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06-12-2014, 09.07.55 | #13 | ||||
Moderatore
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Riferimento: infinito e causa prima
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Certamente sul cerchio si può anche dire che non c'è alcun punto finale né iniziale proprio in quanto ogni punto del cerchio è insieme sia fianale che iniziale. |
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06-12-2014, 11.08.08 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: infinito e causa prima
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E perchè sarebbe negata? Questo punto continuo a non condividere o al limite a non capire. Il cerchio ho detto che è una linea chiusa, ma non è detto si possa ripercorrerla tutta sino allo stato iniziale (come pare sostenere) visto che le biglie potrebbero essere infinite. Se ipotizzi che tutte le biglie siano invece in movimento devi chiederti (come è da domanda iniziale) se lo sono sempre state o se una o tutte insieme si siano mosse da sole (senza altra causa). Se sono sempre state in movimento allora escludi la causa prima e ammetti come giusto l'infinito. A me sembra di essere chiarissimo nell'esposizione. Faccio un passettino in piu (altrimenti sto a ridire le stesse cose e la discussione per me diventa sterile): Ho visto nei vari post di risposta che molti aggiungo lo spazio e il tempo. Come se le cause si succedessero solo nel tempo e all'interno di uno spazio. Perplessità legittima. Le cose potrebbe anche complicasi ma io credo che con calma possiamo concedersi il lusso anche di aggiungerle e vedere cosa succede. Ammettiamo di trovarci sempre difronte ad un cerchio (formato da biglie) posto su un piano inclinato. Questa immagine ha gia di per se uno spazio, mentre lo spostamente avverrebbe nel tempo. Allora togliamo il tempo e lo spazio da questa immagine, ci accogeremmo presto che le biglie non esistono, perchè non ci sarebbe alcuno spazio per contenerle. A quel punto non abbiamo nemmeno bisogno di eliminare il tempo visto che anche esso scompare con lo spazio. Ora qui saremmo difronte ad una causa prima. La biglia compare e con esso lo spazio e il tempo, senza causa. Magari compare tutto assieme: cerchio di biglie, piano inclinato, movimento delle biglie ecc.. |
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06-12-2014, 14.07.54 | #15 |
Ospite
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Messaggi: 135
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Riferimento: infinito e causa prima
la causa prima sarebbe il Motore Immobile (Ossimoro che Viola il PDNAC) di Aristotele.. od il Dio di San Tommaso che infatti è aristotelico.. ovviamente su roba simile possiamo avere solo opinioni.. ecco alcuni spunti :
1) concordo con Sgiombo/Hume che i Nessi Causa Effetto sono un Fede Infalsificabile ed Indimostrabile.. ovviamente tutti noi Ci Crediamo nella vita comune (anche Sgiombo ed Hume) anche se poi diciamo a noi stessi di non crederci quando filosofiamo.. 2) è Fede Indimostrabile/Infalsificabile anche la Libertà.. Severino si spinge oltre è dice che essendo Logicamente Impossibile (concordo) è pure Fenomenologicamente/Ontologicamente Impossibile : non concordo.. potrebbe o non potrebbe.. nessuno lo sa.. 3) un tempo non riuscivo ad Immaginare l' OO ... oggi non riesco ad Immaginare un Universo Finito .. basta pensare alla confutazione di Democrito che diceva contro Aristotele ed il suo Empireo : ma se uno lancia una Freccia al Confine dell'Empireo Finito questa dove và ? 4) of course posso immaginare una Parte Finita.. ma la Parte Non è il Tutto OO.. e Posso Pensare una mela come Parte solo se Penso il Tutto anche se mai lo vedrò.. e Posso Pensare il Finito solo perchè Posso porlo in Anti-Tesi Hegeliana all' OO.. le Coppie Re-Ciprocamente si Sostengono.. sono Co-Sustanziali.. Nessuna Potrebbe Esistere Isolata.. 5) Einstein ipotizzò un Universo Circolare (vedi ipotesi Maral) e la Freccia ri-torna dove è partita.. per me potrebbe essere anche vero.. MA cmq si tratterebbe solo di "Questo" Universo Finito e CHiuso in Sè.. il Fatto che Non Possa UScir la Freccia (la Forza dei Buchi Neri) Non vuol dire che Fuori "ci Sia Nulla" (altro Ossimoro che Viola il PDNAC).. ci possono essere "Altri" Universi.. oppure il Vuoto.. ed anche il Vuoto è Qualcosa.. Non è un Nulla.. perchè il Nulla Non è (Parmenide).. 6) quindi la mia tesi è : Universo OO = No Causa Prima = No Fine Ultimo.. 7) concludo con un paradosso di Carnap (Positivista Logico di Vienna): "non ha Senso chiedersi cosa c'era Prima del Tempo.. perchè Prima del Tempo Non c'è un Prima.. perchè il Prima è un concetto Temporale".. . |
