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21-04-2013, 15.15.12 | #22 | |
Nullologo
Data registrazione: 16-04-2013
Messaggi: 26
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
Quello è un gran punto! (il primo). Stare bene con se stessi! Come spesso mi accade in questi casi, quando ho troppo da dire, mi blocco e non so da dove iniziare... Per ora ti dico solo che lo quoto al 110,1675%! Bello anche il secondo, quando dici di "perdonare". Che poi dovrebbe pure esser un perdonare se stessi. Forse entrambe le cose insieme, senza dare particolare rilevanza. Come minimo non bisognerebbe incolpare di nulla, perché infondo è proprio ignoranza che porta ad averne, se non si è consapevoli; insomma, se si pensa di avere nel migliore delle ipotesi un "cane parlante", e che quindi non richiede particolare cura... |
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21-04-2013, 15.30.20 | #23 | |
Nullologo
Data registrazione: 16-04-2013
Messaggi: 26
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
Sul primo punto non ho granché da ridire, dato che è praticamente un tuo appoggio a ciò che ho scritto. Anche se l'hai in realtà spiegato meglio che me: non porta a nulla di preciso in quanto si potrebbe riassumere tutto, dall'insettucolo della guyana che vive 1 minuto o nasce morto, al sistema solare più lontano da noi, sotto una parola: autoconservazione. "Embè? che mi frega a me?" - disse l'uomo di poche parole. Siamo qui solo per questo? ebbene sì, solo per questo. Per tirare a campà. Poi che si trovino belli, straordinari ecc modi per vedere la vita come opportunità di crescita ci sta. Oddio, penso che siano belle scappatoie pure quelle solo atte a farti vivere meglio, però appunto data la bontà del fine, ci stanno. Sono un po' in conflitto con me stesso pure qui perché da una parte mi rendo conto che non ci credo, o meglio, credo che siano belle parole solo per i fini appena detti, ma dall'altra cerco di "berla" ugualmente, e pensare che se mi tocca pedalare, almeno che pigli una bici migliore possibile... Sono d'accordo! la sofferenza è soggettiva! di certo non "passa nell'aria" o chissà in quale maniera! è solo nostra anche se capita una cosa simile: vedere gli altri soffrire spesso fa soffrire pure noi... alle volte in me è così acuita questa cosa che mi deprime in modo pazzesco, e in più mi sento str*nzo. Un esempio? Io che magari mi lamento, e poi "c'è quello che sta peggio". E ci sono veramente, come i barboni che vivono nelle gallerie delle ferrovie, vicino alle stazioni... mi viene una tristezza allucinante a vederli. E poi penso che mi lamento. "Maledetto me"... che ci possiamo fare? è umano (mi pare). Certo poi, se a loro vedi in braccio un figlio penso che la voglia di castrare il padre ti viene... (Almeno a me viene!) we we we che ne sai tu di che cosa penso?!? :O sto scherzando... donde trasti il "pensiero schopenhaueriano"? Ho letto solo il primo volume del libro famoso, ma non ricordo niente di così "particolare"... Ognuno cerca di vivere come può. Sicuramente ognuno cerca il suo meglio, come dice in maniera straordinariamente chiara pseudo Dionigi Areopagita (cioè lo diranno anche altri, ma l'ho trovato solo in lui per ora!), e chiarifica bene dicendo che non solo bisogna vivere secondo natura - come si dice già da molto tempo prima di lui - ma che anche chi apparentemente fa il male, in realtà facendolo cercava il meglio per se stesso. Chi si suicida, chi anche rapina, stupra non lo so: nessuno voleva farlo dicendo "voglio fare il mio male!". Poi che non abbia tenuto conto dei masochisti è un'altra storia |
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21-04-2013, 17.47.32 | #24 |
Cioraniana Incrollabile
Data registrazione: 04-07-2010
Messaggi: 154
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
io l'ho rinfacciato ai miei,
il perchè, l'inutilità di avermi messo al mondo. come dice Cioran, la cura di tutti i mali dell'esistenza sarebbe...il non essere mai nati, e questo rimedio, non è alla portata di nessuno. "Noi non corriamo verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita, ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla. La paura della morte è solo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante. Ci ripugna, certo, considerare la nascita un flagello: non ci è stato forse inculcato che era il bene supremo, che il peggio era posto alla fine e non all'inizio della nostra traiettoria? Il male, il vero male, è però dietro, non davanti a noi. è quanto è sfuggito al Cristo, è quanto ha invece colto il Buddha: "Se tre cose non esistessero al mondo, o discepoli, il Perfetto non apparirebbe nel mondo...". E, alla vecchiezza e alla morte, antepone il fatto di nascere, fonte di tutte le infermità e di tutti i disastri." (L'Inconveniente di essere nati) è qui lo sbaglio dell'uomo occidentale: che ritiene la nascita un bene, persino da tutelare!, e non una catastrofe. Un individuo, partorito nel sangue, dopo un coito colpevole. Un individuo gettato nell'Esserci dell'Angoscia e della Precarietà. Un individuo alla fine, orfano. Forse come dice Carceido, conviene morire prima dei propri genitori. |
