x rubin: è legittimo parlare di 'senso' riguardo alle pratiche sociali (compresa, ovviamente, l'uso del linguaggio). quindi posso dire "Roma è la capitale d'Italia" è sensata; ma anche "La mia vita ha un senso", intesa come "Io ho degli scopi per me" o comunque ad indicare l'importanza che la vita ha per me.

ciò che non ha significato è cercare il senso della vita come se fosse qualcosa di totalmente alieno da noi e dagli altri.

x heraclitus: non vorrei essere uno dei tuoi cari

Oltre a non consolare è anche un puro esercizio semantico: noi chiamiamo morte proprio quell'assenza ("non ci sei tu") che per epicuro dovrebbe consolarci...

ma se io non sono dove la morte è.. mi sa che mi sarà arduo morire..

Maxim scrive: "Che differenza c'è tra chi non è mai nato e chi ha vissuto ed è ritornato nel regno dei non nati?
Ovverosia...per me, per te, che differenza c'è tra il prima e il dopo?"

Tecnicamente nessuna.

Vedi noi che siamo nati siamo materia che si è aggregata, trasformata in un certo modo. I non nati sono materia che si è aggregata e trasformata in altro modo.

Dunque siamo sempre stati tutti qui, semplicemente in forme diverse.

So che la cosa può sembrare triste, ma non sono certo io che faccio le regole.

Magari fosse meglio! Peccato che la realtà non segue la volontà umana. Le regole sono così che piacciano o no.

La consolazione sta nel fatto che la morte non esiste, ma questo concetto è duro da digerire.

e io cosa ho detto?

In tutti questi confronti..secondo me ne manca uno che sarebbe il piü interessante..ma che senso ha la vita?
Vista come passaggio terreno.. sono anche convinto che riuscissimo a rispondere a questa domanda avremo risolto ogni dilemma che afflige l'umanitä.
Tenendo conto della nostra amnesia..naturalmente.
Pensierostupendo

Questo mio pensiero nel post che precede questo..non mi si venga a dire che e' fuori tema...altrimenti potrei pensare che stö dialogando con i morti..
Pensierostupendo

mi sembrava che avessi sostenuto il contrario, parlando con sebastiano. se ho sbagliato chiedo venia


tecnicamente nessuna?! alessio, la domanda di maxim è interessante proprio perchè ci mostra come la discussione sull'insensatezza della vita sia molto spesso fonte di confusione. noi siamo vivi e napoleone è morto, e questa è una grande differenza! se il tuo sistema non riesce a discriminare le due situazioni, non sarà per caso ora di cambiarlo?

epicurus

non in senso assoluto;

per il sole, ad esempio, non cambia niente.
e nemmeno per un alieno che viva da qualche altra parte e che ci consideri alla stregua delle altre biomolecole.
forse potrebbe verificare che la tua biochimica è molto più complessa e attiva di quella di napoleone;

ma in realtà la differenza qualitativa vivo-morto è presente solo ai tuoi occhi.


saluti

Sbagliato! Napoleone è morto e noi lo saremo.
La vita è transitoria, la morte invece ha la qualità della permanenza.