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09-01-2015, 21.57.16 | #3 |
Nuovo ospite
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Gli scienziati non sostengono che il tempo esiste sostengono che non esiste, comincia ad esistere, nel momento in cui da uno si è passato a due, cioè c'era una relazione, ma visto che le uniche relazioni di cui disponiamo provengono dall'interno dell'universo stesso si può dire che il tempo per come lo conosciamo è nato con la nascita dell'universo, da quando già sie è passati da una singola particella a due, con laprima relazione che noi concepìamo come tempo, possiamo misurare quante altre c'è ne sono state fino adesso, perché in realtà sappiamo che ciò che noi percepiamo come tempo è solo cambiamento, l'universo cambia, il fatto che ci siano cose che cambiano più velocemente e più lentamente rispetto le nostre dimensioni, ci fa percepire ciò che chiamiamo scorrere del tempo, ma in realtà assistiamo solo ha dei cambiamenti nello spazio, se noi accendiamo un fazzoletto e poi accendiamo un pezzo di legno, potremmo dire che il fazzoletto brucia in 8 secondi, mentre il legnetto brucia in 34 secondi, ma in realtà ciò che avviene e che lo scambio di elettroni degli atomi del fazzoletto ne deve fare 8 mila, mentre quelli del legno essendo diversi ne devono fare 67000, questo scambio di elettroni e ciò che intendiamo con cambiamento il fazzoletto deve fare meno cambiamenti interni rispetto al legno, questo dice la scienza che è il tempo...il cambiamento di stati della materia e le sue relazioni...
la domanda che invece sorge più spontanea sarebbe ma se nell'universo nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma, aumentando in dimensione l'universo, possiamo dire due cose ho entra energia e materia dall'esterno, ho la materia energia ecc, sono autorigeneranti ed auto espansive... Personalmente ho sempre trovato la scienza molto appassionante, ma come la Bibbia più la leggo e meno mi convince, anche in ciò che sostiene la scienza, può la leggo e la studio e più sono convinto che c'è qualcosa che non quadra, soprattutto nella relatività di Einstain nonostante super esatta, dove anche lui negli ultimi anni della sua vita capiva che mancava qualcosa che forse per quanto constatabile ed esatta la sua teoria, non era corretta. . Dopo averci pensato per molto tempo e acquisito molte informazioni sono arrivato ad una conclusione, l'unico sbaglio della relatività di Einstain e che riguarda solo le cose relative...come possiamo dire con certezza che nell'universo non esistano cose non relative, partiamo dal presupposto che tutto ciò che noi misuriamo lo possiamo fare grazie alle diverse relazioni, ma se le relazioni fossero uguali, come lo misureremmo? ? Allora ciò pensato ancora più affondo, cosa potrebbe farci percepire l'universo come lo conosciamo e percepiamo oggi e senza interferire con la relatività di Einstain??, l'unica cosa possibile e che tutto si svolga al contrario di come lo percepiamo, quando descrivono l'universo in espansione fanno l'esempio di una classe con i banchi in cui i banchi sono fermi mentre le pareti e i banchi si di stanziano tra loro, questo da l'idea di un universo in espansione..ma se invece fosse il contrario, le pareti restano ferme, mentre i banchi composti di materia, si rimpiccioliscono nello spazio, anche qui noi sopra i banchi percepiremmo, come se siano lepareti della stanza ad allontanarsi e sembrare sempre più grandi e in espansione, l'unica cosa e che noi sopra i banchi e i banchi stessi siamo composti di materia di miliardi di particelle e ci stiamo rimpicciolendo, solo che questo avviene in egual maniera a tutte le particelle , quindi per noi senza relazioni, non misurabile quindi, tranne la relazione con le pareti della stanza e gli altri banchi, che a mano a mano che si rimpiccioliscono si vedono anche più lontani tra di loro questo non toccherebbe la relatività di Einstain, ma metterebbe in discussione il big bang, cosa che secondo me mai avvenuto, se mi chiedete di quanto si può rimpicciolire la materia vi rispondo il numero di volte che si potrebbe dimezzare il numero uno, all'infinito perchéil finito è un nostro limite...come il nostro limite è non sapere mai se ci siano cose non relative tra loro... , |
10-01-2015, 04.03.30 | #4 | |
Moderatore
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Citazione:
da premettere che diro sicuramente delle strampalate ma il tema e' appunto infinito ..e quanto mai mi affascina,percio mi voglio divertire a scriverci sopra qualche mia considerazione forse per come siamo strutturati non possiamo fare a meno di delimitare e questo (ci) consente di avere un identità differenziata, (da qui ci viene forse l'idea stessa dell'universo e/o della sua "concreta" manifestazione?..e dunque di un "inizio" e di una "fine"? ..di un "prima" e un "dopo"?) il delimitare (la differenziazione precedente) presuppone a sua volta lo spazio-tempo..si potrebbe così presumere che spazio-tempo e' identità e viceversa?… |
