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29-12-2004, 13.14.50 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: teoria del mal di testa
Citazione:
Non vorrei romperti le uova nel paniere... ma vorrei porti una domanda... non è che la risposta alla domanda che hai fatto, riferita direttamente al mal di testa, ha una spiegazione clinica piuttosto che filosofica? |
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29-12-2004, 13.28.57 | #8 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Re: Re: teoria del mal di testa
Citazione:
Una risposta analitica (psicoanalitica) ti andrebbe bene? (So che la domanda non era rivolta a me.. comunque desideravo ugualmente dire questo..) I mali sono una risposta 'fisica' del nostro corpo.. La 'spiegazione' risiede -a mio, e non solo, avviso- nella motivazione scatenante.. Certo non siamo 'Dio'.. a poter dirigere con perfezione la sinfonia.. per quanto.. volendo.. Mah... Gyta |
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29-12-2004, 13.30.24 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Risposte
Per Herzog: hai solo dimenticato una negazione, ecco perchè il ragionamento non ti torna!
Per gyta: ti dò ragione, sotto il profilo ...psicologico. In effetti, così facendo, tu ottieni di disporti in una condizione non molto dissimile da quela in cui si viene indotti utilizzando tecniche di biofeedback. Queste metodologie, è noto, funzionano: possono lenire praticamente ogni disturbo psicosomatico. Questo stesso risultato può essere prodotto anche con tecniche ipnotiche superficiali, oppure con la meditazione yoga. Dal punto di vista filosofico, però, occorre una piccola correzione. Nella filosofia scolastica, la quale rappresenta la matrice concettuale di tutto il pensiero filosofico moderno, si distingue tra "sensazione", "percezione" ed "appercezione". Anche la neurofisiologia e la neuropsicologia continuano a fare riferimento a questa terminologia, poichè essa è estremamente accurata e riproducibile in tutte le lingue occidentali (le quali condividono il pabulum culturale in cui si sono sviluppate). Allora: la "sensazione" non è che l'interazione diretta ed immediata del mondo fisico con qualcuno dei nostri organi di senso. Non presuppone alcun processo di coscienza ed è propria di tutto il mondo "vivente", distinguendolo da quello inanimato. Le sensazioni possono essere semplici oppure complesse: un lampo di luce è una s. semplice, un pugno nell'occhio (lampo di luce, dolore e pressione) è una s. complessa. La percezione è la concomitanza di una o molte s. (semplici e/o complesse) con uno stato di coscienza. Quest'ultimo, a differenza di come il freudismo ci ha abituati a pensare, può presentare un'infinita sfumatura di gradi (natura non facit saltus), ed, in ogni caso, si accompagna al possibile (in potenza, cioè non necessariamente in atto) accesso alla "Fantasia". La fantasia è la facoltà di "rappresentare" qualche cosa, ossia il dare forma di contenuto mentale alla percezione: per esempio traducendo il lampo di luce in un'immagine mentale luminosa. L'appercezione non è che una percezione rappresentata dalla fantasia attraverso il più alto grado degli stati di coscienza: cioè l'autoconsapevolezza, il che significa "integrazione all'Io" ed al pensiero. Risultato: se vi è autoconsapevolezza e rappresentazione, allora vi è pensiero, con o senza sensazioni. Se vi sono sensazioni rappresentate coscientemente, allora vi è pensiero, anche senza autocoscienza. E' questa la separazione, infatti, tra il pensiero c.d. "astratto" (il primo) e quello c.d. "concreto" (il secondo). In pratica, il tuo procedimento non esclude affatto il pensiero, semplicemente lo dissocia in piani di coscienza diversi. |
29-12-2004, 14.14.11 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: Re: Re: teoria del mal di testa
Citazione:
Proprio così. Del resto Leibnicht ha dato una spiegazione molto chiara... non si tratta di esclusione del pensiero, ma di una dissociazione su piani di coscienza diversi. In senso specifico, il mal di testa più frequente, dal quale è affetto la quasi totalità delle persone (considerando tutto l'arco della vita) è rappresentato dalla "cefalea muscolotensiva" che origina da una eccessiva tensione dei muscoli del viso e del collo. Stress, paure, traumi o tensioni emotive, oltre che gli squilibri strutturali, sono le principali cause. Quindi chi soffre di questo tipo di mal di testa, in situazioni di stress emotivo, tensione... subisce un'esacerbazione dello stesso. Quello che noi chiamiamo "il non pensare" e che aiuta nella risoluzione o nella riduzione, in questo caso, del dolore, in realtà è "il pensare" al dolore in modo diverso, distogliere l'attenzione dal sintomo specifico "dolore" concentrandosi su altro. Vengono utilizzate tecniche mentali (ipnosi, meditazione, pensiero positivo..), tecniche fisiche (rilassamento muscolare, kinesiterapia, controllo del respiro..). Questo dimostra che in realtà non viene escluso il pensiero, ma viene, per così dire, veicolato... il pensiero c'è sempre, in ogni caso! |
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