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16-10-2005, 20.01.11 | #62 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Umm...si entra in argomenti complessi...be io dico la mia.
Daccordo con Mr. Bean sul fatto che tutta è illusione, ma non sul fatto che nulla esiste. Qualcosa esiste. Semplicemente noi non la percepiamo come tale. Dopo anni di riflessioni (nel tempo libero ) sono giunto a realizzare una teoria sulla vita e sull'esistenza che ritengo valida. Non ve la esporrò per adesso, ma intanto vi lascerò con una frase che potrebbe sembrare inquietante, per vedere se siate anche voi arrivati a comprendere. Pensata a quando andate a dormire. Non si riesce mai a realizzare il momento in cui ci addormentiamo, è impossibile. Ogni volta che un uomo dorme, in realtà muore.... |
17-10-2005, 11.28.47 | #63 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
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Bisogna mettersi d'accordo sui termini, caro alessiob, per esempio "illusione", "realtà", "muore" altrimenti i discorsi rimangono veramente campati per aria (lo sono sempre in realtà!) e privi di ogni spunto.
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17-10-2005, 11.56.47 | #64 | |
Ospite abituale
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Citazione:
"muore alla realtà" ma non a se stesso, anzi si rivela il suo inconscio tramite i sogni… Non si riesce a realizzare quando ci addormentiamo, se fossimo presenti a noi stessi non ci addormenteremmo mai… Prova a pensare quanti pensieri "inutili" affollano la nostra testa quando siamo svegli... quella è "la nostra realtà...." |
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17-10-2005, 17.09.44 | #65 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
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Citazione:
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17-10-2005, 18.51.35 | #66 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
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E va bene, speravo di tenermela per me ancora per un po
Io ho una mia teoria personale sulla vita e sulla morte elaborata in molti anni di riflessioni (nel tempo libero) e finalmente, appena un anno fa (ha 21 anni compiuti) sono arrivato alla conclusione. Oppure all'inizio, dipende dal punto di vista. Secondo la mia opinione questa mia teoria ha una buona probabilità di essere vera, anzi, un ottima probabilita. Il mio problema più grande sarà esporvela, anche perche io stesso non sono riuscito a comprenderla a pieno, ho compreso solo una traccia, ho intuito una via, una strada che ho cercato di percorrere, ma non credo riuscirò mai ad arrivare veramente in fondo. Nessuno puo. Per farvi capire questa impossibilità di comprensione vi faro un semplice esempio. Immaginate una vostra normale giornata di vita in casa. Immaginate ora il vostro animale domestico (se non lo avete fate finta di averlo ) Ebbene dopo molti anni di convivenza con voi lui conosce ogni singola stanza dell'appartamento, conosce ogni posto per poter riposare e capisce se il divano è piu comodo o meno della poltrona. Reagisce immediatamente al richiamo umano quando è ora di mangiare, e si dirige prontamente al luogo deputato al pasto. FA le coccole quando lo accarezzate, conosce le vostre abitudini e tanto altro ancora... Però...nonostante questo egli è completamente ignaro di cio che gli accade intorno. Il padrone che torna dal lavoro, i figli che giocano con un videogioco, la madre che piange perche il figlio è stato bocciato...il rumore di un aereo che passa nel cielo... L'animale vi osserva mentre studiate un libro di filosofia, e magari sale sopra il tavolino per avere delle coccole, si strofina contro il vostro testo...completamente ignaro.... non sa a cosa serva quel libro, vi osserva curioso, ma non sa cosa fate, capisce che state facendo qualcosa, e per questo vi si avvicina, comincia a giocare con la vostra penna...ma mai sapra quello che accade relamente. Ora come riusciremmo noi a spiegare a questo animale cosa stiamo facendo? Come riusciremo a comunicargli che stiamo studiando un testo di filosofia di Hegel perche fra pochi giorni avremo un esame oppure per puro piacere culturale. Non è possibile. Lui non puo capirci. Il suo cervello non puo comprendere, neanche se vivesse mille anni. Ecco perche noi non possiamo capire a fondo la verità. Il nostro cervello non puo, come quell'animale, comprendere l'universo, capire come è fatto veramente il mondo. Ed è per questo che noi non abbiamo accesso alla verita. Dopo questa introduzione posso provare a spiegarvi la mia idea sulla vita e sulla morte. Per giungere alla mia attuale opinione sono partito da questa domanda: Come mai dopo migliaia di anni, miliardi di uomini nati e morti, milioni di pensatori che cercavano di spiegare la vita, tramite la religione, tramite la scienza, tramite la filosofia… Come mai dopotutto questo tempo e tutti questi grandi pensatori ancora oggi noi non conosciamo neanche lontanamente il mistero della vita? La risposta è in parte quella citata nell’introduzione, ma vi è un altro motivo valido di questo insuccesso, ed è quello che mi ha spinto ad affermare le mie conclusioni. Tutti hanno gia provato a dare mille interpretazioni diverse alla vita e nessuno vi è arrivato… dunque ecco risolto il mistero. L’uomo ragiona seguendo precisi meccanismi mentali, dunque bisognava andare contro questi meccanismi, contro queste CERTEZZE. Se nessuno aveva