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28-05-2015, 21.51.34 | #12 | |
Moderatore
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Riferimento: Veracità matematiche
Citazione:
Consideriamo il numero 3; Considerare il 3 come la somma unitaria di 3 quantità uguali fra loro non è logicamente corretto, 3 sono semplicemente le tre unità considerate come tali e distinte fra loro, poiché, non appena compiamo l'operazione logica di sommarle l'una all'altra , otteniamo un ente quantitativo diverso, dal quale non è più possibile ricavare le tre unità che sembrerebbero averlo generato attraverso loro somma. 3 cose uguali possono essere sommate dando origine ad un solo ente non più divisibile per tre, le tre cose uguali spariscono in quell'ente, e in esso non se ne trova più traccia, né da esso possono essere più ricavate, quell'ente inteso come somma già compiuta di tre parti uguali, semplicemente, non può esistere razionalmente. Quindi, se 1+1+1 non è 3, ma sono 3, perché 2+2 dovrebbe essere il 4? |
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29-05-2015, 13.16.54 | #13 |
Ospite abituale
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Riferimento: Veracità matematiche
@and1972rea
Dissento dalle tue affermazioni. Secondo me é necessario distinguere fra i concetti di "identità" e "uguaglianza". Ogni cosa (concreta) può essere identica (= la stessa cosa) unicamente a se stessa, ma può essere uguale (per lo meno approssimativamente e relativamente a determinati suoi aspetti astraibili da altri aspetti diversi) ad un numero indefinito di altre cose. Per esempio la mia (splendida!) moto é identica unicamente a se stessa, ma é uguale (approssimativamente e relativamente a molteplici, determinati suoi aspetti: forma del telaio e del serbatoio, delle parti meccaniche del motore, ecc.) ad alcune altre, essendo stata costruita in serie: ve ne sono altre che non sono essa, non si identificano con essa, ma che ad essa sono uguali. Nel caso delle "entità astratte" (mentali, concettuali), come i numeri, cadono anche i limiti costituiti dall' approssimazione e relatività dell' uguaglianza e la distinzione stessa fra uguaglianza e identità: "2 + 2" é uguale in assoluto e precisamente ("perfettamente", non approssimativamente) e identico a "4" (nello stesso modo in cui il concetto di "circnferenza" é uguale e identico a quello di "perimetro del cerchio": per definizione). E in conceto la stessa "(parte della) realtà" (per esempio due determinate coppie di mele) oggettivamente sono assolutamente, precisamente uguali e identiche alle quattro determinate mele costituite dalla loro somma, ovvero a se stesse (soltanto soggettivamente considerate in diversi modi, pensate diversamente). |
29-05-2015, 19.56.00 | #14 |
Moderatore
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Riferimento: Veracità matematiche
Per farla più semplice l'addizione presuppone l'identità completa degli enti sommati, identità che è tale solo se gli enti vengono considerati in astratto (in termini solo concettuali). Una mela + una mela non può fare 2 mele, ma solo 1 mela e un'altra mela diversa dalla prima, quindi non un 2.
Comunque anche Il ragionamento "severiniano" di and1972rea è logicamente corretto l'ente "3" annulla ciò che lo ha originariamente prodotto e che nel risultato della somma non si ritrova più, svanito nel nulla. |
29-05-2015, 21.24.07 | #15 | |
Moderatore
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Riferimento: Veracità matematiche
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29-05-2015, 21.42.27 | #16 | |
Moderatore
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Riferimento: Veracità matematiche
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30-05-2015, 08.56.02 | #17 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Veracità matematiche
Citazione:
Che le due mele siano (più o meno) uguali oppure (più o meno) diverse (e comunque distinte: la loro relazione non é di identità ma solo di uguaglianza; ovviamente relativa e approssimativa, essendo enti concreti), sono sempre due mele (e non una o tre). *** Il "severinismo" resta sempre per me assolutamente misterioso e incomprensibile: per me i due addendi (1 e 2) non svaniscono affatto nel nulla, ma restano ben presenti nella somma (che é uguale a 3 -tre-; e non, assurdamente, a 0 -zero-), sia che si tratti di concetti astratti (puri numeri) sia (e a volte molto "corposamente") che si tratti di oggetti concreti. Se aggiungendo una mela ad altre due mele, esse svanissero nel nulla (mentre rimangono a costituire la somma ...salvo eventuali sottrazioni), si tratterebbe di magia! |
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30-05-2015, 11.18.34 | #18 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Veracità matematiche
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E perché mai? La ruota anteriore della mia moto é relativamente e approssimativamente uguale a quella (da essa distinta: non si identificano) di un' altra moto dello stesso modello; e anche (relativamente meno) a quella di qualsiasi altro modello. Questo per quanto riguarda enti ed eventi concreti. Ma nel caso di astrazioni, come i numeri o i concetti geometrici (compreso ad esempio quello di "circonferenza", che costituisce fra l' altro l' astrazione del contorno delle ruote della mia e di tutte le altre moto e non solo; e in generale dei concetti matematici), l' uguaglianza può essere assoluta e integrale: 2 + 2 == 1 + 3 == 4 in assoluto (non approssimativamente). Il rapporto fra circonferenza e diametro di qualsiasi cerchio (il quale é distinto da qualsiasi altro cerchio, della stessa o di diverssa grandezza) é assolutamente, perfettamente == a quello di qualsiasi altro cerchio da esso distinto (=P greco). |
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30-05-2015, 15.40.12 | #19 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Veracità matematiche
Citazione:
La tua moto non è uguale approsimativamente ad altre moto bensì è simile ad altre moto, e allo stesso modo 2+2 dovrebbe essere simile a 4 ma non uguale poichè 4 può essere ottenuto in altri svariati e oserei dire infiniti modi ad esempio 3+1, 4+0, 5-1, 1+1+1+1, 7-3 e così via quindi 2+2 è simile a 4 perchè come risultato da 4 ma non è uguale ad esso perchè se 2+2=4, 3+1=4, 7-3=4 allora 2+2=3+1=7-3 e qui andiamo nuovamente contro il principio di non contraddizione e il principio di identità. |
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30-05-2015, 17.16.16 | #20 | |
Moderatore
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Riferimento: Veracità matematiche
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