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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 03-05-2004, 10.25.53   #11
gyta
______
 
L'avatar di gyta
 
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
"..prendetemi a calci ! "

GIAMMAI !

Riprendi a enumerare le virtù "dell'Inesprimibile Sorgente d'ogni virtù" tutte le volte che più desideri ed oltre
ed io ne berrò mai sazia di pura gioia !

Niente bastonate quindi, se prometti di fare altrettanto ..A meno che non trovi sia proprio particolarmente indispensabile..! Ma cerca di esserne più che certo.. Okay?!!!
(ed in tal caso cerca di colpire l'asino non il cavallo, mi raccomando..!)


Un saluto ..nel vento !

Gyta
gyta is offline  
Vecchio 03-05-2004, 10.51.35   #12
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Messaggio originale inviato da gyta

Ma se Noi Siamo la Negazione Pura (della Trama )
-PER FORZA di logica- la Trama deve Esistere;
se per Negazione -come dato di fatto,
e Sofferenza -come animicità(/sentimento)
intediamo 'Mancanza di' !
Isomma, per esserci 'mancanza di' deve esserci l'<oggetto> di tale mancanza !!
Gyta

lo stato di eterno bisogno (finchè si vive) è il motore della vita:
è il cercare il benessere, sempre temporaneo, scacciando il malessere, lo stato di bisogno, la negazione, sempre presente in diverse forme.

ad ognuna di queste forme può essere (o non essere) dato un nome, come dio, saggezza, amore, felicità ecc... ed ecco che ci sembra di cercare quel qualcosa che riempie il nostro vuoto un pò meno alla cieca. Una volta trovatolo poi, diciamo: ecco, finalmente ho trovato... e diciamo il nome.

ma il nome è un accozzaglia di lettere, e non necessariamente ciò che soddisfa il nostro bisogno corrisponde al nostro umano concetto sotteso a quel nome.... esempio: io credo che mi manchi "dio", e quando lo trovo sto meglio, ma forse mi mancava "sicurezza", o forse mi mancava il "percorrere quel percorso" che ho intrapreso per giungere da lui (e chissa cosa ho trovato lungo quel percorso forse anche senza rendermene conto).

ecco, questo per dire che no, secondo me il fatto che ci manchi "qualcosa" non significa necessariamente che "quel qualcosa" esista: "quel qualcosa" può benissimo essere un'umana definizione che guida la nostra azione, ma con la possibilità che le vie per cui ci guida e il risultato a cui si approda seguendole non corrisponda a nulla di tutto ciò che noi intendiamo con "quel qualcosa", che può rispondere solamente ad un umano concetto.

ciao
r.rubin is offline  
Vecchio 03-05-2004, 19.01.31   #13
r.rubin
può anche essere...
 
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per meglio spiegare quello che ho detto prima
razionalmente:

se mi manca un "qualcosa",

-o è un "qualcosa" che prima avevo e ora non ho più

come ad esempio i capelli,
e quindi confrontando grazie alla memoria, il mio essere di ieri con quello di oggi, che vedo allo specchio, posso constatare la differenza rispetto quel "qualcosa" che mi manca, sapendogli dare con precisione un nome

-o è un "qualcosa" che non ho mai avuto e che sento il bisogno di avere

nel caso (1) conosco quel "qualcosa" perchè lo avevo
nel caso (2) non lo posso conoscere non avendolo mai avuto

ciònonostante nel caso (2) sento che "qualcosa" mi manca,
ma non avendolo mai avuto non so di cosa si tratti:
posso chiamarlo X , e cercarlo, ma che quel qualcosa sia X è una mia supposizione.

ciao
r.rubin is offline  
Vecchio 03-05-2004, 19.05.52   #14
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
...tra l'altro

non ho nemmeno capito cosa intendi per "TRAMA"

