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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 24-09-2004, 01.51.46   #11
epicurus
Moderatore
 
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Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
x neman: quella che hai fatto tu è una confusione molto distribuita: non ho detto che bisogna escludere dalle nostre analisi l'emotività, l'estetica e via dicendo (queste vanno prese come dati di fatto da studiare). Ho solo detto che non utilizzo queste come metodi decisionali.

x mirror: vorrei sapere se quelle citazioni non parlano dell'annullamente dell'io.


ciao a neman e mirror
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Vecchio 24-09-2004, 05.22.48   #12
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
X Epicurus

Ah, allora si trattava di decisioni che porterebbero' a soddisfazioni. Dillo subito. Ma come ho gia detto, le vie sono conclusioni e non decisioni. Rifiutare qualcosa per l'incompattibilita' teorica? Rispetto a quale pratica, scusa? Se allo Zen attribuiscono anche l'arte della manutenzione delle biciclette...meglio dire: e' Zen anche tale pratica. Ti inpunti troppo sul sentirti dire "lasciar morire l'ego" o "trascendere la mente". Sara' che la tua sensibilita' e (paure) si trovano in quel punto per far scattare la reazione del rifiuto. Non fiuti "soddisfazione" per l' insufficiente preparazione dei vari "asiatici" e incomunicabilita' delle vie e metodi universali ( non solo asiatiche) a parole-pensiero. Cmq dai, simpatico il dire confusione distribuita. Ciao Epicurus

Ps Ti ho gia detto che dubbitare dell'evidenza non e' mio passatempo preferito? Ci convivo semplicemente. Hehe , Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 24-09-2004, 08.50.57   #13
La_viandante
stella danzante
 
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
sono una ex atea agnostia, ora da qlk mese mi avvicino appena allo studio a 360 gradi d tt le religioni quindi ancora nn so nulla nemmeno d quelle asiatike o ben poco quindi nn entro nel merito della discussione ma

..... mi sembra ke manki qlksa, come e' solito fare epicurus nn si dovrebbe partire da una definizione del concetto d io?

perke' cancellare l'io poi sarebbe una csoa diversa da persona a persona

ad es. per me l'io e' l'insieme d connessioni sinaptike ke c permette d avere la percezione d noi stessi

non conoscenza ma coscienza parziale, quindi nn sara' mai possibile con nessuna meditazioen d nessun tipo annullare queste scarike kimico-elettrike per comprenedere appieno qlsiasi forma d spiritualita' ma sara' sempre e cmq una percezione

diversa ma sempre percezione magari del silenzio interiore

o meglio di attivita' neurali ke nn raggiungono la coscienza
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Vecchio 24-09-2004, 10.27.35   #14
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
x Epicurus

Ciao Epicurus,
quelle citazioni a cui ti riferisci, estrapolate però da un intero discorso, non alludono ad un annullamento dell'io, ma bensì ad una demistificazione del senso dell'io, ad un riconscimento di una sua funzione relativa e periferica, ma anche un superamento dello stesso,ad una scoperta di uno stato superiore dell' Essere, ad un trascendere lo stesso io, avendo Consapevolezza che la nostra natura più profonda ed Essenziale non si colloca a quel livello di conoscenza di di sè, ma ben oltre.
Lo sò che rispetto a questa nuova Visione, per chi non ha avuto esperienze interiori di questo genere, queste affermazioni possono sembrare illusorie, irrazionali e inaccettabili, ma in questo non posso farci niente, oltre che dire: "prova e Vedrai".
L'identificazione con il senso dell'io a cui tanto tieni, come quasi tutti del resto, crea una sorta di velo nella percezione diretta del Reale, che ora non puoi comprendere, essendo così identificato con il prodotto della tua mente, cioè la memoria (l'io),
E' proprio questo il problema che aiutano a superare e risolvere questi insegnamenti, e non l'annullamento dell'io, peraltro impossibile e mai proposto da queste filosofie non dualistiche.
Il picco degli insegnamenti a cui mi riferisco portano sì ad un " morire a sè stessi", ma in senso metafisico, spirituale, e non di certo fisico materiale, per "rinascere" a Nuova Vita, ad una nuova e più appagante esistenza, in tutti i sensi, a vedere e comprendere il senso della sofferenza umana, ad una comprensione più alta della vita e, come conseguenza questo andare oltre le paure e desideri porta beneficio sicuramente a te, e indirettamente anche agli altri, al mondo.
Dio sa quando ce ne sia bisogno, in questo oceano d'oscurità egoica e egoistica.

