Ho notato che in questo forum la parola piu' ricorrente è quella che molti disconoscono, che altri ritengono inutile o contradditoria in se, la cui ricerca puo' divenire fonte di autodivinazione o,per contro, di autocommiserazione: la verità, ma cos'è (o almeno cosa non è!) questa sconosciuta?
E' forse ricerca di un nocciolo duro in cui l'essere consiste o forse contemplazione di una realtà che si presenta già come è o,ancora, produzione di senso su un essere di per sè inconsistente o, da ultimo, Rivelazione di senso?
E,poi, che valore ha per voi conoscere la "verità"? Morale, di mero gioco intellettuale fine a se stesso, di salvazione,di realizzazione personale o di emancipazione?
vediamo cosa ne esce fuori...