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07-12-2011, 14.22.14 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
Citazione:
Sospetto, sia pure con malevolenza, che il topic sia arrivato ad una trentina di post a forza di quì quò quà e di battibechi assolutamente inutili: sarò anch'io colpevole? Ho messo assieme diverse cose, ma chiaramente ho detto che la questione della filosofia per la felicità fu innescata da manu....forse anche a ragione!....in effetti sembra che le signore siano interessate a questo argomento più della media degli orsi. Perchè lamentarsi o recriminare? Tutta la questione del big bang è fuori dai coppi: basterebbe un pò di intuizione e fiducia nel prossimo per non cadere in certi misunderstanding. Chi mai potrebbe pensare che la filosofia (o qualunque altro concetto cosciente e raziocinante) possa avere avuto inizio direttamente col supposto big-bang fisico dell'Universo? Forse chi atribuisce alla materia una memoria quasi cosciente e trasmissibile? Per conto mio, volevo semplicemente evidenziare (in contrasto o a precisazione della tua affermazuine) che si asume che il concetto di filosofia sia nato improvvisamente con Talete (come una sorta di big bang filosofico) nel VI secolo dando vita, in quei 2 o3 secoli fino a Pericle e oltre, come ad una sorta di illuminismo greco antelitteram. Non pare, insomma, che l'emergere della filosogfia sia stato un lento processo inconscio per successive approssimazioni, come sarebbe forse opinabile. Ma fa niente, è solo una disattenzione la tua...dopo tutto io sono "paziente": spero che altri abbia capito. Quanto a Benedetto non mi pare abbia concordato sulla prevalente pazienza dei filosofi, ma anche questo è ininfluente: come già ebbi a dire, la "verità" non si definisce per alzata di mano comer tu sembri credere...la verità non è democratica! |
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21-12-2011, 18.17.46 | #33 | |
Ospite
Data registrazione: 24-11-2011
Messaggi: 9
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
Citazione:
Aristotele si circondava di tali persone.Socrate girava per la polis e operava la teoria dell'ironia sia con i sofisti(sui "nemici) e sia la gente comune . Il uso stato d'animo non era affatto negativo perchè filosofava con persone meno colte. Dal momento che tutti non conosciamo,la ricerca di verità condivisibili è un modo migliore verso la verità e la libertà. E quindi,siccome tutti non conosciamo,anche il filosofo, non esiste un livello di "più ignoranza",tanto è che Socrate,anche a chi credevano di conoscere,tramite l'ironia, faceva capire loro che in realtà non sapevano |
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23-12-2011, 07.09.11 | #34 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
Citazione:
Citazione:
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03-12-2012, 11.20.08 | #35 |
Utente bannato
Data registrazione: 27-09-2012
Messaggi: 40
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
IO SONO UNA "NOVIZIA" e noto un poco di disinteresse alle mie idee,forse perchè non poste bene o non sò...però è vero a volte alcuni tendono a credersi superiori a chi stà intraprendendo questo cammino "filosofico".
Ma io mi chiedo:...alla fine non è che forse questo atteggiamento è dettato dalla paura che i "novizi" escano con idee mai sentite e allora non si vuole sforzare le meningi e provare a cambiare idea o perlomeno provare a capire cosa la persona a da dire?..vero:ora mi sono posta in modo leggermente prepotente ....però è una cosa che mi stà a cuore sopratutto perchè amo rispettare i più "deboli" chiamiamoli così....perchè alla fine molte volte si sono dimostrati i più forti in varie situazioni...e poi anche se non dimostrassero nulla chi se ne frega!!!...vivono in questa vita come noi..hanno la loro storia....e sono UGUALI A NOI......eccetto i malvagi...(con malvagi intendo pedofili...assassini etc...ma qui è un discorso a parte) Un caro saluto a tutti |
04-12-2012, 15.33.51 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Re: La pazienza del filosofo.
