ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
18-10-2004, 14.09.36 | #34 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
|
Un'analisi completa delle intuizioni
deve, però, mettere in conto il fatto che, esse, nella stragrande maggioranza dei casi sono "sbagliate" a tutti gli effetti pratici.
Raramente, tuttavia, la storia ci trasmette tracce delle intuizioni scorrette, poichè esse vengono quasi subito dimenticate. Alcuni esempi straordinari sono, comunque, noti. Il più celebre, probabilmente, si deve a Cartesio ed è costituito dalla teoria dei vortici eterei, mediante la quale egli dava conto della "natura" delle forze gravitazionali. La geniale intuizione di Cartesio è tutt'oggi nota e citata, perchè ebbe l'effetto di ritardare di quasi mezzo secolo la ricerca fisica in Francia, poichè l'establishment culturale francese (rigidamente cartesiano) del tempo respinse a lungo le "nuove" idee di Hook e Newton al proposito. L'intuizione viene di regola interpretata in termini di "pensiero divergente", quindi strettamente imparentata con i processi creativi. Come tutti i processi creativi esse hanno più successo, quindi, nell'ambito dell'espressione artistica che non in quelli delle scienze e della filosofia. Tradizionalmente, in filosofia, si distinguono due generi di intuizioni (dal verbo intuo, intuire= vedere limpidamente): quelle sensibili e quelle intellettuali. Quelle intellettuali coincidono con il processo creativo idealistico ed assumono la potenzialità di "dare corpo" ad una realtà inaccessibile ai sensi: Kant le ritenne inattingibili da un ente razionale finito, qual è l'uomo. La loro effettiva sussistenza è garantita soltanto dal credito di un illimitato potere della ragione cosciente, ossia da una "mente" non delimitata dalle determinazioni dell'essere. In pratica, questa possibilità, negata da Kant e da tutta la filosofia moderna, è ammessa solo per un ente razionale infinito, per la cui esistenza si richiede, tuttavia, una garanzia metafisica che si autosostenga. Le intuizioni sensibili, invece, non sono assolutamente creative, ma mettono in gioco operazioni complesse di manipolazione di enti immediati della coscienza, componendoli, semplicemente, in relazioni "nuove" ed "impreviste". L'intuizione è, quindi, direttamente espressa nella "rappresentazione" cosciente, mentre il pensiero simbolico permane astratto. |
18-10-2004, 22.30.58 | #35 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
|
X Iris_1
Ciao Iris, era un pò che non ti leggevo e questo mi dispiaceva un poco. Con riferimento al tuo post di pag. 4, mi dispiace sapere che ti eri alzata con la luna storta; per altro, ti garantisco che l'interpretazioni che tu dai delle mie risposte, perlomeno non corrispondono alle mie intenzioni. Ovvero, non mi sembra che io voglia far coincidere, per forza, le opinioni degli altri con le mie, ho valutato, secondo il mio metro di interpretazione, quello da te riportato, ritenendo la tua opinione un associazione d'idee e non un intuizione, come comunemente viene interpretata. Anche la mia espeienza mi porta ad interpretare una intuizione in un'altro modo; altro modo che ho spiegato nei vari post. Addirittura ho invitato tutti a riportare una intuizione vissuta in prima persona, proprio per confrontarci su quello che intendiamo per "intuizione". Ecco: questo sarebbe utile per tutti; poiché una volta stabilito ed accettato cosa sia esattamente, potremmo continuare il discorso in modo più proficuo. Fatta questa doverosa precisazione (ti stimo molto e apprezzo i tuoi interventi, anche se qualche volta mi trovano in disaccordo), debbo confessarti una sensazione che mi si presenta spesso nei tuoi confronti; ovvero: mi sembra che tu ti perda qualche dialogo di questo forum, e quando intervieni non fai la sommatoria di quello detto. Se sbaglio avvisami, ma dalle tue risposte ho avuto questa sensazione. Un caro saluto pieno di simpatia. Giancarlo. |
18-10-2004, 22.52.44 | #37 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
|
X Agora
riferimento di pag. 4. --------------------------- Ciao Agora. Seguendo tutto l'itinerario sul tema e confrontando i tuoi interessanti argomenti, Il tuo ultimo post si presta ad essere interpretato come un signorile e distaccato addio, con una leggera punta di sarcasmo. Se sbaglio correggimi, perché vorrei tanto che mi sbagliassi. Un caro saluto pieno di stima. Giancarlo. |
20-10-2004, 09.37.35 | #39 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
|
* * *
X Giancarlo.
Allora ti correggo subito, Giancarlo. Veramente non ho più altro da aggiungere al momento, non saprei cosa dire. In quanto al sarcasmo, poi, non mi pare di averlo mai usato in questi post e non vedo perchè dovrei farlo adesso. Forse esprimendomi in un certo modo posso averti dato questa sensazione, ma ti assicuro che non è così. Ogni tanto ho bisogno di staccare per riprendere il discorso con qualche nuova idea, con qualche riflessione in più. Non è un addio, o perlomeno non si sa, dipende da quello che ho da dire. Ci sono momenti in cui si deve solo ascoltare. Lo sto facendo. Con simpatia. Agorà. |
21-10-2004, 21.11.07 | #40 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
|
X Agora.
riferimento --------------------------------------------------------- "Bene, a questo punto non mi resta che sperare che chi ha delle profonde intuizioni costruttive, utili, possa essere una valida guida per il resto dell'umanità, a livello filosofico. scientifico, più in generale educativo." ------------------------------------------------------------ Caro Agora, quello sopra riportato mi era sembrato un pò eccessivo, soprattutto il fatto che un partecipante del forum potesse avere delle intuizioni tali, da diventare una valida guida per il resto dell'umanità, per questo ho parlato di velato sarcasmo. In ogni modo, dopo la tua precisazione ti faccio le mie scuse e speriamo di risentirci al più presto....Con altre intuizioni. Un ciao da Giancarlo. |