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02-10-2004, 10.30.00 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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x Brucus
hai perfettamente ragione in tutto. E' esattamente così. Ma ciò non toglie che dobbiamo vivere togliendoci maschera dopo maschera sino a rimanere quel nulla. Il nulla in realtà è tutto. E' come la gocciolina d'acqua marina che dopo essere stata nuvola, cade in pioggia, poi si mescola alla terra e diventa fango, poi entra in un bicchiere, poi in uno cento mille corpi e poi ritorna al suo oceano. E' facile, almeno sembra, rimanere sempre con la stessa maschera che in realtà cambia anche senza il nostro consenso perché sono gli altri a modellarla con il nostro aiuto. Ma quando diventi consapevole delle maschere e inizi, prima con difficoltà, dolore e paura, a cercare di staccarla, essendo diventata quasi un tuttuno con l'essere che l'indossa, le altre sarà sempre più facile, o quasi, riconoscerle e abbandonarle. Ciao Mary |
02-10-2004, 10.53.06 | #34 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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attore, spettatore e..Regista
...abbandonarle e trovare quel vuoto! ed è un momento molto importante di iniziale grande squilibrio...
Si tratta poi d'imparare a vivere nel vuoto, in fiducia dello stesso e per farlo è necessario servirsi delle maschere..perchè il Nulla è ..inesistente in questa terra, c'è bisogno d'indossare quelle maschere per farci danzare in questa vita. Si tratterà di indossare i ruoli di sempre o che il Divino vorrà senza l'identificazione degli stessi..senza meccanicità, perchè da quel Nulla che Tutto abbraccia, in assenza di sforzo (non essendoci più un Io a comando) partirà la Nuova vita...immersa nell'ordinarietà si sempre Ultima modifica di atisha : 02-10-2004 alle ore 10.55.28. |
02-10-2004, 11.56.14 | #35 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Non c'è nessuna maschera da togliere
Non c'è nessuna maschera da togliere.
Perchè chi vorrebbe togliere le maschere è un'altra maschera, come dice, a mio parere giustamente, Brucus...perchè così sarebbe un meccanismo a ritroso infinito, sempre più sottile, nascosto e invisibile, ma sempre di maschera si tratterebbe. L'ego (il padrone delle maschere e maschera stessa,) non può fare questa operazione, essendo parte in causa. Si tratta, invece, solo di Vederle ed Accettarle con la Consapevolezza-dimensione immascherabile- per quello che sono...semplici forme per rappresentarsi nel Divino teatro illusorio e vero del mondo, ma senza identificazioni... liberi di giocarci insomma...attori...spettatori. ..e registi, come dice Atisha. Allora sì, che si è nel mondo ma non del mondo. |
03-10-2004, 09.59.16 | #36 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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La mia personale esperienza, purtroppo, mi ha portato a vedere, toccare, riconoscere delle maschere che mi ero ritrovata ad aver messo per proteggermi dal mondo pericoloso in cui siamo immersi.
Fino a quando non ne sei consapevole puoi agire e pensare in funzione di quella maschera e non come la parte più vera che è dentro di te. L'ho sperimentato sulla mia pelle. Se vi sia una serie infinita di maschere, questo non posso dirlo. Posso solo testimoniare che liberandosi di quelle dure e grossolane la vita può essere vissuta in modo diverso. Ogni giorno io sono alla ricerca della nudità, della verità. Non mi illudo di raggiungere niente. Non voglio raggiungere niente, sto solo facendo un cammino. La maschera impedisce il riconoscimento di chi sta dietro. E qualche volta è necessario. A me è stata indispensabile, ma quando non è servita più ho lavorato per toglierla. Senza la consapevolezza della maschera si può crede di agire per se stessi e non in funzione di essa. Ciao Mary |
03-10-2004, 21.57.17 | #37 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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I TRE ASSIOMI DEL VEDANTA.
Salve,
rispondo con un esempio perchè il discorso qui è lunghissimo. La dottrina Indù dell'Advaita Vedanta considera la persona umana con tre aforismi: Tat tvam asi: tu sei Quello(L'Infinito-Brahman-Dio) Ayam atma Brahman:la mia anima è Brahman. e infine: Prajnanam Brahman:l'Intelligenza è Brahman. Per capire chi è Brahman si fa un esempio classico: io sono un'onda dell'oceano e l'onda è fatta di acqua,ma anche l'oceano è fatto di acqua e pertanto io-onda non sono diverso dall'oceano.In termini cristiani:io e Dio (Brahman-oceano)siamo uno. Inoltre l'Advaita sa(non "crede")che esiste una sola anima in tutto l'universo(Brahman)e la mia anima è parte dell'anima universale. Ultimo punto:la mia intelligenza è parte dell'Intelligenza universale(Prajna-Brahman)e pertanto io e Brahman siamo uno anche come conoscenza-intelligenza. Tat tvam asi. (Tu sei Dio) Kantaishi |
03-10-2004, 22.11.25 | #38 |
Utente bannato
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Messaggi: 1,885
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Advaita vedanta 2.
Sono sempre io e faccio un altro esempio:
come mai io non capisco di essere l'Assoluto,di essere Dio? Io sono acqua in un bicchiere sott'acqua e non capisco di essere acqua perchè ho attorno a me il bicchiere e pertanto io credo di essere il bicchiere e sono pieno di paura che il bicchiere si spezzi(morte). Ma un bel giorno arrivò da me una sirena che,con il martello spezzò il bicchiere e mi disse: "Sei convinto ora? Il bicchiere è rotto ma tu sei morto? O sei più vivo di prima?" "Ma io non capivo di essere acqua-risposi io-non capivo proprio!" "Perchè tu hai sempre guardato fuori di te stesso-rispose la sirena-se tu avessi guardato dentro di te,nella tua interiorità,avresti capito che l'acqua fuori dal bicchiere,l'acqua dell'oceano e l'acqua dentro il bicchiere è la stessa acqua." Così divenni immortale,divenni Oceanico. Kantaishi l'immortale. . PS:Se la storia vi piace, dite che è una storia di Narayan Kevalin. Grazie. |
03-10-2004, 22.19.47 | #39 | |
al di là della Porta
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Messaggi: 0
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Re: Advaita vedanta 2.
Citazione:
Si è molto bella di chiunque sia |
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04-10-2004, 00.55.38 | #40 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Re: Advaita vedanta 2.
Citazione:
Caro Kantaishi, non posso che apprezzare questi due interventi riguardanti un'accenno a quella grandissima filosofia spirituale perenne che è l' Advaita Vedanta. Le vette di Sapienza che incorporano questi metafisici insegnamenti, sono oltre la religione comunemente intesa: nel senso che la trascendono per l'altezza intuitiva che esprimono...e sono l'essenza della Coscienza... e, a mio parere, sono difficilmente superabili. Ma la vera Comprensione degli stessi può avvenire soltanto attraverso la "Realizzazione" esistenziale della non dualità che insegnano, e non come mera speculazione intellettuale, astratta, mentale. Grazie di averne proposto un minimo assaggio. |
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