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21-05-2004, 20.10.13 | #52 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Principi assoluti
scusa ma, non e' che confondi il principio assoluto con i valori umani.
Valori creati e tramandati nel tempo per un miglior vivere di tutti i noi? Credo, che quando si parla dell assoluto ci si riferisce allo spazio-tempo, al nulla, l'eterno,l'infinito etc, come gia lo hanno chiamato. Da come t'ho capito io hai inteso il potere decisivo come un tuo valore personale da portare avanti nello spazio-tempo ai fini di una coerenza verso te stesso per primo. E va bene cosi. E anche giusto come la vedi tu adesso che ci penso. Mi viene in mente il micro e macro cosmo . Hihi, pensavo di allargarti le vedute su scala globale einvece tu me le hai riportate su quella individuale...grazie .......ma pensa te cosa non mi va a capita' oggi Ultima modifica di neman1 : 21-05-2004 alle ore 20.21.52. |
21-05-2004, 21.47.16 | #54 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-06-2003
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Verità assolute
Cos’è la verità? A mio avviso, la verità non è altro che la propria e personale comprensione della realtà in un determinato momento.
Come conoscere la Verità? Si può comprenderla a mio avviso solamente vivendo l'esperienza. Solo in tal modo si può comprendere ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La verità si conosce solo con un’indagine continua ed inarrestabile, si procede cioè per errori continuamente corretti. E' il dubbio, e non la certezza, ad essere alla base di qualsiasi ricerca, di quella scientifica per prima, ma anche di quella filosofica e di quella spirituale. Esiste una verità assoluta che è Dio che porta in sé la consapevolezza primaria. La consapevolezza è la Verità. Ogni essere, che sia lo spirito o la forma, porta in sé una verità personale in base a quanta consapevolezza ha in sé. Quindi si può dire che esiste una verità assoluta che è quella della consapevolezza primaria che è Dio ed esiste una verità personale. Ritengo che la verità personale, per essere in evoluzione, debba essere fluida e flessibile ad ogni cambiamento. Se non è così, significa che non vi è evoluzione. E’ naturale che ci siano cose buone che rimangono, ma è bene essere flessibili e saper riconoscere quelle non più utili e rilasciarle. Se una persona mi aiuta a comprendere che la mia verità o parte di essa è distorta proponendomi una verità più logica, la ringrazio. Questa è la mia esperienza pratica. La fede nella propria verità è quindi di estrema importanza. Se non si ha fiducia in se stessi, come si può pensare di avere un proprio pensiero? Quanto alla Verità, esiste una Verità Immanente (fisica) ed una Verità Trascendente. Noi esseri umani siamo in grado di comprendere con il nostro cervello solo la Verità Immanente. La Verità Trascendente (che trascende la comprensione umana) la conosce solo Dio e la nostra anima che è in collegamento olografico con Dio. Perciò Dio è la Verità Assoluta, che comprende sia la Verità Immanente sia la Verità Trascendente. Perché noi esseri umani non conosciamo la verità trascendente? Perché a seguito della caduta (di coscienza) abbiamo perso il collegamento con la nostra Anima e quindi con Dio. Inoltre all’attuale infimo livello di coscienza, siamo anche sradicati dalla Madre Terra. Ci siamo persi e ci sentiamo separati da Dio. Il desiderio profondo di ogni buon ricercatore spirituale è quello di comprendere la Verità. E' lo stesso desiderio che pervade in realtà ogni essere umano, ma ognuno determina un proprio personale criterio in base al quale stabilire ciò che per lui è vero e ciò che non lo è. Per una persona, ad esempio, può essere Vero ciò che stabilisce la scienza con la verifica empirica e/o con la matematica, per altri è vero solo ciò che si percepisce con i sensi, per altri è vero solo ciò che si sente dentro di sé essere vero, per altri è vero ciò che si riesce a comprendere con la propria testa, per altri è vero ciò che è scritto nella Bibbia, ecc. L'evoluzione è fondamentalmente un fatto di informazione. Più informazioni si hanno sulla vera realtà e più si comprendono i propri limiti. Il possesso di questa informazione viene solitamente chiamato "consapevolezza" o "coscienza". E la vera consapevolezza è quella che consiste di informazioni provenienti dalla propria anima. Solo Dio infatti conosce veramente come stanno le cose e solo l'Anima, scintilla divina, ha la fortuna di ricevere da Dio le informazioni che quell'Anima necessita per proseguire la sua evoluzione. Dobbiamo infatti comprendere una cosa fondamentale: nessuna informazione vera sulla realtà è compresa senza il supporto di Dio stesso. La comprensione della realtà, di qualsiasi livello essa sia, può avvenire solo attraverso l'utilizzo della mente, e quindi dello strumento attraverso cui la mente si esprime in una forma, cioè il cervello. E cos'è l'evoluzione spirituale se non la comprensione della realtà e quindi il cambiamento dell'approccio verso di essa? Questo avviene attraverso un lavoro sui propri pensieri (genetici e personali), permettendo quindi allo spirito di discendere sempre più nella forma fisica, elevandone le vibrazioni e quindi elevando la purezza di pensiero. La comprensione della realtà può avvenire