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10-01-2015, 13.15.50 | #5 |
Nuovo ospite
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Jolly scrive:
"Gli scienziati non sostengono che il tempo esiste sostengono che non esiste, comincia ad esistere, nel momento in cui da uno si è passato a due". Mi ricorda la "vexata quaestio" della data di nascita di Cristo (anno 0 o anno 1?)...ma nel nostro caso il discorso è, ovviamente, diverso. Jolly, peraltro molto acutamente, precisa: "...visto che le uniche relazioni di cui disponiamo provengono dall'interno dell'universo stesso si può dire che il tempo per come lo conosciamo è nato con la nascita dell'universo...". Il che, come ho già detto nel mio primo intervento, mi sembra un po' contraddittorio. "Nascere" (nel senso di venire ad esistenza) implica una successione di accadimenti; quindi, implica un tempo che sottende "relazionalmente" quello che c'era prima, e quello che c'è stato dopo la nascita del nostro Universo. Altrimenti è una asserzione priva di senso. Se le relazioni temporali esistessero solo all'interno del nostro Universo...allora esso non non potrebbe mai essere "nato" (cosa, peraltro, da non escludere), perchè "nascere" implica un tempo anteriore alla "nascita". Peraltro, parlare di " tempo per come lo conosciamo", mi sembra un modo di glissare elegantemente la questione. Il "tempo" è un termine con un suo significato ben determinato...che non può essere che quello che conosciamo noi; se lo abbandoniamo, finiamo per vagolare in una penombra in cui tutti i gatti sono grigi. E' vero che tutte le parole, che non si limitino a meramente identificare oggetti, possono risultare ambigue; ma allora, a questo punto, diventerebbe inutile scrivere e parlare di qualsiasi cosa, che non sia un referto di polizia scientifica. Precisato quanto sopra, asserire che: "... il tempo è nato con la nascita dell'universo...", è come dire che il tempo è nato solo dal giorno in cui ci siamo comprati un orologio. :-) Sempre molto acutamente, Jolly, più avanti, precisa che: "...ciò che noi percepiamo come tempo è solo cambiamento, l'universo cambia...". Sono d'accordo. E quale cambiamento più grande del nascere (prima del crescere)? Il che non può che avvenire in un "tempo" (a noi sconosciuto), che era lì a individuare il momento della nascita. La scienza dice che il tempo è "...il cambiamento di stati della materia e le sue relazioni...". Certo. E quale maggior cambiamento di stati della materia e le sue relazioni, il passare dal non essere all'essere? In parte condivisibile è invece l'osservazione di Jolly, per la quale: "...l'unico sbaglio della relatività di Einstein e che riguarda solo le cose relative...come possiamo dire con certezza che nell'universo non esistano cose non relative." Infatti. Il resto del suo ragionamento non lo commento, perchè ammetto di non possedere conoscenze scientifiche sufficienti per farlo. Ma, per quello che ne capisco, mi sembra affascinante. :-) |
10-01-2015, 13.26.41 | #6 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Citazione:
Io non so se sia vero...ma pare che gli scienziati abbiano calcolato con esattezza quanto è grande l'Universo, il suo peso, e la sua età. Se così fosse...poichè ciò che nasce deve morire, e ciò che è delimitato, deve pur essere contenuto da qualcos'altro...mi verrebbe da pensare che il nostro Universo sia l'effetto di una esplosione espansiva avvenuta all'interno di un altro Universo, più vasto, più duraturo...e, forse, infinito. A meno che ci siano infiniti universi strutturati "a matrioska" (il che mi appare troppo congetturale). :-) Mah! Non è una cosa dimostrabile direttamente...ma forse indirettamente sì (a contrario), perchè le altre spiegazioni (cioè che il tempo esiste solo all'interno di un Universo la cui durata è limitata, e che fuori del nostro universo, i cui confini sono stati individuati, non c'è niente), mi sembrano tutte autocontraddittorie. Ma ammetto la mia abissale ignoranza! |
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11-01-2015, 00.21.49 | #7 | |
Moderatore
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Citazione:
Vi è una variazione dimensionale lungo la direzione di allontamento relativo fra osservatore e sorgente dell'onda che produce l'effetto di diminuire agli occhi di chi osserva la frequenza dell'onda percepita, ebbene, più è grande la distanza fra osservatore e sorgente di luce, più lo scalamento dimensionale percepito è grande ,se questo scalamento riguardasse e coinvolgesse reciprocamente sorgente ed osservatore in tutte le direzioni dello spazio tridimensionale, non solo si spiegherebbe lo slittamento sulle frequenze osservate, ma anche una eventuale crescita relativa delle ampiezze (ed io non so se questo sia mai stato misurato); oggetti lontanissimi fra loro scalerebbero relativamente e reciprocamente le loro dimensioni a tal punto da divenire l'uno il costituente infinitamente piccolo e vicino dell'altro, e ciò che a noi sembra infinitamente lontano non sarebbe altro che tutto quello che di infinitamente piccolo si trova a noi vicino , e viceversa. Il cerchio fra noi e l'infinitamente lontano da noi si chiuderebbe , in questo funambolico abbozzo di teoria 😆, in un punto che congiunge anche l'infinitamente piccolo con l'infinitamente grande. |