ciao
r.rubin is offline  
Vecchio 03-05-2004, 19.17.38   #15
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Re: Re: solo catene causali... o forse no...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mirror
L'analisi lucida che fai, a mio parere, é vicina al vero.
Soltanto che sei ancora identificato con il film, nel fenomeno di causa effetto, e non con la Coscienza impersonale che osserva neutralmente tutto ciò che E' e che non é mai coinvolta, ma é solo Pura Osservazione.
Il senso di trovare il SE' é tutto quì.
Una differenza fra la filosofia e la spiritualità é anche questa: il soggetto (Io illusorio) che é effetto fenomenico vuole scoprire la causa (speculazione filosofica), mentre nel ricerca spirituale si dovrebbe ritrovare Il SE' (la Coscienza Impersonale) che autorivelandosi nel Risveglio si riconosce come causa e, quindi, non si ricerca più negli effetti e "liberata" trascende le domande.
Il libero arbitrio é un concetto creato dall'Ego e non esiste, proprio come l'ego stesso che svanisce nella "realizzazione" del SE', pur rimanendo un finto protagonista (ormai osservato dalla Consapevolezza) di un gioco di ruolo nella rappresentazione della scena mondana (maya).
Tirati sù il morale che é meglio e vivi la vita come un grandissimo gioco con infinite possibilità (meravigliose e terribili) che non potrai mai conoscere dal punto di visto personale. Cerca di seppellire (neutralizzare) solo quell'Io che continuamente t'illude.
Goditi l'esistenza così com'E'! Lascia che sia.


... cioè tu scrivi che potrei uscire da me stesso e guardarmi da fuori riconoscendomi da quall'istante come CAUSA e non come EFFETTO....
come dire:
se Io guardo alle mie spalle, vedo qualcosa che mi spinge,
mentre col SE' risvegliato guardo in avanti, e vedo che l'Io spinge qualcosa?

..mah... non credo di aver capito un granchè...




PS: non ho il morale a terra
r.rubin is offline  
Vecchio 04-05-2004, 02.18.25   #16
leibnicht
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Messaggi: 486
Le parole per dire

Sarebbe giusto chiedere: come può, ciò che si percepisce come "causa" (suppongo del proprio percepirsi) soggiacere all'illusione della libertà ?
Delle due due l'una: o sono causa, in quanto artefice, nella rivelazione, del mio esserci o darmi e allora il libero arbitrio è.
O sono, in questo, illusoriamente, artefice, ed allora la rivelazione è illusione.
Ma temo che si tratti di un confuso vaneggiamento.
leibnicht is offline  
Vecchio 04-05-2004, 07.28.28   #17
gyta
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Messaggi: 2,614
Ora purtroppo sono un po' di fretta per cui accennerò solo una 'risposta'..
Per te Rubin:
io sono convinta che se noi sentiamo una 'mancanza' è perchè profondamente il nostro essere 'conosce' tale 'mancanza (ciò che gli manca) e non dico assolutamente 'conosce' in senso intellettuale, tant'è che poco importa -una volta trovato,e forse anche prima d'averlo 'trovato'- che tale mancanza la si identifichi intellettualmente con 'x', con 'y' o con 'alfa' !
E' possibile che nei momenti in cui 'regna l'asino' si abbia bisogno di un corrispettivo di 'traduzione' a livello intellettuale.. Chi si sente completo ed eterno probabilmente non ti parlerà mai di 'Dio', ne ti dirà 'ho trovato' ..probabilmente se gli chiederai il 'perché' della sua felicità ti risponderà forse semplicemente con un 'Guarda!' od un 'Ascolta!' (..oltre ai tuoi occhi, là dove più senti calore >e giuro che non si sta riferendo alla zona dei genitali, ne ai caldi raggi del sole- pur non escludendoli entrambi!!!).

Riguardo a leibnicht:
Se puoi dovresti cercare di esprimere più chiaramente il tuo pensiero, non approfondisci abbastanza le tue deduzioni..
Comunque trovo che nella formulazione della domanda sia di per se già insita la 'risposta', quando dici : "come può, ciò che si PERCEPISCE come "causa" soggiacere all'illusione della libertà ?"
La 'risposta' sta già nella formulazione, nel "PERCEPISCI" ..

Non penso di essere andata abbastanza in profondità,
appena mi è possibile vorrei cercare di farlo ..insieme a voi.

