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01-02-2006, 13.39.42 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
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Citazione:
Perchè c'è qualcosa dentro di me che me lo impedisce. Che l'atteggiamento giusto sia la rassegnazione è ovvio: alla morte non si può sfuggire. Che io ci riesca è diverso, molto diverso. D'altra parte l'idea di morire ha sul mio stato d'animo effetti diversi a seconda della mia situazione del momento. In periodi bui dell'esistenza la vedo come una liberazione. Nei momenti felici la temo e mi fa terrore. Ma mai penso o spero di sfuggirle, questo no... |
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01-02-2006, 15.49.48 | #33 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Nessuno sfugge alla morte Catone: che si creda o no nella vita eterna.. piuttosto mi pare che sia la Scienza attuale che ricerchi una fuga dalla morte ad ogni costo.. forse teme le conclusioni che si e data per allontanarsi dalla religione e dalla spiritualita? I credenti l'accettano molto meno: forse, vivono meglio.. ma questo si sa. Il punto e che rimani troppo pessimista, non ti concedi un margine di dubbio su cio che sara poi. Se l'evoluzione fosse reale come teoria e tutto si riducesse a leggi impostate dal caso, non avremmo il pensiero di cio che sara in futuro.
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01-02-2006, 16.01.13 | #34 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Invece ho notato che più una persona è credente e più ha paura di morire.
Chissà perchè. Lo vedo nei miei nonni, nei nonni degli altri, e in generale in tutti. Perfino il buon papa che ci ha lasciato aveva una grande paura di morire....Proprio nessuno vuole tornare tra le braccia del signore è? |
01-02-2006, 16.15.42 | #35 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Alessiob, piu leggo i tuoi post di risposta meno sono convinto che tu abbia la facolta di capire quello che la gente scrive. magari e genetica la cosa o forse determinata dal fatto che tappi le orecchie e tiri dritto per la tua strada. Nessuno ha detto che la morte non fa paura.. io mi sento male a volte al pensiero di dover abbandonare la vita e la sua bellezza. ma alla fine che e la morte? e cosa proiettiamo nella morte? I credenti la paura di finire di vivere la bellezza del creato, la relazione con gli altri, il piacere di amare e di essere amati.. cosa proietta l'ateo nella morte? L'assenza, il non esserci, il terrore di doversi relazionare ancora con il prossimo, di amare e di essere amati, di vivere. Noi siamo colmi di cio che proiettiamo oltre la barriera della morte e non c'e differenza tra la morte e la nostra interiorita. chi ha orecchi per intendere intenda.. se ad Alessiob spuntano inneggiate al Signore e accendete l'incenso che il piu grande miracolo e stato compiuto.
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01-02-2006, 16.26.54 | #36 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Il mio post aveva un preciso messaggio.
Mi dispiace che tu non lo abbia colto. Il suo significato era questo: Hanno più paura i credenti della morte, che non i non credenti. Non dovrebbero essere felici di morire i praticanti religiosi? In fondo i loro problemi stanno per finire e torneranno dal signore. Al posto di aspettare una morte naturale perfino il papa ha richiesto il continuo e forzato aiuto dei medici che all'occorrenza sono ben accetti. Quale senso ha tutto questo? Perchè non accettare una morte naturale (e quindi decretata dal signore) piuttosto che scavalcarla utilizzano macchine e soluzioni scientifiche al povero corpo martoriato? Perchè fuggire da Dio? La risposta e scontata. |
01-02-2006, 17.05.02 | #37 | |
può anche essere...
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Messaggi: 2,053
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Citazione:
Forse ad aver terrore della morte è il credente prima di diventare tale. In preda all'angoscia apocalittica senza scampo, trova l'unico rifugio nella fede. Scelta pavida e blasfema, perchè dettata da convenienza e non da sincera, incondizionata fede. Ma dopo la conversione, non dovrebbero più temerla, a meno che credano in modo non assoluto. |
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01-02-2006, 18.46.37 | #38 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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La tua affermazione è falsa Alessiob. Credente o non credente tutti temiamo la morte perché non sappiamo cosa venga dopo fino a che non avremo un'esperienza capace di dimostrarci qualcosa. Tutto ciò che vuoi dire non è che questo o quello ha meno o più paura ma vuoi semplicemente dimostrare il tuo disprezzo per chi crede. I motivi sono tuoi ma tu dimostri quello. Vedi i credenti come identici greggi di idioti autoillusi e non provi neanche a considerare che abbiano una loro sensibilità, che spesso non sono vigliacchi e non abbracciano la fede per convenzione, paura ecc. ma perché hanno una delicatezza e una sensibilità che non puoi capire. La ricerca di Dio è un qualcosa a cui tu hai semplicemente rinunciato per non so quale ragione e dai contro a chi la continua e si sbatte sti due maroni a cercare di capire qualcosa invece che accontentarsi della risposta del "niente c'è" e non solamente per sè stesso: lo fa anche per te, lo fa perché sei un amico, un marito/moglie/parente e non accetterà mai l'idea che tu stesso possa sparire e non essere presente. Probabilmente a te non fa differenza che questa o quella persona muoiano, tanto vanno a finire nel tuo bel vuoto, passati senza senso come passerai tu. Forse questo ti consola: nella tua piccolezza credere che anche il tuo prossimo svanica in nulla ti fa sentire perlomeno come gli altri.
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01-02-2006, 19.33.58 | #40 | ||
Utente assente
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Citazione:
Non mi pare che Sartre sia stato un credente... Girano strane voci a riguardo... Citazione:
La superbia ti rende cieco? Elia |
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