21-04-2013, 20.20.32 | #25 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
Abbiamo, piuttosto, una nostra volontà che interagisce con la pulsione istintiva ed i nostri comportamenti ne sono la risultanza. Mi pare interessante, in proposito, la teoria del “gene egoista” di cui riporto di seguito un cenno: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera: Il gene egoista è un saggio del biologo inglese Richard Dawkins pubblicato nel 1976. È basato sulla teoria principale espressa nel primo libro di George C. Williams, Adaptation and Natural Selection, ovvero la teoria dell'evoluzione analizzata dal punto di vista del gene anziché da quello dell'individuo. In questo saggio Dawkins espone la sua visione evoluzionistica della vita, ma identifica nel gene, anziché nell'individuo o nella specie, il soggetto della selezione naturale. Come lo stesso autore afferma, questa tesi non dev'essere considerata un'avversaria della classica teoria dell'evoluzione, ma un punto di vista differente che meglio spiega i processi evolutivi…..ecc…. Citazione:
Ma non è che il procreare rappresenti una spiacevole costrizione...l'atto del procreare, invece, che abbia o meno un esito, può costituire uno dei nostri piaceri più intensi ed i figli possono arricchire la nostra vita... come noi la loro. Non è che sia questione di giustizia o meno...come il titolo di questo topic farebbe pensare. Del resto tutto il nostro essere psicologico, comportamentale, affettivo, ecc…deriva da un connubio di pulsioni, emozioni…. e volontà razionale. Quindi non è che siamo sempre ignoranti e inconsapevoli: siamo invece sempre più consapevoli via via che la ricerca scientifica (biologica, genetica, psicologica, ecc…) in questo come in altri campi, avanza, ma le varie pulsioni che esistono in noi, restano, anche se sappiamo in qualche modo interpretarle e attribuirle. Le varie pulsioni, infatti, sono il frutto, codificato nel DNA, delle traversie, sconfitte e vittorie adattative, che hanno permesso al vivente di evolvere fino agli animali superiori ed a noi umani. Citazione:
Certo che se scomparisse o se insorgesse la pulsione contraria, la specie finirebbe. Ma è un fatto che di pulsioni, emozioni…. ed anche di razionalità… viviamo e ne siamo condizionati "consapevolmente"…magari non tutti...cosapevolmente! Comunque è difficile che la pulsione del procreare, l’attrazione e piacere sessuale, scompaia, dato che chi ne ha il gene favorevole…in prevalenza procrea… e trasmette il gene stesso ai figli che lo trasmettono ai figli, ecc…. Chi invece non avesse nel proprio DNA un tale gene non procreerebbe…per cui alla fine prevalgono, nel prosieguo della specie, coloro che hanno la pulsione a procreare ed a provarne piacere e soddisfazione…a meno che non intervengano varianti sessuali o difficoltà economiche, sociali o altro. Che la madre degli stupidi sia sempre incinta…è probabile, ma è relativo. Del resto non credo che la stupidità sia una esclusiva dell’argomento in discussione o che ci abbia molto a che fare. |
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21-04-2013, 21.06.14 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
Come dichiara femmenafatale, noi non corriamo verso la morte, ma fuggiamo la tragedia della nascita. Perciò qualsiasi cosa sia il nostro compito, alla fine ci domanderemo: sì ma perché? Questo punto interrogativo è inevitabile, perché c’è negata, fino a questo momento, la conoscenza dell'incognita sul significato della vita. L’unica speranza è, che dopo aver adempiuto il nostro compito, ci appaia lo scopo. Nel frattempo, però, in attesa del nostro turno, potremmo vivere in santa pace con noi stessi e con gli altri. E ti pare poco? Ultima modifica di Tempo2011 : 22-04-2013 alle ore 03.09.20. |
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21-04-2013, 22.38.58 | #27 | |
Nullologo
Data registrazione: 16-04-2013
Messaggi: 26
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
ps. E cosa hanno risposto? io, nonostante i contrasti che ho avuto, in effetti ho desiderato fare altrettanto, ma mi sento troppo cattivo... e poi comprendo bene quel che dice il Sommo Socrate, quando merita più compassione chi fa il male che chi lo subisce... sì beh poi, come per tutto, ho dovuto passarne di tutti i colori (anche in bianco e nero!) prima di arrivare anche solo a pensare una cosa del genere. |
