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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
14-05-2015, 21.52.03 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
Citazione:
La selezione naturale non ha scopi né doveri, funziona e basta (non funziona “come dovrebbe” -ma chi lo stabilirebbe?- o meno: dice bene Baylham). C’ è a mio avviso un errore di fondo nel credere che il comportamento umano (soprattutto; ma per lo meno in qualche misura anche animale) sia geneticamente determinato. O meglio (a parte casi decisamente patologici) è geneticamente determinato ciò che è comune nel comportamento umano (per esempio la ricerca del cibo e dell’ accoppiamento riproduttivo), mentre ciò che differenzia il comportamento degli individui (soprattutto umani, ma in qualche limitata misura anche di altre specie) è dovuto sostanzialmente a due fattori non genetici che sono: a) Il “caso molecolare”, che condiziona a “modula” in larga misura imprevedibilmente l’ espressione dei geni (di ciascun genoma di ogni zigote) in molti diversi possibili modi (in maniera particolarmente variabile, e dalle conseguente ampiamente diverse e imprevedibili nelle prime fasi dello sviluppo embrionale); e b) Le esperienze di vita. Infatti il comportamento, soprattutto umano, è quanto di più plastico e creativo e non geneticamente determinato (se non in modesta misura e in modo sostanzialmente uniforme fra tutti gli individui delle varie specie). Ciò spiega perché i gemelli monozigoti, che hanno genoma perfettamente identico all’ inizio del loro sviluppo embrionale (e poi eventualmente piccolissime differenze successive per mutazioni in taluni cloni cellulari), per quanto si assomiglino fisicamente e psicologicamente (in quest’ ultimo aspetto sostanzialmente perché solitamente vivono di fatto esperienze molto simili, soprattutto nei primi anni di vita), non son affatto “persone-fotocopia”. Questo checché ne dicano numerose pretese pubblicazioni -pseudo- scientifiche e divulgazioni giornalistiche di bassa lega, che in realtà non sono che ciarpame ideologico reazionario: il caso più emblematico è quello di Cyril Burt, ampiamente sputtanato da Stephen Jay Gould, rispetto al quale il ben più famoso o meglio famigerato -et pour cause!- Trofim Lysenko era solo un maldestro dilettante (della falsificazione pseudoscientifica): un nano rispetto a un "gigante". ****** L’ umanità è effettivamente a rischio estinzione, e questo proprio perché la selezione naturale non ha scopi né “compiti” da svolgere "più o meno bene”, ma semplicemente è, oggettivamente accade. E di conseguenza molto probabilmente l’ evoluzione biologica continuerà del tutto “tranquillamente”, "fregandosene altamente di noi", come sempre ha fatto (per dirla in modo impropriamente ma espressivamente antropomorfico), anche dopo la presente “strozzatura antropica” con le estinzioni di massa che la caratterizzano: la specie umana non è che una specie fra le altre, senza alcun oggettivo “staus privilegiato”, e come tante altre può benissimo (si fa per dire!) “imboccare una strada evolutiva senza uscita”, venendo in relativamente breve tempo eliminata dalla selezione naturale. Estinzione scongiurabile (da parte umana, avendo gli uomini -e non affatto la selezione naturale- dei fini nelle loro azioni) solo alla condizione -ahimé poco plausibile rebus sic stantibus- di un tempestivo (molto rapido) e rivoluzionario superamento del modo di produzione capitalistico dominante che oggettivamente, inevitabilmente impone la ricerca del massimo profitto possibile a breve termine e a qualsiasi condizione (ivi compresa l’ estinzione della specie umana) da parte di unità produttive in reciproca concorrenza attraverso il/la produzione/commercio/consumo illimitata/o di beni materiali e servizi (comunque con inevitabili “supporti e costi materiali”) in un ambiente realisticamente e non fantascientificamente praticable limitato, con risorse di fatto utilizzabili e possibilità di metabolizzare gli effetti “collaterali indesiderabili” delle attività antropiche limitati (questo è pessimismo della ragione; ma aggrappiamoci sempre, fino all’ ultimo, all’ ottimismo della volontà!). Ultima modifica di sgiombo : 15-05-2015 alle ore 08.57.18. |
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14-05-2015, 23.26.58 | #5 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-05-2015
Messaggi: 73
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
Ciao Acquario,
credo che le cose stiano più o meno così: il darwinismo si applica esattamente alla specie umana, in quanto specie animale. Ma non si applica alla società, perché ci sono troppe variabili che appartengono all'antropologia, alla storia e alla cultura. Che a ben vedere sono un po' le cose che hai detto tu nella seconda parte del tuo scritto in apertura. Un po' di evoluzionismo lo abbiamo sotto gli occhi, perché con il tempo, il mento dei più è diventato più sfuggente e meno quadrato, a causa dei cibi più morbidi. Siamo anche mediamenente più calvi (non so perché) e più occhialuti. Da un punto di vista antropologico e culturale, ci sono aspetti quali il prestigio, la ricchezza, le doti psicologiche, della parola o artistiche, il fascino di un dettaglio (il mitico naso di Cleopatra!) che tra le specie animali non esistono. Poi c'è il puro e semplice innamoramento. Si può scegliere un parter che fisicamente non garantisce il miglior risultato a livello riproduttivo. |
15-05-2015, 06.28.37 | #6 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
dopo i vostri interventi mi sono pure chiesto se nella supposta (vera o fasulla) teoria della selezione naturale non vi sia dietro soltanto l'ideologia del potere che decide per noi chi o cosa deve "funzionare" oppure no,e questo sempre in favore di chi il potere lo detiene..
