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10-09-2009, 03.01.10 | #32 | |||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
"il dio che presenti tu è una figura che non sta in piedi perchè se fosse buono come dici farebbe del bene a tutti e non solo ad alcuni" ovviamente una tale proposizione non supererebbe l'analisi logica di uno studente di scuola media eppure è ancora un impavido cavallo di battaglia di molta rappresentanza eletta ed 'illuminata' della specie sapiens sapiens. "Dio infinitamente buono" è del tutto privo di senso : commisurare qualità incommensurabili e inconcepibili (se non convenzionalmente) come l'infinitezza ad altre del tutto opinabili e relativissime come la bontà è operazione che trovo razionalmente folle.Sia nel cristiano che la adotti come metafora esplicativa del mistero che la sua fede gli porge (e quindi da questa in parte giustificato), sia (di più) nell'ateo che la utilizzi tronfiamente come un'arma a doppio taglio in grado di dare il colpo finale a quella informe accozzaglia di credenze chiamata fede. appare che per esistere come termine e come concetto la fede necessiti di mistero quanto il 'bene' abbisogna del 'male': che mondo sarebbe quello in cui tutti venissero miracolati ogni giorno?Quali sarebbero le antinomie fondanti quel mondo?Ancora 'bene' e 'male'?Quale 'male' però posto che verrebbe tutto 'miracolato', lavato e reso immacolato?Oppure i miracoli ancora solo ad alcuni mentre i cattivi li lasciamo morire in carcere?Già che ci siamo miracoliamo anche loro e li facciamo diventare buoni, poi con un colpo di bacchetta eliminiamo le malattie e catastrofi naturali.Perchè infatti porre limiti ai miracoli a quel punto? In base a quale logica?Poi proseguendo l'estensione del concetto di "infinita bontà" ci si potrebbe dedicare a ripopolare gli altri pianeti vicini, scegliendo anche per loro una nuova e più adattiva distanza dal sole, con un periodo di rotazione più veloce e soprattutto multiasse per garantire anche agli antipodi la coltivazione del pomodoro, 8 stagioni anzichè 4, settimana lavorativa di due giorni poi dodici domeniche di fila. vorrei che gli atei qui presenti dessero una definizione coerente e sistematizzata di "atto di fede", e corollario di principii normativi afferenti, che per loro risultasse plausibile anche solo dopo reductio ad absurdum.Vorrei che definissero cioè un sistema di regole col quale, pur non credendoci, poter legittimare razionalmente un credente. Citazione:
la domanda è : quel dio testuale e letterale non può esistere, e fin qui..., ma chi ci dice che quel dio testuale non sia (stata) una metafora utile nei secoli ai meno adusi a speculazioni logiche (rif. neuroscientifico "Il modulo [neuronale] di Dio")?Quale logica ce lo dice? e di poi, ....come si pone un ateo che si rispetti di fronte a concetti di religiosità meno raffazzonati di questi grotteschi (ancorchè perfettamente funzionali ad entrambe le categorie in esame...), come quelle (religiosità) invece tratteggiate da Einstein o Godel? Citazione:
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10-09-2009, 09.14.51 | #33 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Dici di essere pervenuto all’idea di essere ateo tramite “delle argomentazioni” e se dunque ciò non corrisponde ad un’esperienza ma solo argomentazioni.. ciò è comunque soltanto una credenza su delle idee:ne hai fede. Ma tu escludi che lo sia: spiegheresti meglio? Grazie |
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10-09-2009, 09.56.41 | #34 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Credo che se ci arrabattiamo a cercare la “ragione” di un miracolo, l’abbiamo già squalificato perché, per definizione, il miracolo è ciò che esclude una giustificazione. Ma certo in tal modo giustifichiamo anche l’ingiustizia se non l’assurdità di certi miracoli. E allora? Allora non c’è altra soluzione che affermare che la provenienza di un miracolo rimanda a un essere o una volontà che è al di sopra del bene e del male e si sottrae a ogni biasimo o lode, cioè a ogni possibile comprensione logica o morale. Può darsi che questo non piaccia, che lo stesso religioso rifiuti un’impostazione del genere, ma non credo che si possa opporre ad essa un’impostazione dettata da una chiesa, che immancabilmente rende umano ciò che è divino. Insomma, per tornare al punto essenziale: o Dio è veramente l’assoluto, e quindi l’irrafigurabile, o Dio è qualcosa di simile all’uomo, e quindi giudicabile e criticabile.
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10-09-2009, 10.31.59 | #35 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Questa la mia convinzione profonda sui fatti definiti miracolosi:
i miracoli non possono e non potranno mai essere spiegati dalla scienza perché essi sono l’effetto dell’azione di quegli esseri umani che hanno raggiunto una completa conoscenza della realtà spirituale e delle interazioni fra spirito e materia. L’azione miracolosa non è magica ma è un’azione che si attua attraverso i dinamismi naturali senza sospendere od oltrepassare o bypassare le leggi fisiche o biologiche, oltrepassamento che reputo impossibile e irragionevole ipotizzare perchè la realtà fisica, biologica e spirituale è quella che è, ed è necessariamente come è. L’acquisizione di questo potere, che è dato e raggiunto da alcuni esseri umani e che è l’apice dell’evoluzione, è “condizionato”, cioè è raggiungibile solo da quelle coscienze perfette (nel senso di compiute) che praticano un’azione di perfetto amore e di perfetta giustizia. La valutazione della giustizia, della bontà e dei dinamismi fisico- spirituali, della scelta “distributiva” di un miracolo è al di sotto delle capacità intellettive e morali di qualsiasi essere umano che non abbia raggiunto l’apice dell’evoluzione. Con altro linguaggio: solo un Santo può capire un altro Santo. Gli altri, che come me non sono santi, lo possono intuire per mezzo della fede. |
10-09-2009, 15.31.20 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Veramente non è una mia idea, è quello che si deduce partendo dalla definizione di Dio del catechismo cattolico; non sono stato certo io a definire Dio con quelle qualità. E dei presunti miracoli riconducibili a lui si sta parlando in questa discussione, o almeno credo di aver capito così. Per il resto io non voglio dimostrare nulla, semmai cogliere l'aspetto paraddossale del cristianesimo nei confronti dei miracoli, secondo il mio modesto modo di ragionare. |
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10-09-2009, 16.05.30 | #37 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Sembra che siano circa 20 milioni le persone affette da patologie più o meno importanti che si siano recate a Lourdes fino ad oggi (su circa 300 milioni di visitatori). I casi di "miracoli" certificati dalla chiesa sono 67, ovvero in media si sono verificate 1 guarigione ogni 300 mila persone.