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22-04-2013, 04.40.35 | #28 | |
Moderatore
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
leggendo la tua testimonianza,mi sto' chiedendo se in effetti quello di diventare genitori non si trasformi a poco a poco ma inesorabilmente in una "espiazione della colpa" per averli messi al mondo, così che tutta la loro vita,tutto il loro agire e tutti i loro pensieri non diventino a loro volta il motivo e lo scopo principale (forse unico?) della loro stessa esistenza...quante volte si sente dire; si fa tutto per i figli..solo,puo darsi che il vero motivo di fondo su cui si basa questo principio sia mosso proprio da quello..e forse capita che per la maggior parte dei casi lo si maschera con le belle intenzioni,che si,evidentemente ci sono e sono concrete,(quantomeno nella maggiorparte dei casi) pero' tutte,e in funzione di quella espiazione. ad ogni modo ritengo che rinfacciare a un genitore di averlo messo al mondo credo sia la cosa piu crudele che possa esistere,al pari di un genitore che si azzarderebbe a dire a un figlio che se tornasse indietro non l'avrebbe concepito |
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22-04-2013, 12.53.40 | #29 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-04-2013
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
Sono completamente e assolutissimamente d'accordo! Anche io spesso ci ho riflettuto e sono arrivata alla conclusione che, anche se fossi miliardaria, avessi un lavoro non a tempo pieno e un marito sempre presente (un'utopia) e quindi ridurre ai minimi termini i problemi che potrebbero derivare dall'assenza di beni materiali o affettivi, e rendere la vita il meno infelice e meno difficile possibile a mio figlio (limitando i dolori che io potrei causargli).. non potrei comunque averlo! perchè è nella natura umana volere sempre di più, non accontentarsi mai ed essere alla continua ricerca di qualcosa di nuovo e diverso.. e tutto ciò porta all'infelicità.. Però se da un lato sembrerebbe che una persona per "altruismo" non metta alla luce un figlio, per evitargli i problemi e l'angoscia della vita, dall'altro è sempre un gesto egoistico.. poichè non vogliamo noi tessi avere sensi di colpa, e quindi assumerci la responsabilità di aver dato alla luce un figlio e quindi di averlo "condannato" alla vita. Sarebbe sempre un modo per preservare noi stessi.. ma noi non vogliamo entrare in merito alle intentioni, ciò che importa è il fine e infatti non avere figli propri porta vantaggi da entrambe le parti: noi non ci assumiamo la responsabilità di aver "rovinato" in partenza la vita a qualcuno, e a loro evitiamo gli inevitabili dispiaceri della vita. Allo stesso tempo adottare un figlio ha vantaggi da entrambi i lati.. a questi bambini garantiamo una vita migliore di quella che avrebbero vissuto in un orfanotrofio e noi possiamo dire di "completare" la nostra di vita assecondando la nostra natura. In questo modo però, se tutti facessero il mio stesso ragionamento si arriverebbe all'estinzione della specie.. ma a mio avviso ci vorrebbero migliaia di anni finchè tutti arrivino a questo tipo di consapevolezza e conclusione, ma noi ci estingueremo molto prima a causa di fattori ambientali!! quindi il problema non si pone! quello che possiamo fare nel frattempo è evitare ad altri di soffrire come noi.. Scusate il discorso non troppo filosofico, forse troppo semplicistico e piuttosto rozzo, ma è solo ieri che mi sono iscritta a questo forum e non sono entrata ancora nell'ottica di citazioni e richiami ai vari filosofi.. Sono ancora alle prime armi.. qualsiasi tipo di critica è ben accetta!! |
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22-04-2013, 12.54.27 | #30 | |
Nullologo
Data registrazione: 16-04-2013
Messaggi: 26
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Riferimento: Quanto è "giusto" avere figli (soprattutto perché li si fanno per stessi)
Citazione:
Beh su una cosa sono sicuro che nessuno può ribattere nulla Ovvero che, a meno che l'umanità andrà su altre galassie, fra tot milioni di anni il sole brucerà la terra, e quindi qui non si potrà più stare. Quindi o con le buone o con le cattive (anzi cattivissime in questo caso...) prima o poi bisognerà darci un taglio sul serio. Abbiamo solo la consolazione che non saremo di certo noi Poi per la stessa legge che c'è dietro tutto così concludo: "basta che stiamo ben noi,degli altri chissenefrega". (almeno per molti vale così, anzi la maggior parte). |
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