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18-11-2005, 14.12.11 | #42 | |
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Citazione:
Io sono cattolico, come puoi capire anche legendo le mie rispose nella pagina FAQ del mio sito. Ciao, Marco |
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18-11-2005, 14.12.47 | #43 |
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Controdeduzioni (a Marco)
Ne svolgo una e, se avrò tempo, due.
Tu affermi la possibilità di prevedere il decorso preciso di tutti gli assetti e configurazioni dei pezzi sulla scacchiera, sulla base della loro disposizione iniziale. Io ammetto che ciò sia possibile solo a patto che si introducano alcune metaregole, trascendenti quelle semplici che vincolano i movimenti possibili dei singoli pezzi. Una di queste potrebbe essere, ad esempio: "ciascuna mossa rappresenterà sempre e comunque un passo del percorso più breve possibile per giungere alla conclusione vittoriosa della partita". Oppure: "il giocatore A eseguirà sempre la mossa più razionale possibile al fine di proteggere il re, mentre B eseguirà la mossa più razionale possibile, indipendentemente dal fatto che essa esponga o meno il re". Etc. etc.... Senza una metaregola, non è possibile effettuare altra previsione che la seguente: ciascuna configurazione, ad ogni successivo passo, sarà una dell'insieme di tutte le possibili configurazioni ammesse sulla scacchiera dalle norme che regolano le singole mosse nel gioco degli scacchi. Credo che dovremmo essere nell'ordine del numero dei protoni nell'universo, o poco meno. Non mi sembra una grande previsione. Si tratta, infatti, di una divinazione simile alla seguente: preso un gruppo di scimmie e messo alla tastiera di alcuni computer per tutta l'eternità, esse scriveranno, nel tempo, anche tutti capolavori della letteratura universale. Interessante, ma inutile! L'interazione psiche-cervello. Di che natura sarebbe, di grazia? Fisica o soprannaturale? Perchè, a me pare, se fosse di natura fisica, che allora non si capirebbe la necessità di supporre la soprannaturalità dell'anima. Ma se fosse soprannaturale, mi chiedo allora come potremmo prevedere l'effetto dei farmaci, o le correlazioni tra PET e risonanze magnetiche dinamiche, con gli stati mentali che le accompagnano. Per carità, c'è sempre la possibilità di lasciare indecisa la questione e di ritenere che tale interazione sia, in certo modo, "ineffabile". In ultimo, dovremmo attribuire al cervello la facoltà di contenere qualcosa come una aristotelica "virtus cogitandi", al modo in cui i tardo scolastici attribuivano all'oppio la "virtus dormitiva", come spiegazione delle sue proprietà ipnotiche. Ma tale "virtus cogitandi" apparterrebbe al cervello in sè, o gli sarebbe apposta dall' "esterno"? In ultima analisi, come vedi, non abbiamo che ripetuto i termini iniziali della questione e, procedendo, non faremmo che continuare ad incontrarli ad ogni sviluppo successivo. E' questo ciò che gli scolastici chiamavano "regressus ad infinitum", dimostrazione, per assurdo, di un'errata disposizione delle premesse. Tu affermi che non ravvisi logica in ciò che scrivo. Io ti rammento che la scienza impone di utilizzare i suoi paradigmi in modo diverso da come un ubriaco usa un lampione: non già per appoggiarvisi e per sostenersi, ma averne luce. Ciao. Ultima modifica di Weyl : 18-11-2005 alle ore 14.16.45. |
18-11-2005, 14.24.30 | #44 |
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In definitiva tu affermi che l'anima esiste come "psiche", l'unico elemento del puzzle che sfugge alle tanto rassicuranti leggi fisiche. E come ti poni nei confronti della psicoanalisi, che cerca di trovare "meccaniche" anche all'interno della psiche? E poi perchè usi i termini "anima" e "dio" e non semplicemente "vita psichica"?
