Citazione:
Messaggio originale inviato da Maurizia
Perché continuare a dividere il mondo tra coloro la cui casa è il mondo e quelli che rivendicano valori come razza, etnia, ecc. ?
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Da ragazzo sentivo una fortissima attrazione per i pastori che vivono nelle malghe sulle montagne, per dirti quanto mi senta cittadino del mondo ed anche io avrei preferito il mio paesello ad una Milano dove ormai vedi più extracomunitari che italiani, ma purtroppo questo mondo globalizzato è successo ed il problema diventa: - come fronteggiamo questa invasione di persone e culture così diverse? –
Non credo proprio che l’orgoglio razziale e l’identificazione in specificità etniche possa aiutare questo nuovo mondo, ma anzi può solo inasprire le diversità ed i conflitti e credo che occorra uno sforzo da parte di tutti per trovare le strade di un’integrazione equilibrata tra culture così diverse. Se non si ha paura e non si cade preda di pregiudizi piccolo borghesi, “diverso” è sinonimo di crescita e di scoperta. L’extracomunitario, oltre essere un “operatore” a cui far fare qualche lavoro che noi non vogliamo più fare, può essere anche un messaggero di sapori e di odori diversi dai nostri. Il che non vuole dire che noi dobbiamo rinunciare ai nostri valori ma che possiamo conoscerne altri, per poi magari riscegliere i nostri.
Sulla paura di perdere la tua identità individuale puoi stare tranquilla – siamo in sei miliardi (circa) di esseri umani e non ne esiste uno uguale ad un altro – Ogni essere è unico ed irripetibile, perché la natura, che è l’architetto della vita, crea solo unicità.