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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
13-11-2004, 13.48.18 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Tutto giusto, amico mio, ma...
Il punto critico, per il quale ho proposto questa discussione nel forum di filosofia, riguarda il valore assiomatico del principio che tu esponi.
In effetti, elevare al quadrato significa semplicemente moltiplicare una quantità per se stessa. E' proprio per questo che ho proceduto, nello sviluppo di cui sopra, all'inutile passaggio di moltiplicare i due termini per un numero qualsiasi (nella fattispecie, il 2). E' facilmente verificabile, infatti, che non si presentano contraddizioni di sorta operando la moltiplicazione per qualsiasi entità, tranne che per la quantità stessa implicata nell'equazione. Ora, infatti, procediamo oltre e "riveliamo" un'altra antinomia. Torniamo alla nostra equazione: x=0. Consideriamo la seguente identità: a=a. Per essa, a- a=0. Dunque : x=a - a e, quindi, x+a=a. Tutto ciò è vero per un "a" qualsiasi, cioè è implicito nello sviluppo del ragionamento logico matematico che ad "a" deve poter essere qualsiasi valore, in ogni caso. Allora poniamo, ancora, x+a-1=a-1. Ora diremo che (x+a-1)(x+a-1)=(a-1)(x+a-1)=(a-1)(a-1). Sviluppando, avremo che: x^2+2ax-2x+(a-1)(a-1)=(a-1)(a-1) da cui, eliminando i termini uguali, e raccogliendo x(x+2a-2)=0. Pertanto: x=0 (già noto) e x=2-2a. (1) Ma, poichè è noto dalle premesse che x=a-a, sostituendo, e risolvendo, avremo che a=1. D'altra parte, poichè, sviluppando la premessa, risulta che a=x+a, sostituendo questo dato alla (1), ne viene che x=2-2x-2a, da cui: x=(2-2a)/3. Poichè, tuttavia, noi sappiamo che lo sviluppo di questa equazione, come visto nel caso precedente, deve condurre ad un preciso e definito valore di x, ossia x=1, dovremo dire che: (2-2a)/3=1 da cui a=-1/2 Il che comporta una doppia contraddizione, ossia quella per cui "a" possiede due valori del tutto diversi e soprattutto che la premessa ("a" deve poter assumere qualsiasi valore) risulta contraddetta dalla conseguenza ("a" può assumere due soli valori, peraltro incompatibili tra loro). Cosa ne pensate? |
13-11-2004, 15.01.47 | #5 | |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Citazione:
Ma non eri partito da x = 0 ? Con x = 0 risulta anche in questo caso a =1 Dove non ho afferrato? La premessa era x = 0 si o no? Se vuoi la soluzione x = 1 dovresti per forza mettere la a= 1 e torni alla stessa equazione di secondo grado con 2 soluzioni x1= 0 e x2 = 1, altrimenti avresti un’altra equazione di secondo grado. Perché dici “questo preciso e definitivo valore di x = 1”? Mi fai girare la testa…. Sai che penso? Meglio non pensare Ciao edali |
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