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Vecchio 24-09-2004, 10.35.14   #15
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Re: Re: Re: Spiritualia` Asiatica e la Persona

Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
non so a quali religioni-filosofie mi riferisco (cioe` non so il nome) ma so che spesso nel forum si sente parlare di accantonare la persona (l'Io).

Lo so che l'annullamento mentale non e` l'annullamente fisico: posso annullarmi (mentalmente) anche se sono vivo (fisicamente), dicevo "perche` non uccidersi?" perche` se miri all'annullamente della tua personalita`, allora tanto vale morire.



ciao...
parto dal discorso dell'annullamento dell'Io...
Prendendo tutto alla lettera MAI dico MAI si giungerà da nessuna parte..al massimo si potranno sviluppare concetti parziali ..elucubrazioni varie della mente..soddisfazioni momentanee.
Un po' di INTUIZIONE perchè non la si mette mai in tale "materia"??
sai perchè? perchè non mettendola si DISFA a chiare lettere ciò che NON si vuole comprendere.. questo è sempre l'EGO o IO..cioè quella personalità che ci COMANDA ..che andrebbe ANNULLATA..ossia COMPRESA e quando la si comprende..si comprende anche la falsità della stessa e la si TRASCENDE..Cosa vuol essere Trascendere la stessa?
Riconoscerla e NON servirsene se non serve..in quanto ci NEGAVA una visuale più ampia di NOI e del MONDO FENOMENICO...
Noi siamo IDENTIFICATI in quella Personalità...ego..Io o come vuoi chiamarlo...ci crediamo la personalità e ciò che essa racchiude.

Va sperimentato il tutto con serietà e FIDUCIA di ciò che altri prima di noi hanno fatto...tutto questo se avviene, ma se non avviene, anzichè trarne sempre stupidissime diatribe..meglio cambiare rotta e trovare la "realizzazione" di se stessi o del proprio destino in modo meno (apparentemente) doloroso..
Il mondano è pieno di Offerte.

"la vita è un anelito..il suo compito è tendere alla perfezione, che è la realizzzazione di Sé.
L'ideale non deve essere abbassato per via delle nostre debolezze o imperfezioni (ego).
Sono tristemente cosciente delle une e delle altre in me.
La preghiera silenziosa sale ogni giorno alla Verità, perchè mi aiuti a rimuovere queste mie debolezze e imperfezioni" (Gandhi)

..parole di un qualsiasi asiatico...da meditare.
un caro saluto



Comunque tutto è ciò che E'...sempre Suo volere..
atisha is offline  
Vecchio 24-09-2004, 11.17.46   #16
Kannon
Utente bannato
 
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
Che cosa ne pensi, Bahiya: è l'occhio permanente o impermanente?
Impermanente, signore.
E ciò che è impermanente è causa di sofferenza o di felicità?
Di sofferenza, signore.
Ora, ti sembra giusto considerare ciò che è impermanente, causa di sofferenza e per natura mutevole, come "mio", "io"," me stesso"?
Certamente no, signore.


(Buddha)


Ogni cosa che ha la natura del sorgere ha anche la natura del cessare.

Ogni cosa esistente è impermanente.

Sforzatevi diligentemente.


(Buddha)


Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 24-09-2004, 19.52.50   #17
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
x epicurus

parlare è bello, discutere ancora di più ma nella mia visione della vita quel che conta è l'esperienza. Occorre scendere in campo non solo studiarne il percorso.

Si può parlare dell'ego e leggere trattati su trattati ma se non impari a riconoscerlo non servono a nulla.
Più che annullare l'ego io credo sia più giusto prima riconoscerlo.

Esempio: sto facendo un ottimo lavoro e percepisco il mio ego che si gonfia di orgoglio e dice: sono più bravo di tutti. Ammiratemi sono davvero il più bravo.
E se trovi qualcuno che ti dice, veramente, bravo allora l'ego diventa un pavone che fa la ruota.
Riconoscendolo puoi sorridere e renderti conto che non c'è niente di straordinario in quel che stai facendo: è tuo dovere, o è soltanto il frutto del tuo lavoro. Ma non sei nè meglio nè peggio degli altri.

