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23-01-2013, 08.13.31 | #63 | |
Moderatore
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
Citazione:
personalmente penso che la vita e il senso della vita siano reciprocamente relazionati,se non ce' l'uno non puo esistere nemmeno l'altro e viceversa. altrimenti ce da chiedersi come mai anche coloro che dicono che un senso non ce lha alla fine pero preferiscono rimanere in vita e non suicidarsi. si dira,ma quella e' la speranza..allora per come lo sento io il senso e' intrinsecamente legato alla speranza e la speranza a sua volta e' la vita in se stessa. dopodiche sembrerebbe di non esserci mossi di un dito dal quesito iniziale ma come io credo la razionalita da sola non basta a spiegare le cose e ci si ritrova inevitabilmente in un vicolo cieco,a subentrare dev'essere la coscienza che alberga al di la della nostra ragione e al di la della fortissima tendenza dei nostri (limitati) sensi alla dicotomia...per questo penso che la realta,intesa in senso ampio,non e' "separata" ma complementare. |
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23-01-2013, 16.59.14 | #64 | |
Ospite abituale
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
Citazione:
Ultima modifica di CVC : 24-01-2013 alle ore 09.55.47. |
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24-01-2013, 23.08.36 | #65 | |
Ospite abituale
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
Citazione:
Ps. Compiti limitati da svolgere su questa terra, ai fini dell'universo, non ne vedo; poiché se la nostra terra tornasse ad essere quella palla di fuoco del suo inizio, sotto un profilo funzionale all'universo, come sappiamo, non accadrebbe nulla. |
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25-01-2013, 07.10.04 | #66 | |
Ospite abituale
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
Citazione:
La struttura complessa del cervello umano ha reso possibile la capacità di rappresentazione, ossia la proiezione del mondo esterno all'interno della mente, e tramite il segno e il linguaggio l'uomo può anche proiettare una rappresentazione interna alla sua mente all'esterno. Attraverso un susseguirsi di produzioni l'uomo ha creato il proprio contesto culturale, ed è in tale contesto che si è generata l'alternativa: -l'universo obbedisce alle leggi fisiche -l'essere vivente obbedisce all'istinto di conservazione -l'uomo può obbedire all'istinto di conservazione ma anche alla propria ragione, che scopre di avere in quanto possessore di una cultura In questo modo, credo, l'uomo entra in sintonia con l'universo: come l'universo segue le leggi fisiche che lo regolano, così l'uomo segue i dettami che rendono possibile l'esistenza della propria ragione e della propria cultura. Diversamente l'uomo regredirebbe allo stato animale |
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25-01-2013, 12.19.02 | #67 |
Ospite abituale
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
Premetto che mi sono piaciuti i post di CVC e Tempo 2011, anche se quest'ultimo ha poi, forse, viaggiato un po' troppo di fantasia e suggestioni (anche se ammetto di aver pensato, a volte, le stesse cose! e non escludo a priori che siano baggianate).
In ogni caso volevo far notare una cosa, che avevo iniziato a scrivere su un altro tread, ma che qui trova sicuramente maggiore contestualizzazione. Il ragionamento mio è questo: ogni cosa che pensiamo (percepiamo, comprendiamo ecc..), ogni concetto, suono, colore, scritta, può essere oggetto di una analisi particolare (nel senso di ragionamento indirizzato a quell'oggetto specifico e non ad altri) in vista della sua particolare modalità di esistenza; cioè grazie al fatto che un oggetto possiede delle caratteristiche specifiche, o anche, se mi permettete di porre il concetto in questi termini, una forma particolare, noi possiamo indirizzare il nostro "sguardo interiore" su di esso e, appunto, non su "altro". Non siamo in grado, invece, di dirigere lo sguardo verso qualcosa di indeterminato, poiché in realtà quella assenza di forma, quella assenza di delimitazione, porta con sé l'indistinguibilità della modalità e così l'assenza dell'indirizzo conoscitivo. In altre parole il nostro pensiero si rivolge sempre alle forme, o a dei particolari, tanto è vero che non siamo in grado di comprendere il non-essere, come pure l'Essere, né gli universali (tanto per fare un altro esempio) al di fuori dei particolari che parteciperebbero della loro essenza (se ci vogliamo riferire alla concezione di tipo platonico). Ora; quello che vorrei tentare di dimostrare è che ogni forma è in realtà, e a priori, una sensatezza o un'armonia. Ogni forma è sistematizzata nei nostri principi trascendentali, cioè gli oggetti colti dal pensiero per essere tali hanno già trovato un accordo con le nostre facoltà, ovvero, e più in generale, con le "modalità"" intrinseche di una conoscenza possibile in sé (per dirla alla Kant), e così pure soggiacciono ad un ordine dato. Un oggetto del pensiero, colto nella sua unità, prevede un rapporto specifico dei suoi costituenti che porta pure l'irriducibilità del proprio senso a quello delle sue parti per sé (mi rifrisco anche alla teoria della forma nella Gestalt e ad un approccio olistico), e così mi pare ancora che sia implicita la sensatezza del percetto conosciuto nella unità della sua natura "tecnicamente" molteplice. Per cui direi che si può svuotare il senso della vita di una qualche concezione particolare, ma non in assoluto di quella armonia che essa manifesta attraverso la specificità colta nella nostra coscienza quando è ogetto di riflessione, o quando viene semplicemente "vissuta". "Un senso" nel senso ampio del termine (scusate il gioco di parole..) della vita permane a priori, mentre "il senso" particolare da noi ricercato può essere pure deluso nella sua aspettativa di essere trovato come un "fatto" (nel senso di un reale oggettivo). Per cui mi pare che senza un senso la vita non sarebbe tale, e niente sarebbe affatto, almeno per ciò che riguarda la nostra condizione di enti-nel-mondo. E lo so che non sembro rispondere veramente alla domanda del tread.. ma preferirei non aggiungere altro per ora, a parte una piccola digressione.. Quando il senso totale d'una esperienza vissuta (la vita di un uomo), colta nella sua unità, viene a sfumarsi agli occhi del soggetto in questione, cessa pure di avere un significato al di fuori dei piccoli particolari di cui è composta, e così, forse, qualcuno può pure pensare di vivere per questi momenti, senza che essi si conformino ad un senso unitario e coattivo nei loro confronti. |
25-01-2013, 22.59.17 | #68 | ||
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
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26-01-2013, 08.07.20 | #69 | |
Ospite abituale
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
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Personalmente in attesa di valide spiegazioni riguardo al salto dalla materia alla vita preferisco considerare parallelamente queste due realtà. |
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26-01-2013, 10.14.07 | #70 | |
Ospite abituale
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Riferimento: è più importante la vita o il senso della vita?
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