Il Prof. Canavero illustre neurologo e neurochirurgo di Torino, ha recentemente presentato al pubblico della comunità scientifica, il progetto "HEAVEN", che ha come obiettivo il trapianto di cervello nell’uomo.
In effetti, come lo stesso Canavero osserva, sarebbe più opportuno parlare di trapianto di corpo: l’obiettivo è infatti di trapiantare l’intera testa di un individuo, sofferente di una malattia somatica estesa a molti organi, o con una tetraplegia da lesione spinale, sul corpo di un donatore morto per una lesione cerebrale.
Ovviamente, l’operazione presenta complessità tecniche di grado estremo, nonché problematiche filosofiche, etiche e psicologiche rilevanti.
L'"IO" mentale di un individuo, invero, non scaturisce dal solo cervello, ma da tutto il sistema neurale corporeo e midollare, di cui il cervello ha solo funzione, per così dire, "apicale".
Ed infatti, noi diciamo "IO ho un cervello", e non "IO sono un cervello"; e, se è per questo, dichiamo pure "IO ho un corpo", non "IO sono un corpo".
Ora, nel caso del trapianto di cervello, quello del donante/donatario si congiunge al midollo spinale del donatario/donante e le singole cellule cerebrali inviano un prolungamento (assone) nel midollo del nuovo corpo; cioè, un intimo collegamento tra donatore e ricevente che non si limita all’unione meccanica di organi, ma richiede il ristabilirsi di una continuità tra monconi di assoni del donatore e del ricevente: cioè dell'intero sistema neuro-cerebrale.
Sarebbe come segare a metà il motore della propria automobile e ricongiungerlo con l’altra metà di un altro motore simile (sepre che funzioni).
Non è una incorporazione...ma una fusione.
In altre parole, un tal genere di operazione mette in discussione l’identità stessa della persona; ed infatti al momento attuale è vietato dalla legge.
Questo dal punto di vista etico.
Dal punto di visita filosofico, invece, un esperimento del genere ci induce a riflettere sullo stesso concetto di "io".
Ed infatti, visto che, come sopra accennavo, noi non siamo nè un corpo nè un cervello...ma, semplicemente, "li abbiamo", il risultato della fusione sarà posseduto dall'"io" di chi?
Verrebbe da dire dall'"io" di chi ci ha messo il cervello, visto che le aree della memoria ecc., si trovano nella corteccia; ma sembra che tutte le aree cerebrali siano comunque connesse in via midollare all'intero corpo.
Quindi?
Mah!
E per chi crede all'esistenza dell'anima?
Ci saranno forse due anime che faranno a cazzotti per rivendicare la proprietà di quello che, adesso, è divenuto un unico corpo?
Fortunatamente, per ora, il progetto non sembra realizzabile...nè sotto il profilo medico, nè sotto quello in giuridico.
Ma ci scommetto che in futuro sicuramente lo sarà.
Per cui cominciamo a porci qualche domanda al riguardo, se non altro in via meramente accademica.