è la stessa cosa del perfetto equilibrio per un corpo: questo perfetto equilibrio dipende dalle caratteristiche del corpo e della struttura fisica in cui il corpo si trova. Corpo e struttura fisica sono state create da dio arbitrariamente, e l'equilibrio perfetto è una conseguenza di questo. Quindi esiste un equilibrio più assoluto, per quel corpo? No, è quello l'unico equilibrio perfetto, l'equilibrio assoluto, in questa struttura. Avrebbe potuto scegliere, dio, un altro tipo di equilibrio? Si, ma solo se avesse scelto anche un diverso tipo di corpo o tutta la struttura reale in cui il corpo si trova. Quindi, in tale struttura, per tale corpo, potrebbe esserci un altro equilibrio perfetto? Tale da rendere l'altro un equilibrio non unico, non perfetto, non assoluto? No. Sarebbe impossibile perchè incoerente con la struttura del corpo e del contesto in cui è collocato. |
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01-03-2006, 18.43.19 | #37 | ||
Moderatore
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Citazione:
grazie, sei stato chiarissimo. tu dici, dato l'uomo, allora ne consegue logicamente una determinata morale. ma la logica non ci permette di trarre queste conclusioni, non è che dato un tipo di uomo allora la logica ci dice che cosa è meglio fare e che cosa non è meglio fare. queste regole ce le può fornire solamente la morale, ed è proprio qui che casca l'asino: tu vuoi spostare la legittimazione dalla morale alla logica, ma ciò è impossibile, quindi devi tornare alla morale. Citazione:
l'idea più 'oggettiva' di equilibrio che mi viene in mente è: "se x uccide y, allora un'altra persona deve uccidere x". se l'equilibrio che vai dicendo tu è cosa molto diversa, allora esso non è nient'altro che la morale, e qui ritorniamo con il problema. poi, ammesso che la morale coincida con il concetto di equilibrio, bisogna pur motivare ciò: "non puoi fare x perchè porta disequilibrio", e io rispondo "perchè non posso portare disequilibrio?". il fondamento ultimo, l'unico fondamento ultimo che dio (se esiste) può portare è "perchè così io ho voluto". |
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02-03-2006, 01.14.48 | #38 | |
può anche essere...
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Citazione:
secondo me, invece, è così come hai detto nella prima frase che ho citato. alla logica, come la intendiamo nella matematica, non consegue la morale. ma se guardi dall'ottica dei credenti, accettando i loro presupposti (dio è buono, crea un uomo, essendo buono vuole il bene delle sue creature, la morale indica il modo in cui l'uomo deve vivere per la volontà divina, questa volontà è buona quindi non può che indicargli la miglior vita possibile) allora consegue logicamente che la morale, appunto, indica all'uomo la sua migliore forma di vita. miglior forma di vita che è conseguenza logica del tipo di uomo creato. l'uomo, creatura, infatti, ha caratteristiche ben definite. queste caratteristiche determinano il suo bene e il suo male. così come, a causa delle caratteristiche fisiche umana, consegue logicamente che tagliarsi fa male, e mangiare se si ha fame fa bene, allo stesso modo a causa delle caratteristiche dell'anima, la conseguenza logica è che fare talune cose fa bene e altre fa male. dio che ha creato l'anima, sa bene qual'è il suo bene. Ultima modifica di r.rubin : 02-03-2006 alle ore 01.16.26. |
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02-03-2006, 01.27.33 | #39 | |
Utente assente
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Citazione:
Ehm... Forse, quello che vorresti sentire, è che un certo teologo cristiano protestante piuttosto famoso di nome Bonhöffer, ha dichiarato senza problemi che la morale centra con Dio come centrano i cavoli a merenda... Per ciò che concerne invece le tesi pro morale&Dio... sto ancora cercando... Elia |
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02-03-2006, 13.56.16 | #40 | |
Moderatore
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Citazione:
in effetti è quello che sostengo. infatti se è vera la (1) allora il concetto stesso di morale perde di valore, appiattendosi alla mera volontà divina; mentre se è vera la (2), si arriva alla conclusione che la morale è assolutamente indipendente da dio. |
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