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15-09-2012, 15.34.11 | #12 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
Ciao Albert, la persona a te vicina è saggia :ascoltala La metafisica è l'unica branca della filosofia in grado di competere con i miti antichi. Questo significa che ogni cultura e tradizione,dall'eschimese al polinesiano, ha gli identici archetipi dell'umanità, semplicemente perchè è un essere umano che si pone domande e cerca risposte. Ogni tradizione ha dato delle risposte partendo dal livello più alto della metafisica fino al comportamento quotidiano. Non è non occupandocene che risolviamo i dilemmi anche di diversità culturali, perchè saranno altre culture a riproporceli , se noi le dimenticheremo. La metafisica in realtà non è mai morta nemmeno in occidente, nella nostra tradizione. I grandissimi uomini di pensiero partono dagli universali per arrivare a declinare i predicati nella realtà sensibile e nelle morali:da Platone a Kant, da Aristotele a Hegel. Non è nemmeno il nichilismo o le correnti del Novecento e del post-moderno che possano sconfiggerla, perchè se da una parte l'uomo ha necessità di cercare risposte anche irrisolte, quella zona buia, non conosciuta e non risolvibile fa parte della sua esistenza che lo tormenterà con il dubbio. La forza della metafisica sta nel progetto fondamentale dell' architettura del pensiero. I grandi filosofi sono come grandi architetti che prima hanno ideato fondamenta e mura portanti con la metafisica e poi man mano che la costruzione progrediva entravano sempre più nella argomentazioni particolari., stando attenti che fossero armoniche, che non ci fossro contraddizioni. Perchè l'equilibrio delle forze di questa architettura determina la forza di quel pensiero. La metafisica non serve a nulla o non ha più nulla da dirci? La metafisica influisce enormemente sulle forme menti delle tradizioni. Da noi è metafisica con il linguaggio logico , da altre parte magari è ancora mito, ma rimangono sempre forme di conoscenze trasmesse. Significa che il pensiero diventa prassi quotidiana perchè condiziona tutte le forme organizzate, possiamo anche dire ne condiziona il pensiero strutturandolo. Per questo anche se pensiamo che la metafisica oggi non ci sia in occidente in realtà siamo ancora nella cultura greca, perchè i surrogati delle scienze non sono originari, non trattano la materia prima del pensiero alla stessa maniera. Sarà sempre più potente un pensiero metafisico che scientifico, muovono forze del pensiero ed emotive e quindi motivazionali diverse. Le correnti filosofiche dal nichilismo ad oggi non l'hanno sconfitta definitivamente. Solo un'altro pensiero altrettanto potente può superare una tradizione culturale che si tramanda da generazione in generazione, fin negli usi e costumi; la tecnica non ha la stessa potenza della metafisica, perchè ne è figlia non genitrice. |
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16-09-2012, 08.49.47 | #13 | ||
Moderatore
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Citazione:
ciao paul, ammiro il tuo entusiasmo, ma secondo me sono tutte affermazioni non giustificate. La tecnica figlia della metafisica? Come fai a dimostrarlo? Chi ha inventato le macchine utensili non conosceva Aristotele e non lo avrebbe nemmeno trovato interessante. Citazione:
certo che ci si può porre il problema "perché esiste qualcosa anzichè il nulla". Ma ci si può dire che non esiste risposta, e che forse la domanda stessa non ha significato, e non perderci su ulteriore tempo. Il concetto di "Essere" è arbitrario e mal definito. E' qualcosa di cui tanti parlano senza nemmeno saperlo definire. Dirò di più: secondo me il concetto di "Essere", l'idea che le cose "ci siano" in modo metafisico è alla base di tanti equivoci e di tanti comportamenti inadatti ... le trappole dell'Essere. |
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16-09-2012, 19.34.04 | #14 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 128
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
