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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
27-09-2004, 10.12.03 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Caro Giancarlo,
vorrei riprendere quanto da te affermato per porre un quesito: <Il maggior sviluppo della massa celebrale dell'uomo si è raggiunto al tempo degli uomini delle caverne, dopo di che è andata continuamente diminuendo, si presume, a causa delle diminuite difficoltà che l'uomo deve affrontare, per risolvere i problemi in prima persona.> Forse vuoi sottintendere che la massa cerebrale, la grandezza del cervello, è direttamente proporzionale alle difficoltà che bisogna affrontare. Questo può essere vero. Tuttavia, trattando del problema dell'intelligenza, in un’altra sezione del Forum, a un certo punto si è anche pensato di fare un parallelo tra l'intelligenza umana e quella artificiale (parallelo che non è stato sviluppato ulteriormente da chi l'ha proposto). Comunque, ciò che ora mi veniva in mente è che quello che un tempo aveva bisogno di grandi quantità di memoria artificiale per essere immagazzinato ed elaborato, oggi può stare comodamente in un microchip e, sempre mantenendo il parallelo, è probabile che il cervello umano si sia sviluppato organizzandosi in modo tale da richiedere sempre meno spazio pur mantenendo certe capacità. Quanto affermo è naturalmente solo un’ipotesi, non essendo competente in materia di I.A. Per il resto, caro Zigul, credo che quello di cui tu parli (guerre, rapimenti ecc.) ne è piena la storia; la differenza secondo me risiede nel fatto che oggi le notizie viaggiano più velocemente, al punto da diventare “martellanti” come tu affermi. Pochi riescono a uscire dalla caverna, e solo chi ne esce può rientrarvi per avvertire gli altri che ciò che stanno guardando è solo un’illusione. Ci hanno provato Buddha, Gesù e altri; evidentemente per noi non è ancora arrivato il momento di uscire. Gli occhi si sono abituati alla penombra e la subitanea luce della verità potrebbe essere al momento insopportabile. Ciao a tutti. Agorà. |
27-09-2004, 12.37.14 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 19-09-2004
Messaggi: 19
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la teoria della caverna.
Miei cari filosofi,
vi siete mai posti il quesito, se ancora e sopratutto oggi noi uomini sapiens non viviamo ancora dentro la caverna? Noi siamo quasi sempre seduti davanti una televisione che si può paragonare al muro della caverna, e cosa facciamo? Guardiamo tutto quello che altri vogliono farci vedere e, diamo per scontato che è molto vicino alla verità, ma come facciamo ad avere la prova provata, che ciò che vediamo sia pura verità? L'uomo della caverna almeno era stupito ed adorava quelle ombre, noi guardiamo, diamo quasi per scontato che è vero e cosa più tragica diffondiamo il verbo della presunta verità e alla fine anzicchè adorare andiamo a votare questo o quello secondo ciò che più artatamente ci ha colpito, ben inteso non parlo di votazioni di questo o di quel partito, non parlo di Italia o Europa o America, parlo di convincimento politico terroristico che martella il nostro cervello in qualunche parte del mondo siamo ed a qualsiasi latitudine viviamo, allora come possiamo uscire dalla caverna? Saluti cari per tutti zigul. |
27-09-2004, 22.46.54 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
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X Zigul.
riferimento ---------------------------------------------------------------------------- "Miei cari filosofi. Noi stiamo seduti sempre davanti alla televisione, che si può paragonare al muro della caverna (la caverna di Platone ndr). chi può dire che quello che vediamo sia vero?" (ho tagliato il discorso, ma il concetto è quello). ----------------------------------------------------------------------------- caro Zigul. Sicuramente sei molto giovane e non hai mai letto dell'esperimento effettuato da Orson Welles, il famoso attore americano, che, per far comprendere all'america quello da te affermato, un bel giorno si presentò in televisione, e facendo interrompere tutti i programmi, con aria angosciata annunciò che sulla terra erano sbarcati i Marziani (anni 30/40). Gli Americani presero così sul serio la cosa, annunciata da quell'attore che stimavano moltissimo, che si precipitarono in strada cercando di fuggire con le loro auto. Bene! Il fuggi fuggi e gli ingorghi furono tali che vi furono anche dei morti. Quello da te richiesto è un ritornello che rinnovano e si domandano chi non è ancora esperto di storia dell'umanità, altrimenti comprenderesti che è stato sempre così e, anche con l'andazzo dei nostri tempi, sarà sempre cosi. Le soluzioni? Bene: io affermo che bisogna applicare la pratica della solidarietà e la fratellanza, che sono esattamente l'opposto dell'egoismo. Egoismo che è innescato dalla paura della vita. Io voglio di più perché ho paura che quello che ho non mi basta. Nella pratica i più egoisti ambiscono sempre ai posti più alti, proprio perché sono i più paurosi. Provare per credere. Ricorda: e Giancarlo. Ultima modifica di Giancarlo_Deangelis : 27-09-2004 alle ore 22.52.06. |
27-09-2004, 23.53.04 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 19-09-2004
Messaggi: 19
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la teoria della caverna.
caro Giovanni,
mi fa molto piacere che mi dai del giovane,poichè non lo sono, quanto da te enunciato lo sapevo già, non sono un soggetto che dimentica facilmente,ma scusa se oso dirti "ma ciò che vuol dire"?? Se ho enunciato un mio personale dubbio, perche non rispondi su ciò che si può fare o come l'uomo può superare questi limiti che ha e che ha sempre avuti? Oggi più che mai l'uomo è chiuso in una morsa di ferro da cui se non usa il suo cervello e il cervello collettivo, difficilmente può venirne fuori da questa maledetta caverna in cui è rinchiuso da secoli e secoli, e compito nostro, non stare a disquisire su ciò che è stato fatto, ma trovare la strada di ciò che si può fare,inventando possibilmente un'altra teoria su cui convogliare il pensiero moderno, perchè tutti quanti assieme non studiamo attentamente il problema e ciascuno enuncia la sua teoria? Ti abbraccio e saluto fortemente zigul. |