La verità non dipende dalla preposizione, credo che sia l'oggetto ad esprimere la verità più completa su se stesso; quindi una proposizione non fà nè l'una nè l'altra cosa: la verità dell'oggetto dipende dall'oggetto stesso, e la preposizione è vera qualora descriva l'oggetto così come è in realtà. Noi però conosciamo gli oggetti in base alle proposizioni, non alla realtà stessa, quindi effettivamente possiamo giudicare le proposizioni in base alla loro verosimiglianza, non verità. Se volevi dire questo, sono d'accordo.
Non solo. La verosimiglianza non si da con l'oggetto ma con il soggetto che le produce pre-comprendendola. Ovvero: una proposizione considerata di per se non puo' verosimilmente essere ne vera nè falsa, lo diventa quando assunta in un complesso proposizionale (una scienza!). Ogni proposizione per essere vera deve rimandare ad altre poposizioni ma il fiume dove si insabbia? Nelle proposizioni indimostrabili che ne sono alla base. Rivelando la radice essenzialmente nichilistica della scienza.
Dunque, dimmi se ho capito bene: il soggetto (quindi io che analizzo?), attraverso lo studio scientifico "manipola" (fa affermazioni?) l'oggetto , "perchè assunto come privo di uno statuto definito" ( perchè non lo conosco prima di studiarlo?).
Verissimo, ma non capisco la conclusione: scissione uomo natura? Cosa intendi?
L’oggetto deve essere del tutto privo di sostanzialità affinche possa postularsi l’oggettività della ricerca scientifica. Altrimenti non avresti bisogno della ricerca, ti basterebbe la semplice contemplazione
La statistica qualsiasi scienziato la prende con le molle, proprio perchè non è la spiegazione di un fenomeno, ma la semplice constatazione che esso accade e lo sfruttamento di tale conoscenza in nuove situazioni. Nessuno si stupisce quando poi i risultati non sono esattamente quelli previsti...
Il mio era un esempio che mirava a ben altro! Cmq non credo proprio che vi sia grande diffidenza nei confronti della statistica visto che intere branche come la quantistica (che è fondamentalmente scienza statistica nelle sue applicazioi) la utilizzano a piene mani!!
Cioè di non affermare cavolate? Verissimo!
Io ho un tremendo timore della coerenza specie quando si spaccia fede metodologica per oggettività!
Perchè?
Perché è ipocrisia mostruosa il ritenere l’esistenza o addirittura l’esigenza di progresso oggettivo, perché per farlo bisogna dimostrare e definire l’esistenza di una presunta “natura umana” nascosta sotto la scorza delle sovrastrutture indotte dalla modernità. Non è troppo romantico tutto ciò?