La tecnica ha avuto il suo grande sviluppo in concomitanza dell’avvento di una nuova metafisica. Dall’Essere immutabile si è infatti passati al Divenire che crea e distrugge ogni essente. Prima si considerava fondamento l’Essere, ora il Divenire, ma sempre di metafisica si tratta. Questa nuova “verità” ha liberato l’uomo, perché lo ha reso cosciente delle proprie possibilità di manipolare la realtà, di poter cioè partecipare attivamente, sull’onda del Divenire, alla creazione e alla distruzione delle cose. Di conseguenza ha avuto accelerazione la tecnica, che è la manifestazione più esplicita della volontà di potenza, ma allo stesso tempo, e per la stessa ragione metafisica, si è diffuso il nichilismo. Tanto per fare un esempio, la motosega, che utilizzo con una certa frequenza, è un prodotto tecnologico che ha liberato l’uomo nel taglio degli alberi, perché può con facilità agire sul divenire della realtà arborea. Ma questo “facile agire” è allo stesso tempo una conferma della giustezza del nichilismo. Citazione:
La domanda: "Perché esiste qualcosa anziché il nulla" è infatti meno radicale di quanto s’immagini. Ho provato a illustrare questo fraintendimento nel post: https://www.riflessioni.it/forum/filo...tml#post237789 Chiedersi “Perché c’è qualcosa?” non è infatti una reale domanda, in quanto chiede ciò che afferma. Perché l’esserci, il mondo in cui siamo, consiste proprio nel fatto che ci sia qualcosa. L’ipotizzare poi il possibile esserci del nulla, in alternativa al qualcosa, non considera che nulla, nell’esserci, significa semplicemente che non c’è qualcosa che avrebbe potuto esserci. E pure il qualcosa, come sua essenza, è proprio il non essere nulla. L’Essere e il Nulla sono due impostori, uno dona significato all’altro in un gioco senza fine, ma in se stessi non esistono. L’Essere e il Nulla sono due scogli sui quali vorremmo approdare per sfuggire alla tempesta dell’esistenza, ma ciò è impossibile perché sono solo illusioni. Inoltre sempre ci sfugge il fatto che l’esserci è scissione originaria soggetto-oggetto. Di modo che l’ipotizzare un soggetto senza oggetto è un errore possibile solo per la dimenticanza del nostro stato. |
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16-09-2012, 20.05.01 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
Ciao Albert la logica della storia, ammesso che ne abbia una, la insegna. Il linguaggio del mito è una forma di trasmissione delle conoscenze, c'era l'atronomia e la matematica, i Sumeri conoscevano la matematica sessagesimale, I veda "veri" non quelli dei " santoni" parlano di cicli precessionari. Le grandi culture e tradizioni antiche inserivano nell'idioma del mito la conoscenza della tecnica. Aristotele segna il confine dell'opera completa della conoscenza , dell'intero scibile umano . Da lui in poi le conoscenze diverranno settoriali, il Tutto si frantuma nel particolare. Lo specialismo moderno è una dimostrazione. Quindi il muoversi della conoscenza ha un modello generale che si dispiega nel particolare. Sei convinto che chi studia il gluone o il campo di Higgs non sia influenzato dalla cultura di Aristotele? E chi ha costruito i linguaggi logici? Veniamo tutti da lì ( noi occidentali), consapevoli o meno delle nostre radici culturali. Quando si studiano i campi quantisitici bisogna avere in mente l'architettura che tiene in piedi il Modello Standard e infatti esiste un "processo dialettico" nella costruzione architettonica delle energie e delle particelle. E' per questo che "prevedono" le scoperte come quella di Higgs, perchè mancava nel Modello Standard "un buco". Questo modo di procedere è simile all'esempio della costruzione di un'opera del filosofo. Questa forma mentis è antica e inizia sempre dalla metafisica, dal generale al particolare e dal particolare al generale, ecc. |
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16-09-2012, 20.38.51 | #16 | |
Ospite
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Messaggi: 31
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
Se non ho capito male mi sembra una tesi interessante su cui ci rifletterò. |
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16-09-2012, 21.25.16 | #17 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
LE ZONE BUIE! Citazione:
