ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
16-01-2015, 16.55.15 | #43 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-01-2015
Messaggi: 11
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
Se si ipotizza un regressus ad infinitum, in questo caso "una concatenazione infnita di relazioni causa-effetto", ne segue ipotizzare necessariamente un valore infinito, senza il quale l'oggetto (sequenza, causazione o altro) non può dirsi tale se tale valore non esiste. Questo indipendentemente dall'oggetto (o genere) a cui si vuole associare il valore di infinito (che sia una sequenza, un'inferenza causale, una dimensione, un peso, un colore o delle arance). Questa è la necessità logica che stai cercando. Sì, il libro che ho citato è più completo. |
|
16-01-2015, 20.18.20 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
Non c' é proprio nessuna necessità logica di postulare una causa iniziale infinita, in quanto una concatenazione causale (di cause ciascuna delle quali finita) può benissimo, logicissimamente estendersi all' infinito (cioé non aver mai fine tanto vero il passato quanto verso il futuro). Esattamente come i numeri naturali. |
|
16-01-2015, 21.28.14 | #45 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
|
|
17-01-2015, 02.32.34 | #46 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-01-2015
Messaggi: 11
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
Presupponendo la realtà di un oggetto A che si estende a X implichiamo necessariamente il valore di quel X a cui l'oggetto A si estende. Perché se neghiamo X, l'oggetto A non può logicamente estendersi a X poiché quest'ultimo l'abbiamo appena negato. Al massimo si estende ad altro. Se A ha un valore e si estende a X allora X ha un valore, altrimenti non ci sarebbe un valore X a cui A si estende. |
|
17-01-2015, 09.58.55 | #47 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
D' accrdo: Se X = tempo infinito e A é la concatenazione causale di un numero infinito di eventi di causazione ciascuno dei quali finito (di durata finita), la loro somma é appunto X (ovvero A si estende a X). Dunque infinito é il numero degli eventi causalmente concatenati (ciascuno effetto di un altro e causa di un altro ancora) e non l' entità o la durata di una singola causa sui. |
|
17-01-2015, 15.48.53 | #48 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 14-01-2015
Messaggi: 11
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
La frase di partenza è: Se l'inferenza causale (A)
si estende a infinito (X) Allora l'infinito (X) ha un valore La tua frase ora dice altro: Se la concatenazione causale di un numero infinito di eventi (A)
si estende a tempo infinito (X) Allora il tempo infinito (X) ha un valore La relazione di somma (+) che interponi come nuovo valore esula dal concetto in oggetto che invece rientra nella semplice forma transitiva: A va a X e A=Valore → X=Valore In alcun modo qui si dice che X è la somma di A o viceversa. C'è sempre una leggera confusione fra "estendersi all'infinito" con "essere infinito": io mi estendo all’infinito ma non sono necessariamente infinito, perché l’infinito può comprendere altre cose oltre il mio estendermi all’infinito, in quanto può comprendere anche il tuo estenderti all’infinito. (un esempio matematico è la mancanza di biunivocità fra tutti i diversi insiemi numerici che proseguono all’infinito) |
|
17-01-2015, 21.27.16 | #49 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
Chi stabilisce la frase "di partenza" (da cui deve partire un discorso)? Ognuno parte da dove gli pare (ed é seguito da chi ha interesse a seguirlo). Comunque ciò che personalmente mi interessa stabilire é il fatto che una concatenazione causale (una successione di eventi effetto-causa ciascuno dei quali finito) estesa all' infinito (nel passato e nel futuro) é perfettamente logica, e non c' é affatto alcuna necessità logica di imporre a una concatenazione causale di partire da una causa sui infinita (non causata, non effetto di alcunché); come nemmeno di arrivare a un effetto finale (non causante, non causa di alcunché). Analogamente all' insieme dei numeri relativi: ...,-5, -4, -3, -2, -1, 0, +1, +2, +3, +4, +5, ... Casomai, in teoria (se lo si verificasse sinteticamente a posteriori; ammesso e non concesso) ci potrebbe essere una necessità empirica. |
|
18-01-2015, 12.16.30 | #50 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: infinito e causa prima
Citazione:
Possiamo certamente ignorare 0 e ad esempio considerare 1 come causa prima di una serie ordinata infinita di numeri, i numeri ordinali, oppure possiamo retrocedere da ciascun numero verso i numeri che lo precedono e di cui questo numero è successore, senza fermarci allo 0 e, negando in questo ambito il quarto assioma, continuare con i numeri negativi definendo così l'insieme dei numeri relativi in cui pur tuttavia lo 0 può ancora essere visto come causa prima. Questo per dire che la definizione della causa prima come la regola di causalità è, in un certo senso, apparentemente arbitraria, e tale da aprire scenari ordinati diversi, ma non è arbitraria la necessità di una causa prima e di una regola di causalità se vogliamo costruire un qualsiasi discorso che potrà aprirsi a una linearità infinita, o a una circolarità infinita (come nella tautologia), oppure a un insieme finito in cui sarà presente un valore finito massimo e uno minimo. |
|