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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 09-05-2002, 10.30.34   #1
Alberto
Ospite
 
Data registrazione: 09-04-2002
Messaggi: 16
prigioni...del PENSIERO

Il pensiero viaggia nella più frenetica ricerca di tutto ciò che non si può capire e forse neanche percepire. Questo è forse quel che più attira l’uomo dai primordi della sua esistenza, aiutato dall’esaltante voglia di sapere, riunita nella sapienza ancestrale, in un tempo che non sembra avere né limiti né barriere per nessuno. Cosa c’è di più strano, complesso e incomprensibile del pensiero dell’uomo; quella cosa priva di sostanza e forma, impercettibile ed imperscrutabile che si muove in quell’ammasso molliccio detto cervello, abbattendo ogni muro dell’etica e della morale, superando la religione, la società e il senso del peccato, senza regole né timori, senza antitesi perché senza giusto o sbagliato, senza paura dei giudizi. Può perdersi nel rosso di un tramonto di mezza estate, o nella forza delle onde, può meravigliarsi delle piccole cose e disprezzare ciò che le prevarica, può imprigionarsi nelle fatiche imposte o liberarsi in un menefreghismo senza priorità, può valutare le situazioni e tutto ciò che lo circonda senza paura di esso.Può perdersi nei meandri della psiche umana, senza schieramenti, senza idee che non possano essere cambiate e cancellate, senza falsi pregiudizi o ipocrisie, perché non esiste nulla all’infuori di esso. Eppure l’uomo sembra sempre più fregarsene di questo dono e cercare di sopprimerlo: prima togliendogli lo spazio ed il tempo per esistere nella velocità senza respiro del quotidiano, bloccandolo sotto le troppe attenzioni; poi annullandolo ed infine imprigionandolo in quei falsi pregiudizi, in quei finti schieramenti fatti di opinioni fasulle e prive di logica, che si preoccupano di delineare il giusto ed il sbagliato contorcendorsi nelle più assurde contraddizioni. Però l’uomo va oltre, ha bisogno di un’antitesi da smontare, da disprezzare e distruggere, perché di conseguenza la sua idea viene esaltata e considerata migliore; e se la crea in tutte quelle persone che la pensano diversamente, arrivando a temerle per la paura del diverso, di quel diverso che lui stesso si è creato. Nascono così gli schieramenti, o sei uno o sei l’altro, o di qua o di la, la via di mezzo è al bando, è mancanza di carattere. Per poi creare le grandi incomprensioni e discussioni che sfociano nella più irrazionale violenza fatta di guerre, che trascendono il rispetto e l’umanità e si circondano di falsi punti d’onore. Si arriva ad uccidere ciò che c’è di più simile a noi, un altro uomo, solo perché ha rinchiuso il suo pensiero in una prigione diversa dalla nostra…
Alberto is offline  
Vecchio 01-06-2002, 21.56.55   #2
Catharsis
 
Messaggi: n/a
L'uomo è ancora lontano da superare quei falsi concetti cristiani di MALE e di BENE. Solo così il suo pensiero sarà libero da catene,da trincee,da "o sei uno o sei l’altro, o di qua o di la".Solo così potrà raggiungere un bene oggettivo,comune.

Per quanto riguarda chi cerca di sopprimere il proprio pensiero è gente che ha fatto entrare il NULLA dentro di se! Il bello è che ciò è dovuto a questa società , ai potenti che hanno vantaggio nel non rendere la gente consapevole per poterla comandare meglio...Lo Stato,la Chiesa,i MassMedia..Tutti "predicano" l'ignoranza, la paura, la morte!!!
 
Vecchio 02-06-2002, 09.28.37   #3
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Condivido pienamente.

Il pensiero è come un ammasso di creta a cui può essere dato ogni forma. Il pensiero è la mano che plasma la forma, ma solo il mezzo che crea.
La creatività, il vero artefice che produce movimento e trasformazione credo sia l'essere spirituale che dimora nel nostro corpo. I pensieri in qualche modo sono visibili alla mente, ma sono la punta di un iceberg.

Io l'ho sperimentato nella mia vita.
Pensieri, idee, fantasie sembravano navigare liberamente nella mia mente. Poi ho scoperto che non era così. I pensieri appartengono alla mente cosciente ma vi è un'altra fonte che è l'inconscio che ci guida senza il consenso della coscienza ordinaria.

Una volta compreso questo la ricerca si fa molto più interessante.
Allora puoi comprendere come e perché fai certe cose invece di altre. Perché il mondo esterno riesce ad avere tanto potere su di te.
Divenendo consapevoli della non libertà del pensiero si può iniziare a liberarlo. E quando lo hai liberato anche di una sola catena ti accorgi che è molto diverso da quello di prima.

E' solo allora che ti accorgi della trave che era nel tuo occhio e sorridi davanti alla pagliuzza che ora vedi nell'occhio di tuo fratello.

Il pensiero è solo uno strumento, quando lo comprendi riesci anche a stare seduta facendolo riposare. Ed è allora che comincia il vero ascolto.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 13-06-2002, 00.21.56   #4
Attilio
 
Messaggi: n/a
La falsa logica del branco.

Quella che io chiamo la logica del branco penso sia uno dei peggiori distruttori del pensiero libero e creativo. Es. : lavoro in ufficio, una volta al mese si va a bere qualcosa con i colleghi dopo lavoro, la ritengo un'attività inutile in quanto non mi dà stimoli, si tratta di persone che non mi danno niente da punto di vista umano, se rifiuto facendo valere con i fatti la mia idea sono fuori dal branco e vengo emarginato: per cui accetto e passo una sera in cui il mio pensiero si annichilisce di fronte al non dialogo. Quante scelte sono fatte così? Quanta parte del mio tempo passa rinnegando il mio pensiero?
Mi ribello a queste situazioni e vengo tacciato di stupidità, è il prezzo che bisogna pagare al giorno d'oggi per fare valere il proprio pensiero nei fatti.

Misono spiegato? Ho centrato l'argomento? Si tratta di un esempio stupido (ed anche non reale perchè non ci sto male coi colleghi...) ma non avevo in mente niente di più "elevato" per esprimermi.

Ciao: Attilio.
 
Vecchio 13-06-2002, 00.31.45   #5
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
L'uomo è ancora lontano da superare quei falsi concetti cristiani di MALE e di BENE. Solo così il suo pensiero sarà libero da catene,da trincee,da "o sei uno o sei l’altro, o di qua o di la".Solo così potrà raggiungere un bene oggettivo,comune.


Cosa significa quello che hai scritto... lo potresti spiegare un pò meglio? SONO INTERESSATO


Ciao
visechi is offline  
Vecchio 13-06-2002, 00.33.34   #6
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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