Sarebbero, cioè, i singoli pensamenti, esperienze, comportamenti quotidiani che, combinandosi ed evolvendo, portano a livelli sempre più alti e complessi i relativi saperi e conoscenze! Mi pare che affermare il contrario sia un pò arbitrario! Comunque gli antichi miti sono scomparsi da soli! Oggi non sono che curiose storielle…o storie affascinanti che... come le traversie di Ulysse…rappresentano sentimenti e pulsioni umane: la metafisica non ci ha a che fare,…o forse si…con l’intervento immaginato dei vari dei, semidei e supereroi…ma tutti sappiamo, che sono storielle, invenzioni , metafore, ecc…. o forse ancora qualcuno non lo sa? Infatti, oggi sembra, per chi la sostiene…la metafisica…, che si tratti di un qualcosa “oggettivamente” presente nel trascendente che su di noi influisce!? Ma il suo insorgere ed esistere potrebbe spiegarsi così: Poichè nei molti millenni dominati dalla barbarie, dall'istinto...dai sensi in genere, l'uomo mancava di conoscenze certe, e non aveva a disposizione spiegazioni oggettive, congruenti e razionali circa i fenomeni che lo circondavano e di cui era prigioniero a livello di psiche...e neppure saperva autocontrollarsi...Allora quell'uomo non potè altro che costruirsi man mano un “Universo Trascendente” fantastico ed assoluto, popolato da dei, spiriti e demoni in cui rifugiare la propria mente e le proprie paure ed in cui esplicare i propri desideri, speranze e volontà di potere! Un diverso...dal nostro... Universo trascendente quindi….non costretto dalle leggi di natura… in cui trovare aiuto, protezione, salvezza…Tutte cose che, nel mondo reale, in cui l’uomo si sente piccolo e impotente, non sembrano affrontabili o concepibili. Chi non avrebbe aderito o non aderirebbe al "fantastico" che tutto risolve? E' veramente un lavoro per Superman! Ma penso, supereroi a parte, che sia e sia stata comunque illusione cui demandare la rivincita sull’Olimpo! Invero, però, l’uomo avrebbe meglio operato prendendo coscienza di sé…facendosi protagonista e non, rifugiato nei miti, fatto succube di un illusorio destino. Avrebbe, fin da allora, dovuto affrontare e indagare la realtà oggettiva…come le filosofie realistiche emergenti spingono oggi a fare. In effetti ciò che passa per elevata e dotta metafisica (in realtà l’emergere delle nostre paure e pulsioni) è insito nel profondo (GENOMA) dell'essere umano che ha sempre cercato in qualche modo (prima coi miti, poi con la filosofia…che poi sempre mito è) di spiegarsi, già prima dell’avvento della scienza, i perchè e i come dei fenomeni e degli eventi dell'universo sia interiore che esteriore: non poteva che fantasticare!. Non che sia male cercare di sapere, …ma è fatica improba e di inefficaci risultati senza la disponibilità della metodologia scientifica. Poiché si tratta di perseguimenti e pulsioni comuni a tutti gli umani…è naturale che una sorta di esplicazione metafisica similare sia presente in tutte le culture. Infatti gli è che l’umanità attuale ebbe origine da un ristretto gruppo di ominidi…quasi un collo di bottiglia... di alcuni milioni di anni fa…nel passaggio dall’Africa all’Asia...ed ancora ai tempi di Cristo gli abitanti del pianeta non arrivavano a 2 milioni. E’ naturale, quindi, e verosimile… che i miti metafisici non differiscano poi di tanto da popolo a popolo Citazione:
Si tratterà di impulsi umani...indomabili...forse, ma credo ancora che gli impulsi si debbano e si possano razionalmente controllare! La globalizzazione, comunque, tende al pareggio…sempre più attenuando le diversità culturali col contributo dei mezzi di comunicazione…internet in particolare con vari forum e socialnetwork: non mi pare che, in tale contesto, la metafisica influenzi molto. Citazione:
In realtà non vedo molta gente tormentata da tanti dubbi esistenziali sfocianti nel metafisico. Oggi infatti i dubbiosi tormenti sono ben altri e ben più concreti. I grandi uomini che citi sono oramai “grandi” del passato. Oggi può essere interessante conoscere la loro storia o la particolarità del loro pensiero. L’effettivo contributo alla nostra attuale weltanschauung credo però sia assai contenuto: del noumeno kantiano, ad es., solo ancora in questo forum qualcuno ne parla..o in qualche altro sito prettamente filosofico: non mi pare sia implicata, o interessata, una fetta consistente di umanità nel suo “essere” quotidiano. Forse esistono zone buie dell’animo umano…ma più che altro si tratta di psicosi immaginarie…e non certo i fantasmi della metafisica le risolveranno. Nel caso, consiglierei piuttosto di rivolgersi ad un qualche psicologo o psicoterapeuta, …al limite, ad uno psichiatra. Citazione:
