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17-01-2005, 17.48.09 | #33 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: Re: Re: Re: Re: L'ateo morale o amorale?
Citazione:
Adesso ho capito quello che volevi dire e anche in questo mi trovi pienamente d'accordo. |
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17-01-2005, 18.43.24 | #36 | |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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Citazione:
la ragione è più affidabile dell'istinto. Per usare la ragione occorrono fondamenti e propositi... e comunque l'ostinto da solo non può bastare. Sarebbe sufficiente se vivessi allo stato brado di caccia e di raccolta, la cosa non sarebbe poi così male, ma al momento trovo difficile rinunciare ad alcune comodità.... |
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17-01-2005, 21.58.25 | #37 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: L'ateo morale o amorale?
Citazione:
Grazie comunque per il dialogo...... Ringrazio anche Fragola, per la sua risposta alla mia domanda. Ultima modifica di VanLag : 17-01-2005 alle ore 22.02.06. |
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18-01-2005, 10.15.55 | #38 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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ciao a tutti, rispondo a nonimportachi e allo stesso tempo a chi ha detto che è possibili essere atei e morali\etici, fondando l'etica ad esempio sul rispetto per la vita (o come nonimportachi, sul desiderio di far sopravvivere la specie).
Mi sono chiesto: cosè Dio? Dio in generale, non il Dio cristiano, musulmano eccetera. Non è forse un essere trascendente? intendendo "trascendente" come un qualcosa che oltrepassa la singolarità individuale, per collocarsi ad uno stadio di "estensione dell'essere" tale che nel suo essere comprende l'individuo, ma quest'ultimo non può che considerarsi una piccola parte di quell'essere tanto vasto, che tanto lo supera, che tanto lo trascende? e allora cos'è la "Vita", se non una forma di divinità? cos'è la "specie"? è possibile, al contrario, una morale\etica, non trascendente l'individuo? sono possibili etiche che trovano la loro causa nell'individuo stesso? o a caratterizzare l'etica\morale è proprio l'universalità dei suoi principi? ma l'uomo non è universale.. pure l'etica kantiana, eminemente fondata nella ragione dell'uomo singolo, trova la sua qualità etica nel riferimento alla ragione di tutti gli uomini, nella ragione universale. se è così, l'ateo in generale, non può essere morale. |
18-01-2005, 10.44.02 | #39 |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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Ciao rubin,
il tuo ragionamento non fa una grinza, ma parte da un presupposto (Dio) inaccettabile per un ateo... comunque la "sopravvivenza della specie" più che una "scelta" morale, la trovo un dato di fatto dettato dall'evoluzione che ci precede. La morale "comune", la trovo identificabile come "media" delle morali soggettive, ritengo altresì soggettivi anche il "bene" e il "male". Ciao |
18-01-2005, 11.27.48 | #40 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
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sillogismi...
Ciao, rubin...io non sono per nulla d'accordo e il ragionamento, per me, non fila assolutamente.
"e allora cos'è la "Vita", se non una forma di divinità?" Perché deve necessariamente essere una forma di divinità? Non può essere "vita" e basta? Nel corso della storia e delle scoperte scientifiche tante certezze in materia sono naufragate...ma il sillogismo che fai tu proprio non regge... "è possibile, al contrario, una morale\etica, non trascendente l'individuo? sono possibili etiche che trovano la loro causa nell'individuo stesso?" Sì... "o a caratterizzare l'etica\morale è proprio l'universalità dei suoi principi? ma l'uomo non è universale..pure l'etica kantiana, eminemente fondata nella ragione dell'uomo singolo, trova la sua qualità etica nel riferimento alla ragione di tutti gli uomini, nella ragione universale." Sì (direi, piuttosto, che c'è una "aspirazione all'universalità"...) "se è così, l'ateo in generale, non può essere morale" Mi sembra che anche quest'ultimo sillogismo sia un po' (permettimi il termine) "agile", "disinvolto", perché il riferimento ad una ragione universale (che trova la sua origine e il suo fondamento nell'uomo) non significa necessariamente riportarsi ad un ente trascendente.... Herzog |