ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
24-01-2006, 18.04.57 | #124 | |
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
|
Citazione:
Felice di aver contribuito..! A dire il vero speravo in un proseguo, molte sono le considerazioni, le implicazioni nell'individuare la coscienza come fuoco di rapporto, come esistenza d'Essere così tangibilmente presente, compattamente unitaria. L'idea d'un identità reale priva del classico connotato di sostanza e non per questo disagevolmente barattata con idea di anima super-io individuale è comunque ancora concetto direi sorprendente, sconvolgente, non solo 'affascinante' ma anche complessivamente chiarificatore d'una visione effettiva non dualista, non pedantemente separativa. Insomma.. è accostarsi alla possibilità di un sentire dove tutti i limiti di una lotta personale vengono a cadere in un sincretismo d'azione e di vita, pur nel mutamento, assoluta, 'eterna'. Nessun bisogno più di puntare i piedi verso (/o contro) un "tu", un "io" senza per questo perdersi in un non senso!! Gyta |
|
24-01-2006, 18.33.55 | #125 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Citazione:
Mi è venuta voglia di farti questa domanda: dici che la coscienza potrebbe essere la fonte alla quale attingere una visione effettiva non dualista... ma la nostra coscienza individuale non è proprio un elemento separatore? Non è proprio quella che ci fa puntare i piedi? La nostra coscienza individuale non è frutto di quella che chiamate "mente discorsiva"? |
|
24-01-2006, 19.12.01 | #126 | |
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
|
Citazione:
E tu sei sempre piacevolmente.. "intrigante" Dunque.. No. (No e.. si!) La "coscienza" a cui accenno (spesso) non è "individuale" ma soprattutto non è, non fa parte del chiacchiericcio mentale. E' più uno stato del sentire sé, del percepire, dove la separazione viene fusa in un sentire di unitario. Se anche sempre alle spalle di tutto il sentire c'è comunque (a mio avviso!) la mente che "sente", che elabora più o meno silenziosa, più o meno silenziosamente, è anche vero che questa è comunque l'unica "modalità" che abbiamo in questo gioco del conoscerci e del ri-conoscerci(conoscere "gli altri" e conoscerci "attraverso" gli altri), poiché se fossimo unitari senza gioco apparente di specchio non ci potrebbe essere senso di "coscienza" così come lo intendiamo! Se non altro non questo senso di coscienza dei sensi così conosciuti. Però d'altro canto la risposta assoluta è anche.. :Si! Poiché solo nell'apparente separazione c'è (questa!) coscienza d'Unità!! >chi capisce è bravo.. ma ho fede!! Gyta |
|
24-01-2006, 22.08.51 | #127 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Citazione:
La coscienza individuale (quella che intendo io e l'unica della quale posso parlare) opera ancora nell'apparente separazione e dunque su questo siamo d'accordo. Visto che si ricollega a questo discorso, se non ti chiedo troppo, vorrei che tu rispondessi alle domande poste da nonimportachi, nella mia discussione (questo link ti manda direttamente al post in questione); te lo chiedo visto che sembra che siano tutti d'accordo con me e ciò mi spaventa sempre un pò... |
|