Secondo le statistiche OMS (quindi senza tener conto delle inclinazioni religiose dei pazienti) i casi di regressione spontanea di patologie gravi (come il cancro) avvengono uno ogni 10 mila casi, ovvero la media è circa 30 volte maggiore che nel caso specifico di Lourdes (la differenza la fanno ovviamente i numeri sui quali si applicano le statistiche). In questo caso però nessun medico sano di mente parla di "miracolo", almeno non nel senso che comunemente il credente assegna a questa parola. |
10-09-2009, 16.41.39 | #38 | ||||||||
Moderatore
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Ho affermato che siamo esseri epistemologicamente limitati, ma non ho affatto detto che non siamo degli esseri epistemici. Cioè abbiamo dei limiti, ma abbiamo anche delle capacità. Entro i nostri limiti riusciamo, per esempio, ad accorgerci se alcune concezioni sono altamente problematiche, proprio per come sono definiti i concetti e i legami tra loro. Citazione:
Non è assurdo. Se un fenomeno non è spiegabile e prevedibile perché unico nel suo genere, ciò non toglie che questo sia eticamente giudicabile. In etica non è rilevante se un fenomeno sia unico o meno. Io potrei uccidere tutti gli italiani nel mondo e poi togliermi la vita: questo sarebbe un evento unico ed irripetibile e mai nessuno potrà spiegare perché io abbia agito così, ma non per questo si avranno dubbi sulla gravità etica della mia azione. Citazione:
Che Dio chieda la fede in lui in cambio di miracoli sembra sia falso sia ingiusto. Falso perché i fatti ci mostrano che non è vero. Inoltre: perché se io non credo nella sua esistenza perché uso la mia testa allora dovrei essere meno meritevole? Certo che il padre si relazione diversamente con i propri figli e, in generale, l'uomo si relazione diversamente con le persone, ma qui non si parla di un blando relazionarsi. Qui si parla di sofferenza. Se trovo qualcuno che sta soffrendo in modo assurdo mi pare ovvio che sia eticamente doveroso aiutarlo... a maggior ragione Dio dovrebbe essere moralmente obbligato, dato che a lui non costa nulla aiutare per la sua onnipotenza. Noi non siamo egualmente generosi con tutti, ma da un ente perfettamente buono ce lo sia aspetta. E questa aspettativa è di tipo logico, non morale. Citazione:
Condivido quanto scritto da Eretiko. Noi "non lo vogliamo così", ma si deduce da come viene definito il Dio cristiano. Se è perfettamente giusto, non può fare discriminazioni nell'elargire miracoli. Inoltre, se è perfettamente giusto dovrebbe avere l'obbligo morale (e logico) di lenire la sofferenza di molte persone. Citazione:
Quindi sei d'accordo anche tu che la proposizione "Il Dio cristiano (infinitamente buono) esiste" non può essere vera. Perfetto, infatti concordiamo. Citazione:
L'unico modo che vedo per legittimare razionalmente un credente cristiano prevede che prenda atto che lui in realtà non crede all'esistenza di Dio, bensì ci spera solamente. Ma qui andiamo off topic. Citazione:
Sull'utilità del concetto del Dio cristiano nel passato non mi pronuncio qui. Ciò non toglie che -- come dichiari pure tu -- che un tal Dio possa esistere non può esser vero tra le altre cose per la questione qui trattata dell'iniquità dei miracoli. Citazione:
Einstein, per esempio, disse: "Ciò che si legge riguardo alle mie convinzioni religiose è una menzogna che viene sistematicamente ripetuta. Io non credo in un Dio personale e l'ho espresso chiaramente''. Quindi anche qui siamo off-topic, dato che si vuole parlare di un ente personale che fa i miracoli. |
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10-09-2009, 16.45.44 | #39 | ||
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Citazione:
Da qui la necessità, spesso da parte dei medici,di parlare di miracoli,per eventi non scientificamente dimostrabili. Citazione:
Chi afferma il contrario,possiede forse una logica assoluta? |
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10-09-2009, 17.16.45 | #40 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Discutere paradossi presunti di un modello non dovrebbe portare a formulare proposizioni autoinvalidanti e altrettanto paradossali di quelle ravvisate come vere.La critica a modelli teorici dovrebbe sempre osservare il limite invalicabile della invalida del sistema di riferimento preso in esame, pena l'autoinvalidazione di sè stessa : un'infinita bontà tradotta nella effettiva presenza capillare, quotidiana e ubiquitaria di miracoli invaliderebbe la stabilità e la plausibilità del sistema preso a modello sul quale ci si basa per far emergere il paradosso, facendo mancare i presupposti logici per i quali l'atto di fede, a quel punto di saturazione del tasso di miracoli verificatisi, dovrebbe continuare ad essere esercitato.Equivale a costruire un cardine argomentativo che si autoannulla automaticamente nel momento in cui viene utilizzato. |
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