in altre parole se l'ideologia dominante imponga una visuale del mondo incentrato sul controllo e la sopraffazione,la sopravvivenza del più adatto sarebbe in questo caso solo un invenzione "culturale" che avrebbe lo scopo di metterebbe di fatto gli uni contro gli altri questo poi avrebbe l'effetto di riprodursi in tutti gli ambiti,sia sociali che individuali prendo ad esempio quello a mio avviso più emblematico sulla sessualità,tra maschi e femmine,qui riferito appunto in ambito culturale (imposizione culturale) che sembrerebbe essersi trasformato più in uno scontro che un incontro,anche in questo caso le relazioni non sono più concepite come un gioco naturale e spontaneo di avvicinamento ma come strumento di manipolazione e dominio dell'altro |
15-05-2015, 15.46.48 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
Citazione:
Che esista una potentissima macchina propagandistica volta a "distorcere" la teoria scientifica della selezione naturale (e al limite ad impiegarla senza distorcerla, ammesso e non concesso che questo le sia possibile) a vantaggio delle infime (in tutti i sensi; anche etico) minoranze privilegiate al potere mi sembra assolutamente innegabile; il caso già da me citato (e forsennatamente celato dall' ideologia corrente) di sir Cyril Burt é particolarmente eclatante, ma ve ne sono molti altri più subdoli e "accorti" (come ad esempio l' uso e la promozione del concetto metaforico e antropomorfico ma a mio parere assolutamente non ingenuo e "neutro" -oltre che sostanzialmente falso- di "gene egoista" da parte di Richard Dawkins*). Ma il fatto che si possano fare usi ideologici (e a maggior ragione distorsioni e deformazioni più o meno caricarturali) di teorie scientifiche non ne inficia minimamente la scientificità intrinseca oggettiva. _ * per una mia critica in proposito rimando qui: http://www.antimperialista.it/index....-cat&Itemid=24 Ultima modifica di sgiombo : 16-05-2015 alle ore 11.37.07. |
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15-05-2015, 16.10.13 | #8 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 27-08-2014
Messaggi: 162
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
Per fornire una dimostrazione sperimentale della teoria della selezione naturale, di solito, si fa riferimento alle singolari vicende di un moscerino inglese, di nome "Biston Betularia".
