ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
30-05-2004, 19.43.49 | #64 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-05-2004
Messaggi: 76
|
Citazione:
scusa ma se tu non puoi essere altro che te stesso, da dove nascerebbe questo condizionamento di cui tu parli? colui che ti condiziona non sei altro che tu stesso, il condizionamento in tal caso smette di essere tale e scompare. |
|
30-05-2004, 20.51.12 | #65 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Citazione:
non è che vivi in un tuo mondo chiuso ermeticamente, sei in contatto con il mondo esterno, seppure di tutta la varietà di stimoli presenti in un determinato momento in quel luogo in cui anche tu ti trovi ne percepisci solo una parte, ossia quella parte che è compatibile con il tuo modo di essere del momento... questi stimoli vengono sì filtrati da te, ma sono comunque altro da te stesso, e ti influenzano... sicuramente è un'influenza compatibile con il tuo modo d'essere, ma resta comunque un'influenza che, se tu ti trovassi in un altro luogo, non subiresti o meglio subiresti in un altro modo... come se tu fossi un barattolo chiuso superiormente da un tappo a rete con le maglie di una determinata larghezza: piazzato alla base di una parete rocciosa da cui franano sassolini, questi non riescono a entrare, ma se tu sei piantato nella sabbia del deserto durante una tempesta di sabbia, la sabbia entra... però non so se tu hai in mente un qualcosa di innatistico.. |
|
30-05-2004, 21.57.19 | #67 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
|
luoghi diversi possono condizionarti in maniera differente, ma in fondo rimani quel potenziale che sei....Non vedo cosa c'entra il dovere con il stare. Dopotutto siamo "quell tanto" liberi da poterci muovere. Sia con il pensiero sia fisicamente. Ciao
|
30-05-2004, 22.05.03 | #68 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Citazione:
era un ipotesi, del tipo: ognuno ha una missione nella vita, anche se non conosce il piano nei dettagli, o forse adirittura lo ignora del tutto! ciao |
|
30-05-2004, 22.32.19 | #69 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-05-2004
Messaggi: 76
|
Citazione:
Io non credo che esista un mondo che sia altro da me dal quale mi arrivano un insieme di stimoli, che poi filtro attraverso il mio essere me stesso. Non credo vi sia un soggetto separato da un oggetto, là dove l'uno sta da una parte e l'altro dall'altra, ed in qualche modo fra loro vi è una sorta di comunicazione. Credo piuttosto che quello che di solito chiamiamo mondo non è altro che il mio dargli un senso; in sostanza il mondo si esaurirebbe in null'altro che il senso che io gli ho dato. Ma in egual modo io non sono il soggetto tutto-creante se mi lasci passare il termine, come se io stessi da una parte e dall'altra un mondo da me creato. Esiste "solo" il crearsi stesso, questa apertura di senso mai compiuta. Un po come quello che Heidegger intendeva con "essere come evento". Quello che poi intendo per IO, nel senso di IO come questo soggetto qui quale io sono, è già una particolare apertura di senso, una delimitazione di quell'orizzonte mai compiuto. Mi sa che le nostre divergenze(le mie e le tue) nascono solo dal non esserci accordati sui livelli di realtà a cui fare riferimento. Per dirla ancora con Heidegger, il mio è un discorso a livello ontologico mentre il tuo a livello ontico. Con questo non intendo sminuire per nulla il tuo argomentare, ma solo mettere in evidenza i diversi punti di vista dai quali noi partiamo. Cmq c'è da dire che, ponendo come punto di partenza il tuo, mi trovo daccordo con te in tutto e per tutto, e non posso far altro che apprezzare l'immagine che hai fornito del rapporto soggetto-mondo, che a mio modo di vedere risulta essere molto affascinante tanto quanto "vera". |
|
30-05-2004, 22.39.51 | #70 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
|
x R.Rubin
l'unica missione a mio avviso: Realizzare il potenziale. Se deve esserci un piano allora lo e' il DNA parlando nel linguaggio odierno. Credo che tutti i discorsi nei forum girano intorno alla realizazzione e ci si aiuta reciprocamente a farlo, e va bene... Ripeto una citazione di J. Hillman: rispetto a cio che sei, a che punto ti trovi? Li subentra la propria liberta'.
La realizazzione sta anche nella capacita' di affronatare l'ignoto. Oppure si tende a diventare pre- o chiaroveggenti? Ma che se ne fa uno a sapere il giorno della propria morte...???? Era un esempio un po' estremo. Oppure si tende a scrivere un'altra "divina commedia" personale. L'ultima: metafora in forma di domanda criptata e indiretta. Ciao Ultima modifica di neman1 : 30-05-2004 alle ore 22.55.24. |