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11-01-2015, 01.08.39 | #8 | ||
Moderatore
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
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Citazione:
..se e' per questo l'ammetto pure io! penso che ritenere che vi sia un universo all'interno di un altro "a matrioska" o che ci sia un universo a tempo e uno eterno si ricasca nella stessa contraddizione di un "dentro e un fuori" o un "niente e un tutto"…un "prima e un dopo" "un inizio e una fine…nascita e morte" in un certo senso credo non possiamo fare a meno di definire ed e' per questo che arriviamo a pensare in maniera duale,che e' appunto l'unica maniera per de-finire,de-limitare… (a tal proposito riapro una parentesi a quello che mi chiedevo nel post precedente,e se appunto questo de-finire non sia appunto,l'atto stesso della creazione e della manifestazione,possibile attraverso l'identità differenziata,un po come suggerivi tu prima in risposta a l'intuizione di jolly,ossia dall'uno al due..e poi vi sarebbe anche un tre. - chiudo parentesi-). questo e' a mio parere cio che riusciamo a congetturare intellettualmente…ma non spiritualmente. forse la comprensione,stavolta puramente intuitiva sta appunto nello spirito che tutto pervade ed e' UNO (non duale-privo di limiti) percio esso stesso non definibile…qualsiasi tentativo di definizione e' un ritorno inesorabile alla dualità |
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11-01-2015, 09.50.36 | #9 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Citazione:
Il fatto é che, per quanti sforzi faccia, non riesco proprio ad immaginare "una sfera quadrimensionale" con una "superficie tridimensionale", e non sono proprio mai riuscito a comprendere cosa si intenda con queste parole (a cosa alludano, cosa possa -letteralmente- "immaginare" chi ne parla), ad attribuire loro un significato. Qualcuno può aiutarmi a capire (non snocciolando metafore pretese più o meno calzanti, ma proprio spiegandomi razionalmente il significato letterale di queste parole)? Ultima modifica di jeangene : 12-01-2015 alle ore 08.55.37. |
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11-01-2015, 17.05.40 | #10 |
Ospite abituale
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Riferimento: Cosa C'e' Oltre, E Cosa C'era Prima Dell'universo?
Primo aspetto su questa nemesi dell’infinito che ha coinvolto da tempo il forum.
Il nostro pensiero non può andare all’infinito ad un certo punto deve fermarsi e lì costruire l’assioma, definire gli enunciati e dimostrarli in uno svolgimento di passi risolutivi. Questi passi di svolgimento ad esempio per la soluzione di una qualunque equazione matematica, dimostrano che non si può andare all’infinito per arrivare ad un risultato, diversamente non costruiremmo mai conoscenza. Poi in matematica esiste proprio il concetto definito di limite e di infinitesimali. Secondo aspetto è la teoria cosmologica. L’attuale teoria classica del Big Bang trova, seppur con tutti i problemi teorici del caso, il punto di equilibrio migliore in base alle scoperte scientifiche. Quando gli Stati investono miliardi di euro per un sincrotrone, non fanno altro che costruire strumenti sperimentali per poter scoprire nuove particelle sino ad allora solo teorizzate e quindi avvalorare una teoria o scoprirne di nuove e quindi dover riteorizzare . La teoria del Big Bang funziona, perché il sincotrone è basato su una potenza energetica in funzione de tempo universale dettato dal Big Bang. Se è stato scoperto al Cern di Ginevra il bosone di Higgs che era stato teorizzato, e sapevano gli scienziati che hanno progettato quel sincrotrone ad una certa potenza di energia che avrebbero avuto alte probabilità di trovarlo quando il sincotrone sarebbe entrato a regime. Se è stato scoperto qualche mese fa il residuo, il “fossile” dell’onda gravitazionale teorizzata, in una determinata fase del tempo universale, avvalora la teoria. Chiedersi cosa ci fosse prima del tempo e del Big Bang è come chiedersi cosa ci fosse prima di Dio. Lo spazio tempo nascono dall’espansione dell’energia/materia provocata dall’interazione delle quattro forze, che man mano compaiono perché ognuna agisce con un limite spaziale, l’interazione forte ha piccolissimi spazi, la gravitazione ha enormi spazi di interazione, ma l'una può bloccare un'altra come potenza energetica. L’infinito non è un “rimando” fisico, ma è una domanda innata del pensiero umano che non finisce mai di porsi domande e questo è un bene se si capisce anche il limite. |