06-12-2014, 18.51.14 | #16 | ||
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: infinito e causa prima
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Riprendiamo l'esempio del computer per chiarire e partiamo da oggi (nell'ipotesi ciclica ogni punto del ciclo può essere quello iniziale, indifferentemente); A) Oggi si comincia a progettare un computer molto potente, capace di rispondere a qualsiasi domanda; B) tra 1000 anni abbiamo costruito questo computer a cui rivolgiamo la domanda "Come è nato l'universo?" e il computer comincia a elaborare la risposta senza riuscire a darla C) Dopo 10 miliardi di anni il computer sta ancora elaborando la risposta, l'uomo non esiste più e l'universo è praticamente morto D) dopo 2 secondo il computer esplode con un "Big Bang" E) Dopo diversi miliardi di anni si cominciano a formare le stelle, i pianeti F) Dopo altri miliardi di anni su uno di questi pianeti compare la vita G) Dopo altri 4 miliardi di anni compare una forma di vita intelligente H) Dopo centomila anni questa forma di vita intelligente comincia a progettare un computer capace di rispondere a qualsiasi domanda... e siamo tornati ad (A) (H=A). Puoi immaginare (A), (B), (C), (D),(E), (F), (G) come biglie che attivano le successive, una dopo l'altra, ma alla fine, per l'eternità e dall'eternità il ciclo si ripete sempre, l'ultimo stato del cerchio equivale al primo. Dunque oggi (e in ogni oggi arbitrariamente scelto) inizia l'universo e così sarà per sempre. Il ciclo di ritorno potrebbe pure richiedere in linea di principio un tempo infinito, ma in ogni caso esso tende sempre al punto iniziale, qualsiasi esso sia (e questo può richiamare a chi conosce Severino l'apparire finito degli essenti eterni). Citazione:
(infatti il nulla è solo il doppio fondo dell'universo, dove tutte le cose se ne stanno nascoste, il luogo di cui nulla ci appare, ma in cui tutto ciò che è destinato ad apparire già è. Questo è il trucco del gioco di prestigio dell'apparire dal nulla, biglie e piani inclinati compresi))[/i] |
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07-12-2014, 11.38.47 | #17 | |
Ospite abituale
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Riferimento: infinito e causa prima
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Vi é un' interessante analogia fra concatenazione causale (fisica) e deduzione (logica). Come nella concatenazione causale si possono ipotizzare tre casi: 1) La causazione é infinita a ritroso nel tempo (non c' é una causa prima ma da sempre per sempre effetti sono determinati da cause; analogia geometrica -euclidea- con a una retta); 2) c' é una causa prima che regge tutte le successive determinazioni causa-effetto (analogia con una semiretta); 3) c' é una circolarità di causazioni, nel caso più breve a tre termini: A causa B, B causa C, C causa A (analogia con una circonferenza; notare che se la circonferenza si dilata all' infinito viene a coincidere con una retta e si ricade nell' ipotesi 1). Così una ragionamento o argomentazione deduttiva può (in linea di principio): 1) risalire all' infinito di deduzione in deduzione (retta); 2) partire da un' ipotesi oppure da un postulato indimostrato, non dedotto (semiretta); 3) essere circolare (circonferenza; e se si moltiplicano all' infinito le deduzioni circolari si ricade nell' ipotesi 1). Tuttavia per quanto riguarda la causazione fisica tutte tre le ipotesi sono ugualmente valide e non si può stabilire quale accada realmente (come ho già rilevato si può solo ritenere meno razionalistica quella "inizialistica", più razionalistiche le altre due "non inizialistiche", che a questo proposito sono equivalenti, secondo il criterio del rasoio di Ockam). Invece per quanto riguarda l' argomentazione deduttiva il terzo caso é chiaramente scorretto e rifiutato (non si può pretendere di dimostrare le premesse deducendole, più o meno indirettamente o mediatamente, dalle loro conseguenze; il primo non é di fatto umanamente praticabile e inoltre non può mai raggiungere la dimostrazione di tutte le conseguenze trattate; solo il secondo caso consente di dimostrare effettivamente le deduzioni, e