Citazione:
Ammesso che un filosofo, un “maestro”, una persona che ha alcune esperienze, e non perché sia “migliore”, per cui può essere ritenuto affidabile, sia disposto a condividere quello che sa, con pazienza e senso etico. Spesso scopre che si preferiscono i falsi simulacri della realtà: è il senso del “mito della caverna” di Platone. I prigionieri uccidono l'unico che, uscito, conosce l'origine delle ombre. Rifiutano chi tenta di aprir loro gli occhi, stanno bene così, assuefatti alle loro credenze, non vogliono ammettere di non sapere, non vogliono essere turbati, presumono di sapere già tutto quello che occorre loro. Il mito è sempre attuale: difficilmente si accettano conoscenze in dissonanza con quello che già sappiamo. O che toccano alcune credenze su cui ci sosteniamo, a maggior ragione se ne ricaviamo vantaggi. Oggi certi nostri filosofi apprezzati anche all'estero sono stati definiti “cattivi maestri”, Quindi, secondo alcuni, è meglio tenere per sé, o nascondere, quello che si sa. arsenio |
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04-12-2012, 18.50.08 | #37 |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
La pazienza, come tutte le altre qualità degli esseri umani, penso sia il risultato combinato del nostro corredo genetico miscelato con le esperienze della vita.
La filosofia può dunque migliorare la "pazienza" al pari delle varie esperienze della vita. Nè più nè meno. Come tuttavia pensano alcuni amici che hanno scritto in questo thread è vero (nel mio caso e in pochi altri di cui ho conoscenza) che chi è in ricerca è uno che non si accontenta. Uno che pensa che questo mondo non è il migliore possibile, che i grandi quesiti della vita meritino una risposta, che c'è qualcosa da trovare! Che se non c'è un Dio (e che sia buono! ) tutto è perduto. Che se non è l'amore, in qualche modo, che governa la baracca, le speranze rimangono davvero pochine. Queste cose sì ma che il ricercatore sia migliore della media.........su questa cosa non so rispondere. Lo faccia ciascuno nel proprio cuore! Io comunque penso che sia impossibile stilare una classifica degli umani più virtuosi: se io corro su una ferrari può darsi che perda da uno in bicicletta perchè il traguardo fissato sarà logicamente diverso per entrambi. E non sapendo noi come funziona 'sta gara qua come facciamo a stabilire chi è il migliore? Forse lo è la bicletta che ha fatto 10 Km contro la ferrari che ne ha fatti 100! Chi può saperlo? Per come la vedo io la ricerca è un chiodo che ti si conficca nel cuore e non ti molla più. Solo Dio ti interessa, solo comprendere come stanno le cose vale la pena. Tutto il resto lo fai per senso del dovere ma la passione.........la passione è quella lì. Non so se qualcuno abbia l'ardire di chiamare pazienza 'sta cosa qua. |
04-12-2012, 19.29.33 | #38 |
Ospite
Data registrazione: 30-11-2012
Messaggi: 9
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
il filosofo secondo me puo essere paziente nel senso che accetta le scempiaggini degli altri , anche quando dicono cose sensate non e detto siano vere .
a parte che 7 +5 fa 12 tutto il resto e opinabile essando l uomo emotivo e avendo sentimenti bisogna accettare punti di vista completamenti opposti degli altri che si sconfessano lun altro . cio che rende felici qualcuno puo non esserlo per qualcunaltro per me la felicita non e una categoria universale ma un concetto individuale se alla fine si qualifica come mero e momentaneo momento di piacere avrebbe ragione epicuro filosofo che in realta ha rotto gli schemi nella ntichita |
04-12-2012, 22.33.24 | #39 |
Ospite
Data registrazione: 17-11-2012
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
Ciao Tempo 2011,
rispondo alla tua iniziale domanda : il filosofo deve essere molto paziente quando si parla correttamente di cose importanti: se si è agli inizi bisogna pur che qualcuno ti sia buon insegnante ed ovviamente questo buon insegnante deve pure essere paziente, se ti vuole trasmettere l'amore per la conoscenza. Se la filosofia è cosa seria pertanto il buon filosofo è anche paziente. Ritengo invece che a volte il filosofo abbia diritto di non aver pazienza, quando intuisce che qualcuno cerca di svilire una cosa seria come la filosofia portandola su un piano di poca importanza e facendo inutile sfoggio di retorica. Ho trovato la tua domanda molto bella ed interessante, ma molti interventi successivi hanno messo a dura prova la mia pazienza. Il filosofo non solo deve essere paziente, ma è paziente perché umile. Forse, quando da giovane eri un campione di ping pong, eri un poco giovane e magari poco umile, pertanto non avevi pazienza...................... magari, oggi che sei filosofo, potresti riprovare e diventare un buon maestro di quel bellissimo gioco (anch'io giocavo benino...senz'altro non come te, però abbastanza da divertirmi molto.) Un caro saluto. A.M |
22-12-2012, 04.49.05 | #40 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
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Riferimento: La pazienza del filosofo.
Citazione:
Cari saluti. |
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