Un bacio !
Gyta
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Vecchio 04-05-2004, 10.05.40   #18
r.rubin
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Messaggi: 2,053
perfetto Gyta, proprio così intendevo: quindi dire che mi manca la mia "libertà", non significa che essa da qualche parte ci sia; nè che mancandomi un senso complessivo dell'universo, questo ci sia.

grazie leibnicht! credo tu abbia colto il pensiero di Mirror:
ed effettivamente, anche l'Io
che nel cammino spirituale giunge a risvegliare il SE',
può essere definito causa di questo risveglio,
ma che sia stato libero
nel percorrere quel cammino per essere causa di questo riseglio non si può dire... forse... o forse no...

se sono solo catene causali
non esiste azione volontaria,
nel senso di :
azione liberamente decisa in vista del raggiungimento di un fine.

e noi, tutto, è solo uno STRUMENTO...

ora devo scappare, ma al più presto ritorno

r.rubin is offline  
Vecchio 05-05-2004, 00.01.09   #19
nicola185
al di là della Porta
 
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Messaggi: 0
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Messaggio originale inviato da gyta

io sono convinta che se noi sentiamo una 'mancanza' è perchè profondamente il nostro essere 'conosce' tale 'mancanza (ciò che gli manca) e non dico assolutamente 'conosce' in senso intellettuale, tant'è che poco importa -una volta trovato,e forse anche prima d'averlo 'trovato'- che tale mancanza la si identifichi intellettualmente con 'x', con 'y' o con 'alfa' !
E' possibile che nei momenti in cui 'regna l'asino' si abbia bisogno di un corrispettivo di 'traduzione' a livello intellettuale.. Chi si sente completo ed eterno probabilmente non ti parlerà mai di 'Dio', ne ti dirà 'ho trovato' ..probabilmente se gli chiederai il 'perché' della sua felicità ti risponderà forse semplicemente con un 'Guarda!' od un 'Ascolta!' (..oltre ai tuoi occhi, là dove più senti calore >e giuro che non si sta riferendo alla zona dei genitali, ne ai caldi raggi del sole- pur non escludendoli entrambi!!!).


Non penso di essere andata abbastanza in profondità,
appena mi è possibile vorrei cercare di farlo ..insieme a voi.

Un bacio !
Gyta

Se per profondità si intende confusione, o ancor peggio elucubrazioni, (non è certo il tuo caso) di cui per tanto tempo sono stato maestro, bè hai espresso "superficialmente" (e ben venga il "superficialmente") la Verità, (almeno per come la sento io) nella sua essenza. Non si può sentire ciò che non si conosce e, troppo facilmente(anche se non si faceva riferimento all'esempio che sto riportando) attribuiamo ad altri sentimenti, che prima di tutto, appartengono a noi. In un altro post di qualche tempo fà dissi "Dio vede e basta" e lo stesso dicasi per un uomo completo. E' vero, quando ci si sente in quello stato, capita raramente, ma capita, si ascolta e si guarda e basta.L'intervento della razionalità, che dovrebbe aiutarci in questo compito, per assurdo, mette invece in discussione queste certezze emotive che a tutti noi appartengono. Nicola

Ultima modifica di nicola185 : 05-05-2004 alle ore 00.05.10.
nicola185 is offline  
Vecchio 25-05-2004, 16.59.09   #20
r.rubin
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Messaggi: 2,053
un barlume di speranza... o forse no...

continuando con questa inquietante riflessione...

fin qui, si è detto che la libertÃ_ individuale risulta inevitabilmente erosa da un patrimonio genetico su cui si innestano le esperienze vissute, che a loro volta costruiscono quegli schemi mentali attraverso i quali filtriamo nuove esperienze e sulla base dei quali agiamo nella realtÃ_.

sommando tutti questi fattori ne risulterebbe, a quanto sembra, libero arbitrio = zero.

PERO'

se gli schemi mentali di cui sopra influenzano i nostri comportamenti, ed ancor prima selezionano le informazioni ambientali (siano esse le pagine di un libro o le azioni del vicino di casa)... non sarebbe forse possibile agire in modo da modificare questi schemi.... imparare a plasmarne di nuovi... ?

certamente se è vero quanto detto prima, i nuovi schemi saranno costruiti con quei dati verso i quali saremo spinti dalle circostanze;
ma non sarebbe comunque un modo più attivo di intervenire su se stessi?

piuttosto che lasciarsi trasportare immobili dalle acque del fiume, intervenire con le proprie braccia a spingersi più in qua, più in la... certo, le proprie braccia non potranno che arrivare a bagnarsi nelle acque che ci circondano... ma sempre meglio che essere un tronco!

o no?
r.rubin is offline  

 



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