In origine era bianca, per mimetizzarsi sui bianchi tronchi delle betulle; ma, nell’epoca della rivoluzione industriale inglese, il fumo del carbone fuoriuscente dalle ciminiere, aveva annerito i tronchi degli alberi su cui si posava la Betularia. In tal modo modo le farfalle Betularia prevalentemente scure, riuscivano a sopravvivere più facilmente ai predatori. Finita l'era delle ciminiere a carbone, le betulle tornarono bianche...per cui le farfalle Betularia prevalentemente bianche, tornarono a sopravvivere più facilmente ai predatori, rispetto a quelle scure. Tralascio le discussioni circa la veridicità di tale specifico fenomeno evoluzionistico, che, da alcuni, è stato contestato (per me, in modo specioso, e del tutto a torto); ma intendo prenderlo solo come esempio paradigmatico, per evidenziale come un colore -o un comportamento- può essere più o meno evoluzionisticamente vantaggioso in uno specifico contesto...mentre in un altro no. Per quanto concerne il "comportamento" umano, in effetti, esso sembra essersi precipuamente evoluto, verso quella che alcuni etologi tedeschi chiamano "Loyalität zum Stamm"; cioè, la fedeltà, l'affetto, ed anche l'amore esclusivo, verso i soli membri del proprio gruppo familiare, e, poi, tribale...non per l'umanità in generale. Tribale in senso lato...quello che sotto le armi si chiama "spirito di corpo"; può valere per i membri del proprio club, del proprio clan mafioso, della propria squadra di calcio ecc. Tale meccanismo, aveva una eccellente funzione di sopravvivenza della specie, quando i singoli gruppi erano sparsi sul territorio, e la popolazione mondiale scarsissima. Però, mano a mano che la popolazione terrestre aumentò, l'aggressività del gruppo contro gruppo, cominciò a diventare sempre più letale e spasmodica; soprattutto con la scoperta dell'agricoltura, e, quindi, dei territori (sempre più affollati) da difendere e/o da conquistare. Probabilmente, per ovviare a tale inconveniente, sorsero alla fine Religioni volte a predicare l'amore universale, come il Cistianesimo (vedi la parabola del buon Samaritano, sul "chi è il tuo prossimo?"); amore che, non essendo, finora, connaturato nella specie umana-per i motivi evoluzionistici di cui sopra-, adesso sempre di più lo diventa...anche se in modo ancora MOLTO imperfetto. Ed invero, per obiettività, bisogna ammettere che un certo cambiamento in tal senso, "forse" si sta verificando (un passo avanti e due indietro); ma continua ancora a permanere la "Loyalität zum Stamm", la quale, "quando le betulle erano bianche", aveva una sua positiva funzione evoluzionistica, ma, ora che "le betulle sono diventate nere", tale funzione non 'ha più...o almeno, ce l'ha in modo minore e diverso. Come anche per tante altre pulsioni selettive, tipo il "crescete e moltiplicatevi": che, mano a mano che passa il tempo...sta diventando una pulsione suicida. Bisogna vedere se i tempi dell'evoluzione naturale, che maturano molto più lentamente di quella naturale (come l'adattamento al latte, avvenuto solo circa 10000 anni fa, con l'avvento dell'allevamento), saranno abbastanza rapidi da consentire la sopravvivenza della specie. C'è anche una componente filogenetica, infatti...oltre quella culturale. Ma è un discorso troppo complesso, per poter essere compiutamente affrontato in questa sede...perchè coinvolgerebbe le acerrime diatribe tra "innatisti" e "culturalisti". Anche loro, due gruppi, molto legati dalla "Loyalität zum Stamm". |
15-05-2015, 16.41.46 | #9 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-05-2015
Messaggi: 73
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
Citazione:
Ciao, il sospetto è fondato. Nel mondo d'oggi non più. Ma è esistito il social-darwinismo, come idea della società basata sul predominio del più forte, sull'imitazione del regno animale, sul predominio del'istinto sulla ragione. E' chiaro, si tratta del nazismo. Se parliamo del potere in generale, bisogna capire le logiche del potere, che si annidano nelle cose più insospettate. Se si forma un gruppo culturale spontaneo di 200 persone, diciamo così, ben presto emergono uno o più persone dominanti, capaci di attuare una vera e propria politica interna ed esterna. |
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15-05-2015, 16.48.12 | #10 |
Garbino Vento di Tempesta
Data registrazione: 13-05-2014
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?
La selezione naturale.
Mi dispiace di dover essere chi fa l' avvocato del diavolo, ma che la selezione naturale sia un fatto su questo non c' è dubbio. Mentre ne ho e diversi che tutto avvenga come ha teorizzato Darwin. A questo riguardo basta pensare all' alimentazione animale e vegetale per rendersi conto che la selezione c' è eccome!!!! Ma la cosa più significativa è che l' uomo, a mio avviso, ha alterato la propria e sta alterando anche quella della vita in generale. Le ripercussioni possono essere tremende e ben presto ne avremo esperienza. Inoltre, al di là del bene e del male, e cioè amoralmente, non c' è dubbio che se la medicina, o meglio la farmacologia, ha reso la vita possibile a tante persone che non avrebbero potuto vivere, è anche vero che l' impoverimento genetico occidentale è, a mio avviso, lapalissiano. Cosa fare? Non permettere la procreazione ai deboli? E chi lo decide? E su quali basi? L' argomento è ostico e complesso e difficilmente si arriverà ad una valutazione condivisibile. Troppi fattori legati a sentimenti profondi ne escludono la possibilità. Perciò, se le cose stanno così, vivremo sempre di meno, e spesso in autentiche serre o incubatrici che non possano danneggiare la salute dell' uomo futuro. Una prospettiva piuttosto allucinante. Grazie per la cortese attenzione. Garbino Vento di Tempesta. |