Direi invece che l’architettura del nostro organo cerebrale e quindi della nostra mente (delle mente dei viventi)…si sia formata evolutivamente in emulazione alla struttura funzionale del macro-universo e relativi fenomeni. E' stato infatti il nostro continuo giocare a ping-pong coi fenomeni emergenti del macro-universo, che ha strutturato la nostra mente con logica, consequenzialità...con ogni altra caratteristica. I filosofi non hanno potuto altro che dare una definizione di ordine e di esplicazione logica al nostro elucubrare ed alla nostra modalità comportamentale. Infatti, il logicismo, il principio consequenziale di causa-effetto, i modi di induzione e deduzione degli eventi, ecc… sono intrinseci dei fenomeni naturali …non li hanno inventati i filosofi …essi li hanno semplicemente intuiti e scoperti …non diversamente da quanto fanno oggi gli scienziati che non inventano, ma scoprono (osservazione e sperimentazione) i fenomeni funzionali dell’universo estrapolandone leggi, teorie e modelli. La struttura dell'organo cerebrale dei viventi è semplicemente funzione dell'adattamento evolutivo alle percezioni e sollsecitazioni dell'ambiente. I filosofi e, tanto più, la scinza...si limitano a percepirne i sintomi, ad organizzarli ed a descriverli...chissà che non si arrive ad imitalrli!? Si dice che la filosofia ha permesso alla scienza di emergere…e in parte è vero… nel senso che la scienza è la continuazione evolutiva, verso il concreto, della filosofia dei primi filosofi greci. Mentre l’altra strada della filosofia (di cui furono precursori Aristotele e Platone) si è persa nei meandri della metafisica…da cui la teologia cristiana ha tratto più che dai vangeli. ! |
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16-09-2012, 22.30.57 | #18 | |
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
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17-09-2012, 14.31.37 | #19 | |
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
Tanto è vero che l'ultimo che se n'è occupato "corposamente" cercando di sviscerarlo è Heidegger nell'esitenzialismo e partiva proprio nella premessa dalla tua considerazione. |
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17-09-2012, 20.09.31 | #20 | ||||
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Riferimento: La Metafisica è finita?
Citazione:
Forse in passato..ma poco! Citazione:
Oggi, le filosofie occidentali, liberatesi dalle varie metafisiche, hanno fatto enormi passi in avanti (C’è stato l’illuminismo! Ed ora ci sono le filosofie laiche, la filosofia della scienza, ecc…) improntando di sé il pensiero occidentale e ponendo anche le basi di un continuo sviluppo scientifico. In realtà il nostro organo cerebrale lo ha fisicamente, evolutivamente strutturato la continua esigenza di adattamento alla funzionalità dei fenomeni dell’universo con cui la specie era ed è in continua interazione. Comunque, assai più efficacemente del racconto metafisico, le funzioni di strutturazione della mente, del pensiero, della parola, ecc... le compie oggi lo studio della scienza (la ricerca scientifica) con migliori risultati, diffusi e profondi…. senza l’intralcio delle bubbole della metafisica stessa…costituenti contrasto al pensiero scientifico...compres le varie scinza sociali, politiche , della comunicazione, psicologiche, ecc... La metafisica, coi suoi richiami agli assoluti irreali, contribuisce invece, oggi, a mantenere e spingere i popoli alla più buia ignoranza, non solo in oriente, ma anche in occidente. Sembra, ad esempio, che oltre la metà degli americani USA consideri Darwin come un ciarlatano antireligioso! Hanno persino inventato l’ID… Progetto Intelligente! …introducendone, in alcuni stati, lo studio nelle scuole. Abbiamo comunque, proprio in questi giorni, dimostrazioni eclatanti del buio pseudometafisico in cui cadono certi popoli… ancora prigionieri del dogma religioso…negli assalti, alle ambasciate americane. Buio che ancora avvelena i rapporti sociali nell’ambito dei singoli popoli e fra popoli che ancora sono culturalmente prigionieri di filosofie metafisiche: identificano, infatti, la “cultura” con la “cultura metafisica” e non ancora sono approdati in massa alla scienza…o, per lo meno al pensiero laico, fondamento culturale di gran parte delle scuole e università occidentali...comunque degli studi e ricerche orientati alla conoscenza per il sostentamento del pianeta e della specie umana con esso: non tutte le esisgenze dell'uomo sono di ordine spiriuale...anzi! Direi anche che non dobbiamo confondere l'anelito alla conoscenza ed alla intrapresa con la spiritualità che la metafisica indurrebbe. Citazione:
Molti sono ancora dominati dalle emozioni che i dogmi metafisici sollecitano e blandiscono: volgarmente sarebbe quello che si dice il pensiero o pulsione di pancia! Le forze emotive alimentate dalle metafisiche e credenze varie negli assoluti extraumani, dominano la gran parte degli umani e sono difficilmente controllabili: la cosa vale in ogni campo sociale, economico, politico! Più generalmente e logicamente è l’ignoranza…la non conoscenza…l’abbandono alle emozioni, che prevale…se a ciò non si oppone un civile, acculturato impegno sociale. Gli antichi credenti pensano che sia la metafisica che vi si puo' opporre...ma mi pare invece che la metafisica...con relative storie surreali... ne sia la generatrice Infatti la forza della metafisica dipende dal fatto che è più facile e spontaneo perseguire l’emozione, o abbbandonarsi al sentimento, piuttosto che coltivare e applicare il pensiero razionale in sé congruente. La stessa attuale crisi economica è di derivazione emozionale: vogliamo mettere l’emozione di fare quattrini!!! …e magari di perderli anche…per lo più! Citazione:
Comunque non sono per il giovanilismo per quanto non sia raro che i figli superino i padri…il chè è anche naturale dati i migliori e più efficaci mezzi culturali di cui disporrebbero i giovani…se ne approfittassero...tralasciando chimere metafisiche o non metafisiche. Bisognerebbe chiarire, tuttavia, che cosa s’intenda per nichilismo! Molti lo confondono con l’abbandono degli assolutismi filosofici…ed il perseguimento del relativismo scientifico su cui la scienza fonda le proprie dinamiche. Ma non confonderei e non direi che la metafisica sia necessario fardello della filosofia… ne costituisce solo un substrato derivante dalle antiche origini, dal cui abbandono e negazione (della metafisica) la filosofia odierna, che si discosta dalla teologia, troverà vantaggio. Non sono certo profeta, ma penso che la filosofia, quando operi in sinergia con le scienze e con esse si confonda, abbia ancora davanti ampi spazi da esplorare. In effetti già Bacone affermava (XVI secolo?) che il filosofo, il cosiddetto uomo di cultura, che disconoscesse le risoluzioni della scienza sarebbe un ciarlatano. Tanto piu' oggi, ma già l’ho citato altrove, Stephen Hawking afferma nell’incipit del suo libro (Il grande disegno) che la filosofia è morta non avendo saputo tenere il passo che gli sviluppi più recenti della scienza…della fisica, in particolare: la fiaccola della conoscenza è oramai in nelle mani della scienza! Infatti la gran parte dei grandi argomenti e quesiti esistenziali propri della filosofia tradizionale…come sarebbe...il comprendere il mondo, il comportamento dell’universo e le sue origini, la natura della realtà, il determinismo/indeterminismo degli eventi, l’origine delle specie viventi, ecc…sono oggi oggetto di speculazione scientifica coi metodi che le sono caratteristici. Forse Hawking esagera un poco, ma concordo che è proprio la metafisica, la prima fautrice, oggi, della ignoranza dei popoli, che non può che restare in retroguardia e scomparire se persiste nell’assolutismo dogmatico di un mondo statico, non evoluto e non liberato dalle proprie pulsioni, errori ed esperienze, ma su di esse creato! Del resto, se non persistesse in tale dogmatismo...non sarebbe metafisica! Concordo comunque che le tradizioni siano dure a morire, anche questo per una pervasiva ignoranza, ma non credo debba essere questione di potenza di questo o quel pensiero, ma di evoluzione...per quanto, se ci guardiano attorno, è la tecnica a costituire, bene o male, la più potente ricaduta del pensiero scientifico…. che tutti pervade…anche nel pensare, nel sentire e nel percepire:…altro che tradizione!..è continua innovazione...pratica e culturale! Ma occorre anche chiedersi se si debba sempre (e con quale vantaggio) guardare al passato piuttosto che al futuro. In realtà, mi pare inevitabile, prima o poi, il passato scompare! Ed anche è bene che sia così! Non resta che predisporci a costruire e dominare il futuro! Anche se qualcuno vorrebbe restare affezionato ai vecchi fantasmi. |
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