scoperto la verità questo significava che la verità doveva essere una cosa ASSURDA, doveva apparire inverosimile, paradossale all’uomo. Quindi la spiegazione sulla vita doveva essere qualcosa di assolutamente inconcepibile per l’uomo, ecco perche nessuno vi era mai arrivato!!!! A questo punto, la vita doveva essere un paradosso, ma badate bene…un paradosso per noi uomini, non per la realtà. Dunque forse avete gia capito da soli la risposta. La grande domanda sulla vita e sulla morte è questa: Non vi è nessuna domanda, per il semplice fatto che la vita e la morte non esitono. Il paradosso, la cosa inconcepibile per l’uomo si è realizzata: Egli non è vivo. Almeno non come lo intende lui. Questa affermazione vi sembrerà, ovviamente, ridicola, pazzesca!! Ed è proprio in questo che voi confermerete questa stessa teoria, per il suo fatto di essere assurda, tanto assurda da essere vera. Ora vi chiederete: Ma cosa vuol,dire che io non sono vivo?? Eppure mi muovo e agisco nel mondo. Cerchero di spiegarvi, anche se sarà difficile. Il nostro corpo ogni istante muta. Le cellule del nostro intero organismo nascono e muoiono continuamente, pensate che in soli tre giorni il nostro corpo è completamente rigenerato. Dunque noi non siamo altro che materia, e facciamo tutto ciò che TUTTA la materia dell’universo fa: cambiare, mutare. Dunque la nostra nascita non segna un inizio, solo per NOI è un inizio, in realtà la nostra nascita non è altro che una aggregazione di cellule, di materia. Pensate che tutti noi una volta siamo stati divisi: (il seme maschile e quello femminile) poi tramite la fecondazione ci siamo uniti e nel ventre di nostra madre ci siamo “composti” lentamente. Anche ora, da adulti, il bostro organismo continua a mutare, fino alla vecchiaia ed alla morte…che morte non è dato che la materia di cui siamo composti non cesserà di esistere ma continuerà a mutare assieme a tutta la materia che la circonda. E il pensiero? Perchè penso? Il nostro cervello è formato da neuroni, miliardi di neuroni. Ognuno di essi comunica con gli altri con infinite connessioni diverse. Dunque il nostro pensiero non è altro che l’aggregazione di questi neuroni. Per spiegarvi potrei esporre il concetto di Società: la società non è una cosa che si tocca, ma esiste, è lunione degli uomini che danno un prodotto. Anche se da il nostro punto di vista sembriamo separati da un punto di vista più elevato siamo un'unica mente che lavora. Il nostro cervello funziona in modo simile. Bisognerebbe parlare per pagine e pagine, ma non vi è il tempo, quindi concludo: Per farvi capire noi Muoriamo ogni secondo, noi rigenerandoci perdiamo ciò che eravamo prima, e lo facciamo continuamente. Quando guardiamo una videocassetta che rappresenta una nostra azione nel passato, ebbene quell’individuo non siamo noi. Noi siamo la sua evoluzione. Quell’individuo è morto (anche se il termine morto non ha senso e lo uso unicamente per farvi comprendere) L’unica cosa che ci lega a quell’individuo (altre alla nostra evoluzione diretta) sono i nostri ricordi. I nostri ricordi sono deboli, e fragili, annebbiati, imprecisi. Perché anche questi si devono rinnovare e con il tempo perdono memoria. Noi “viviamo” esclusivamente nel presente, perche siamo tali solo in questo momento temporale. Lo so, è difficile capire, vi sarebbero miriadi di esmpi che vi aiuterebbero a capire meglio il concetto, ma non posso elencarli tutti. A questo punto esprimo le mie conclusioni: Questo nostro stato ha lati positivi e lati negativi, quelli negativi, sono la perdita di tutto ciò che ci lega alla società, tutte le nostre convinzioni crollano. Ma i lati positivi sono molti: come prima cosa la morte tanto temuta non esiste. Come seconda cosa noi non siamo soli, non siamo un organismo piccolo e insignificante dell’universo, siamo semplicemente L’UNIVERSO. Siamo fatto letteralmente di stelle e siamo la loro stessa espressione, siamo l’evoluzione del cosmo. Siamo tutti uniti, un enorme materia, energia che muta, ma non aumenta o diminuisce di quantità. Ovviamente tutto quello che ho detto può non essere vero. Ma potrebbe benissimo essere la realtà che per noi ancora è oscura e ne percepiamo appena l’odore…. siamo il gatto domestico che gioca con il libro di filosofia…gioca e attende… |
18-10-2005, 10.16.25 | #67 | |
like nonsoche in rain...
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18-10-2005, 12.58.33 | #68 | |
Ospite abituale
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La morte non esiste prima di tutto perché la materia si trasforma, in seconda perché l'uomo in quanto individuo unico e irripetibile non muore mai. Quel "noi" non termina con la morte. Quindi la morte non esiste, se non per chi rimane… ciao Ultima modifica di sunday01 : 18-10-2005 alle ore 12.59.58. |
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18-10-2005, 14.55.58 | #70 |
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un po' fuori tema, ma...
Qui appoggio nexus
In effetti la morte non fa parte della nostra esperienza, quindi per noi non esiste la morte nel senso che è un processo che non ci riguarda in quanto esseri coscienti e consapevoli. Poi, però, non si può certo dire che la morte non c'è, infatti se non è vivibile in prima persona, di certo possiamo osservare l'evento che colpisce altri organismi. Quindi, in parole povere e semplici (da uomo comune che non fa filosofia), le persone muoiono ma non vivono tale esperienza (perchè appunto sono morte). |