La chiesa ha distorto parecchio gli inegnamenti di Gesù per questo è difficile vedere nelle Sue parole. Gli insegnamenti orientali sono riusciti a conservare gran parte di quelle verità fontamentali che ci sono necessarie per andare avanti nel nostro cammino.

Nessun insegnamento può essere preso alla lettera e seguito come verità indiscutibile. Ciascuno dovrebbe utilizzare gli strumenti che si adattano alle sue capacità e intenzioni.

Una mappa con tante indicazioni è molto utile ma quando iniziamo il viaggio dobbiamo scegliere volta per volta il percorso e percorrerlo con i nostri piedi, chissà forse potremmo scoprire cose che sulla mappa non sono indicate, o almeno non nella nostra.

Ciao
Mary
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Vecchio 24-09-2004, 20.03.00   #18
epicurus
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apprezzo molto tutti gli interventi e, approfittando della vostra disponibilità, vorrei chiedervi se quello che dico, adoperando una riforma linguistica nel vostro campo, sia uguale a quello che dite voi.

Bene, allora inizio...

Noi adoperiamo varie maschere, che sono più o meno delle eticchette che la società ci impone più o meno direttamente.
Dovremo cercare di abbandonare tali maschere e vivere in modo più naturale, dove 'naturale' sta per 'senza competizione e egoismi vari', curando l'essere, più che l'avere (in termini di Fromm).
"Si più sicero con te stesso e meno attaccato alle frivolezze della vita.".


E' questo che voi dite (ovviamente nel vostro linguaggio), o ho capito male di nuovo?

epicurus is offline  
Vecchio 25-09-2004, 10.14.18   #19
Mirror
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Messaggio originale inviato da epicurus
Noi adoperiamo varie maschere, che sono più o meno delle eticchette che la società ci impone più o meno direttamente.
Dovremo cercare di abbandonare tali maschere e vivere in modo più naturale, dove 'naturale' sta per 'senza competizione e egoismi vari', curando l'essere, più che l'avere (in termini di Fromm).
"Si più sicero con te stesso e meno attaccato alle frivolezze della vita.".


E' questo che voi dite (ovviamente nel vostro linguaggio), o ho capito male di nuovo?


Ciao Epicurus,
già va meglio... .
Ti devo confessare che ho molto amato Erich Fromm...è stato un punto importante per l'inizio della mia ricerca. Mi ha aperto a nuove visioni dell'Essere.

Mirror is offline  
Vecchio 25-09-2004, 10.42.08   #20
epicurus
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Messaggio originale inviato da La_viandante
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..... mi sembra ke manki qlksa, come e' solito fare epicurus nn si dovrebbe partire da una definizione del concetto d io?

perke' cancellare l'io poi sarebbe una csoa diversa da persona a persona

ad es. per me l'io e' l'insieme d connessioni sinaptike ke c permette d avere la percezione d noi stessi

non conoscenza ma coscienza parziale, quindi nn sara' mai possibile con nessuna meditazioen d nessun tipo annullare queste scarike kimico-elettrike per comprenedere appieno qlsiasi forma d spiritualita' ma sara' sempre e cmq una percezione

diversa ma sempre percezione magari del silenzio interiore

o meglio di attivita' neurali ke nn raggiungono la coscienza

ciao viandante, la tua richiesta della definizione dell'Io, prima ancora di iniziare, è ineccepibile. (comunque grazie per l'elogio indiretto )

come vedi ho cercato di portare la questione su il linguaggio comune. E' ovvio che per come tu hai definito l'Io esso sia impossibile da 'superare'.

La traduzione di 'io' in linguaggio comune 'maschera' (che ricorda tanto Pirandello) mi sembra che sia stata accettata di buon grado (almeno da Mirror, che qui approfitto per ringraziare la sua apertura al dialogo ).



P.S. viandante, apprezzo molto questo tu metodo (chiarire i termini utilizzati) preliminare: esso ti porterà lontano, perchè sono convinto che moltissimi problemi filosofici siano problemi prima di tutto linguistici.

Ultima modifica di epicurus : 25-09-2004 alle ore 10.44.21.
epicurus is offline  

 



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