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26-01-2006, 09.55.03 | #4 |
l'isola che non c'è
Data registrazione: 14-01-2006
Messaggi: 48
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Se ritenessi la morte come la fine di tutto, vivrei male.
Mi sforzerei di vivere al meglio (questo a dire il vero lo faccio già), ma resterei comunque sempre delusa, perché se anche campassi cent’ anni non riuscirei a studiare tutto, a conoscere tutto, a sapere tutto, a fare tutto… Sono quindi giunta alla conclusione che essendo io parte dell’universo, non potrò che morire solo fisicamente. Massa ed energia sono differenti forme della stessa cosa, come spazio e tempo non sono entità separate; la massa può essere convertita in energia e viceversa, ma l’ammontare di massa-energia non cambia. Il mio corpo certamente prima o poi (spero il più tardi possibile però!) morirà, ma non riesco ad immaginare che finisca anche la mia energia: la mia anima è immortale. Campanellino |
26-01-2006, 11.01.28 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Daccordo con campanellino, a parte una frase da rivedere: "la mia anima è immortale" da sostituire con la mateia di cui sono composto è immortale.
Come ho gia detto in altre sedi, non stupiamoci di come sarà la morte: l'abbiamo già vissuta per 14 milardi di anni, e in fondo abbiamo visto che sono passati veramente veloci, e siamo stati tanto bene, senza nessun problema, nessuna preoccupazione... |
26-01-2006, 14.02.42 | #6 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Citazione:
che bella visione!!!!! |
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26-01-2006, 14.05.52 | #7 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Re: ps.
Citazione:
non ho ben capito... dici che il tempo non è una forza esterna, ma una forza interna.. come dire che nel seme c'è già la pianta adulta e la morte della pianta... e che per poter svolgere questo ciclo nell'essenza del seme ci deve essere anche il tempo che è l' "intervallo di spazio" in cui lo sviluppo può procedere? |
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26-01-2006, 14.26.50 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 12-01-2006
Messaggi: 6
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X Campanellino e Alessiob: la massa di per sè è energia (come la massa delle particelle subatomiche che viene misurata in electronvolts) e ogni istante la massa si trasforma in energia e viceversa, stando anche a un' equazione (di cui non ricordo le costanti quindi ve la risparmio che è meglio ).
ma il punto non è questo. Non è che nel mio discorso metto in discussione le sorti della materia di cui sono costituita, ma il fatto che la mia coscienza mi è data dalla particolare conformazione che ho. nel momento in cui la mia conformazione cambia, la mia, dell' Io (Silvia), in quel momento la mia coscienza dell'Io cessa di esistere e l'ultima cosa che ricorderà quell'Io Silvia sarà la presenza dell'Io Silvia e quindi la sua vita eterna.potrebbe anche darsi che dopo la morte ci si trasformi in altro (energia etc.) ma avendo perso la conformazione che ci dava la coscienza di sè, semplicemente non saremo in grado di percepirci nuovamente sulle stesse basi, quindi non avviene per noi...forse per una coscienza che sta al di fuori (se esiste). per Elijah: grazie per l'informazione . per r.rubin: pensa a un essere che è nell'istante della sua morte. ora pensa che sia sempre stato così (sia sempre stato su quel sottile filo tra esistenza e non esistena). ora pensa che questo essere racchiude dentro di sè tutte le possibilità della sua stessa esistenza (come una somma, tutte le possibilità che danno la stessa somma, quindi lo stesso essere). ora pensa che il tempo non sia altro che quel segno '+' che è posto tra i vari numeri e i vari numeri sono i suoi ricordi di 'momenti'. cioè il tempo non è quella coscienza che passa attraverso i numeri e arriva dallo zero all'ultimo numero che corrisponde alla nostra fine, ma è una parte integrante di ciò che siamo: posso dire di essere '3' oppure '2+1' oppure '1+1+1' e così via e la mia sensazione del passaggio del tempo, del divenire (cioè dico cavolo due secondi fa stavo cominciando questa frase, ora la sto finendo, fra poco finirà) non esiste, è solo una sensazione, un effetto collaterale del mio essere perchè prevede l'esistenza di quei '+' che mettono insieme i numeri oppure meglio dire che frazionano il mio numero (il mio essere) per costruire ciò che chiamo vissuto eppure è sempre e solo il mio essere appeso tra esistenza e non esistenza. per quello che hai detto tu, penso che ci possa stare in questa ipotesi, solo che il tempo non è più una forza, ma solo un aspetto. |
26-01-2006, 17.20.37 | #9 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Re: la morte eterna
Citazione:
Ahì! Guarda che nella "non-esitenza" di cui parli cadi nel punto due: "mutazione di consapevolezza"! (od ho inteso male?) Gyta |
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