tuttavia al prezzo di fondarle su una (o più) premessa indimostrata, e dunque non senza un' ineliminabile arbitrarietà (in ultima analisi indimostratezza) o ipoteticità (e dunque incertezza, in ultima analisi indimostratezza): in realtà nessuno dei tre casi costituisce una reale, certa dimostrazione per deduzione. SIC! "Dunque" (ma quant' é paradossale questa "deduzione"!) lo scetticismo non é superabile razionalmente (ma casomai solo arbitrariamente, per fede, irrazionalmente. Ma se si può dimostrare con certezza che nulla si può dimostrare con certezza si cade in un paradosso simile a quello "classicissimo" del mentitore (il che conferisce alla cosa un ulteriore "aura, o sentore, di scetticismo"). ************ Per un' esigenza di chiarezza che avverto profondamente (chi tace acconsente) ripeto un mio dissenso dalle tue tesi già più volte espresso e fra noi discusso senza arrivare a comprenderci, e men che meno alla convinzione di uno da parte dell' altro, dandolo per scontato (in quanto reciproco dissenso almeno per ora insuperabile e irrisolvibile: non obietterò ulteriormente alla tua eventuale obiezione per non ricadere in un ulteriore sterile e poco piacevole "avvitamento dialettico"). La tua tesi che ritengo errata é che "se non vi è un prima, né un oltre spaziale in quanto non vi è tempo e spazio fuori dall'universo (inteso come Tutto ciò che è) esso non può che essere sempre illimitato pena un'evidente doppia contraddizione (ossia c'è un Nulla in cui lo spazio e il tempo sussistono oltre il Tutto, quindi il Tutto non è tutto e il Nulla non è nulla)". Secondo me la considerazione, la proposizione (ipotetica, affermativa o negativa che sia) che l' universo sia spazialmente e temporalmente limitato, e dunque che non c' é alcunché (c' é un nulla) in cui lo spazio e il tempo sussistono oltre il tutto sussistente non é affatto contraddittoria, non implicando affatto che tutto ciò che c' é (il tutto) non é tutto ciò che c' é (il tutto), e che tutto ciò che non c'é (che non é "il nulla", cioé il non essere di alcunché, ma solo in non essere di ciò -qualcosa, non tutto- che non é, complessivamente inteso) non é tutto ciò che non c' é (o é qualcosa che c' é). Per me il nulla non é e non può essere qualcosa che é (e nemmeno qualcosa -bensì tutto- che non é); invece é il non essere di alcunché (di tutto). |
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07-12-2014, 13.55.22 | #18 | |
Ospite abituale
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Riferimento: infinito e causa prima
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Se non esiste un prima, non esiste nemmeno un dopo. Se non c'è stato un ieri, non è possibile che ci sia un domani, e allora l'adesso come è possibile? Com'è che i post nel forum sono susseguenti ad una logica temporale e non casuale? I cicli sono interni ad una linearità, perchè persino la stringa che vibra nella fisica o le istruzioni all'interno di una dna in biologia, devono avere una memoria e la sua logica è la temporalitè e questa è impossibile che svanisca in quanto determina narrazione e storia. |
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07-12-2014, 14.38.27 | #19 | ||
Moderatore
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Riferimento: infinito e causa prima
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Dunque in un processo deduttivo di tipo ciclico le premesse sono dedotte proprio dalle loro conseguenze procedendo sempre da cause ad effetti. La tua tesi che ritengo errata é che "se non vi è un prima, né un oltre spaziale in quanto non vi è tempo e spazio fuori dall'universo (inteso come Tutto ciò che è) esso non può che essere sempre illimitato pena un'evidente doppia contraddizione (ossia c'è un Nulla in cui lo spazio e il tempo sussistono oltre il Tutto, quindi il Tutto non è tutto e il Nulla non è nulla)". Citazione:
Ultima modifica di maral : 07-12-2014 alle ore 15.00.29. |
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07-12-2014, 14.57.26 | #20 | |||
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Riferimento: infinito e causa prima
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In fondo il cerchio è una tautologia che si compie nell'apparire di un certo numero di passaggi successivi (che possono anche essere infiniti). Ultima modifica di maral : 07-12-2014 alle ore 15.13.36. |
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