in modo pieno solo attraverso l'unione dei due approcci su cui si basa tutta l'esperienza spazio-temporale, cioè l'approccio emotivo e l'approccio mentale. L'approccio emotivo non è altro che ciò che si comprende attraverso l'esperienza personale ed il contatto (emotivo appunto) con l'esterno. L'approccio mentale invece non richiede il contatto esterno con il mondo, ma richiede un semplice ragionamento causale (deduttivo o induttivo) che porta poi ad una conclusione. L'uno non richiede l'altro per essere funzionante. Questi due approcci però, se non integrati tra loro, portano ad una comprensione relativa della realtà. I due emisferi del cervello rappresentano proprio tali due approcci che, sebbene tipici in media rispettivamente dell'energia maschile (approccio mentale) e dell'energia femminile (approccio emotivo) dovrebbero essere uniti tra loro ed assieme permettere una più completa comprensione della realtà. Quindi è il nostro cervello che ci permette di comprendere la realtà che ci circonda. E quindi per essere un buon ricercatore bisogna innanzitutto usare la propria testa e filtrare tutto ciò che l'esterno ci propone come realtà e verità. Un buon ricercatore deve innanzitutto essere consapevole di poter raggiungere livelli più alti di comprensione solo attraverso un proprio lavoro interiore e personale. Ciò non significa non considerare fonti di informazione ed esperienze esterne: esse sono invece fondamentali per crearsi una propria verità. Significa invece filtrare con il proprio cervello, e quindi sia con il proprio ragionamento che con le proprie emozioni, l'informazione mentale od emotiva che arriva dall'esterno. Cosa significa crearsi una propria verità? Significa forse crearsi una propria realtà? No, sono due cose ben diverse. La realtà che noi esseri umani qui sulla Terra viviamo è sempre la stessa realtà tridimensionale di questo pianeta. E fintantoché siamo qui viviamo tutti nella stessa realtà. Ciò non significa però che, sebbene la realtà sia la stessa, venga approcciata e quindi vissuta allo stesso modo da tutti. Da cosa dipende questo? Dipende esclusivamente dai pensieri che abbiamo dentro di noi. Sono i nostri pensieri che ci attirano determinate esperienze. Per la mia esperienza e comprensione della realtà, il simile attira il simile, e fintantoché abbiamo determinati pensieri dentro di noi, allora attiriamo esperienze legate a quei pensieri. Sei forse continuamente preoccupato della tua vita? Sei continuamente preoccupato che una cosa non possa andare bene? Sei preoccupato di qualsiasi cosa? Ciò significa che hai dentro di te il pensiero (o tecnicamente forma-pensiero) della preoccupazione. Ed è per questo che attiri queste esperienze. Ecco quindi l’approccio alla realtà spirituale che ritengo per esperienza più efficace ed efficiente: utilizzare la propria mente (attraverso il ragionamento) e le proprie emozioni (attraverso l’esperienza) per comprendere i propri limiti, superarli e creare una realtà più bella e piacevole, focalizzandosi su pensieri di unità, amore, rispetto, gioia e qualsiasi altro pensiero che si ritenga positivo e di supporto alla propria evoluzione. |
22-05-2004, 08.57.24 | #55 | |
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Re: Principi assoluti
Citazione:
QUello che voglio capire è se questi valori che tu chiami individuali siano in realtà dei valori assoluti ai quali ogni essere umano dovrebbe fare riferimento. Una sorta di verità assolute |
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22-05-2004, 10.32.26 | #58 |
Ospite abituale
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Non posso non racchiudere due in uno, in questo argomento....e cio puo creare ulteriori dubbi oppure non togliere quelli gia esistenti...mi dispiace di non averti potuto illuminare abbastanza a lungo...ferma ti ogni tanto. Ciao
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22-05-2004, 14.47.57 | #59 | |
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Re: Re: Principi assoluti
Citazione:
si possono trovare dei valori che favoriscono il sistema, ma valori ai quali ogni essere umano dovrebbe far riferimento, non credo proprio. il sistema sembra interessato solamente alla specie, e non all'individuo: da qui l'evoluzionismo. ma noi, esseri umani, non accettiamo che solamente il più forte possa tramandare parti del suo DNA: da qui lo Stato Sociale. lo Stato Sociale è in conflitto con il sistema (naturale), (naturalemente non è in conflitto con il sistema umano). il fatto è che, scavando scavando, si potrebbe chiedere all'uomo solamente la coerenza con i proprio principi assiomatici e che questi principi siano coerenti tra loro. (ma forse neppure questo...) |
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23-05-2004, 23.42.43 | #60 |
Ospite abituale
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Parto dal fatto che come individuo non ci si puo andare d'accordo con tutti. Per questo penso che ci deve essere una mancanza di sincronia dei valori da qualche parte nel tempo tra me e la persona a cui non vado bene. Percio l'ho chiamato valore individuale, che rileggendo adesso quanto ho scritto, non era proprio il termine piu adatto. Sono troppo impulsivo nello scrivere...spero di essere stato piu chiaro.
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