Non trovo necessario il ricorso alla religione. (A meno che non sia una "religione scientifica", dove si tenti di risolvere i simboli e le rappresentazioni di questa vita psichica. Qualcosa tipo la psicologia junghiana, dove ad esempio l'anima indica un preciso concetto. Ma tutto ciò con la fisica centra ben poco. E' come se si volesse, al contrario, risolvere un problema fisico usando le parabole dei..testamenti..) Ultima modifica di sisrahtac : 18-11-2005 alle ore 14.30.07. |
18-11-2005, 14.30.16 | #45 |
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Re: Controdeduzioni (a Marco)
Risposta a Weyl
Nessuna metaregola è necessaria per prevedere le possibili configurazioni sulla scacchiera. Infatti come tu affermi possiamo prevedere che "ciascuna configurazione, ad ogni successivo passo, sarà una dell'insieme di tutte le possibili configurazioni ammesse sulla scacchiera dalle norme che regolano le singole mosse nel gioco degli scacchi." Il fatto che tale possibilità siano tantissime è irrilevante IL punto è che possiamo comunque escludere la possibilità che durante la partita si generino dei pensieri sulla scacchiera perchè sappiamo che nessuna disposizione di pezzi sulla scacchiera genera pensieri. Punto 2. L'interazione tra psiche e cervello è naturalmente sovrannaturale essendo la psiche un elemento trascendente. Come ho spiegato, i processi cerebrali possono essere considerati come i dati di input che venono elaborati dalla psiche, la quale genera i dati di output (come sensazioni, emozioni, pensieri ...); è quindi possibile prevedere gli effeti dei farmaci perchè se dati farmaci alterano in modi simili i processi cerebrali (ossia i dati di input) è molto probabile che anche i dati di output (ossia gli effetti psichici) siano simili tra loro. Ciao, Marco |
18-11-2005, 14.34.03 | #46 |
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Scusa ma se delle palle da biliardo o degli scacchi non potranno mai generare pensieri, perchè dovrebbe farlo questa fantomatica anima?
A sto punto dico che i miei pensieri me li ha inculcati un alieno e che la nostra realtà non è stata creata da Dio ma degli omini verdi che non avevano niente da fare di meglio. E' questo che non capisco della religione, la totale mancanza di argomentazioni per avvalorare tesi e dogmi. A sto punto vale tutto. |
18-11-2005, 14.41.26 | #47 | |
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Citazione:
La mia è una critica al materialismo, che vuole identificare nella materia la causa dell'esistenza della nostra vita psichica. Penso che la scienza mostri chiaramente che la realà ultima (o fondamentale che dir si voglia) è quella psichica, e non quella materiale. La natura trascendente della vita psichica rimanda in modo molto diretto al concetto di anima o spirito (nota che la parola psiche in greco significa anima). Per quanto riguarda la psicoanalisi, direi che esistono molte diverse teorie, tra loro contrastanti. Si tratta di interpretazioni estremamente arbitrarie ed opinabili. Tali teorie comunque non si pongono generalmente il problema di spiegare l'esistenza della vita psichica, che viene accettata come un dato di fatto, ma di studiare come guarire i disturbi psichici dei pazienti. Ciao, Marco |
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18-11-2005, 14.43.57 | #48 |
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Quindi tu credi che sia nato prima il pensiero della materia? Vorrei ben capire su quali basi. (scusa i termini spiccioli, ma è per capirsi.)
Ed a proposito di terminologia. Potresti chiarirmi il significato di "proprietà olistica" e "proprietà emergente". Grazie. |
18-11-2005, 14.50.01 | #49 | |
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Il punto è che per giustificare l'esistenza della nostra vita psichica devi necessariamente ipotizzare un essere sovrannaturale; che tu lo voglia chiamare alieno o omino verde, sei già entrato nel campo delle religioni. Le antiche religioni politeistiche avevano degli dei che erano in qualche modo simili ai tuoi alieni o omini verdi. Il passo successivo è quello di cercare di conoscere l'essere sovranaturale che è la Causa dell'esistenza della nostra vita psichica. Nella pagina delle FAQ del mio sito spiego alcuni argomenti razionali che supportano la mia fede catolica. Ciao, Marco |
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18-11-2005, 14.53.30 | #50 | |
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L'ho appena spiegato; L'universo è retto da equazioni matematiche: la natura concettuale di tali equazioni presuppone l'esistenza di una mente cosciente ed intelligente, ossia un Dio. Proprietà olistica o emergente significa proprietà dell'insieme o del tutto. Ultima modifica di marcobiagini : 18-11-2005 alle ore 14.54.33. |
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