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21-09-2009, 10.21.32 | #102 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Veramente non intendevo entrare nel merito specifico della religione, o trarre giudizi superficiali e qualunquisti sull'uso strumentale delle credenze popolari. Rilevavo che il credere al miracolo non è di pertinenza esclusiva del credente, ma una più generica predisposizione a spiegazioni sovrannaturali (seppure con motivazioni diverse). E notavo che esiste una matrice comune che tende a far "cassa" attorno alla questione "miracolo", sia in ambito religioso che non (anche qui con i dovuti distinguo). Personalmente trovo eticamente scorretto sia il mago (che pensa alla propria cassa sfruttando le debolezze altrui), sia lo stato (che per una presunta cassa comune induce a sperare nel miracolo della lotteria), sia l'istituzione religiosa (che lo fa per un presunto bene superiore), soprattutto perchè incoraggiano le credenze invece di scoraggiarle. |
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21-09-2009, 21.48.53 | #103 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-06-2007
Messaggi: 529
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Secondo me qui c'è un errore di fondo. Pur non essendo esperto di esegesi cattolica mi viene spontaneo pensare al fatto che il miracolo delle guarigioni è pur sempre qualcosa di limitato nel tempo e nello spazio. Il o la miracolata prima o poi si ammalerà di qualcos'altro e morirà....Cosi' come dopo essere resuscitato Lazzaro sarà pur morto una buona volta......Sarà che il "miracolo" ha qualche altro significato ? |
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21-09-2009, 22.12.50 | #104 |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Ho provato a rileggere tutte le risposte, vorrei soffermarmi sul miracolo della guarigione.La guarigione nella maggior parte dei casi è un miracolo attivo di chi ne beneficia. Lo ha accennato anche Giorgiosan, in alcuni casi partono dalla pietà di chi è in grado di fare il miracolo, ma il miracolo rappresenta principalmente un atto di Fede. Per Gesù non è straordinaria la sua capacità di fare miracoli, ed è assolutamente strumentale alla sua missione. Che senso ha trasformare l'acqua in vino quando si è in grado di ordinare ai morti di rivivere?
E' evidente che il Nostro dolore terreno è nullo rispetto la promessa dell'eterno e dell'opportunità di vedere Dio. Se prendiamo per vera la sua storia, parliamo di un uomo che conosce come morirà, ma pur sempre umano nella capacità di patire. Non possiamo parlare di ugualianza?Certo non possiamo parlare di privilegi.Io parlerei di responsabilità e merito. Pur provando patimenti fisici Gesù continuamente ci avverte che ben altri patimenti dobbiamo temere. Dico questo perchè stravolge per primo il Nostro metro di valutazione. La giustizia di cui parla non è terrena, di questa ne siamo Noi responsabili. Chi può dire che tutti coloro che si dirigono in questi luoghi di Fede ne abbiano una tanto grande da abbandonare le stampelle e camminare?E' intrinseca poi la guarigione fisica con una guarigione interiore. Il rancore e la gelosia di chi non riceve il miracolo poi evidenziano quanto detto sopra. Ovvero colui che beneficia del miracolo forse è altrettanto santo di chi lo promuove, ed è questa santità a renderlo possibile. Come giustamente accenna Marius anche Lazzaro alla fine è deceduto, ben poco rispetto all'eternità di cui forse godrà. |
22-09-2009, 14.22.10 | #105 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Chiedersi del perché il miracolo mi sembra sensato. Sembra che si debba, però, per forza ritornare alle motivazione che avrebbero spinto dio a scegliere di farci soffrire sulla terra invece di, essendo infinitamente buono, farci godere per l'eternità se non fosse che poi ritorneremmo a prendercela nuovamente con lui se per un attimo ridà la salute solo a qualcuno e non a tutti. In effetti un motivo diverso ci dovrebbe essere se poi quel miracolo è solo momentaneo. Citazione:
La domanda ha bisogno di una risposta articolata. Non solo, meriterebbe secondo me un argomento a parte. In poche parole per me con Realtà s'intende l'oggettività, quegli oggetti che non dipendono da altri fattori. Ma questa risposta ha delle controindicazioni: se la realtà davvero non dipendesse da altri fattori, non dovrebbe dipendere dalle leggi fisiche e naturali. La Realtà però dipende dalle leggi fisiche e naturali quindi non può essere oggettiva a maggior ragione se constatiamo che la stessa legge naturale non lo è. Quindi le leggi naturali hanno un grado minore di realtà ma maggiore di esistenza. Ovvero senza l'esistenza di una legge naturale ( non oggettiva perché non reale) la Realtà non sarebbe quella che noi chiameremmo appunto realtà. In una scala di valori, quindi, ciò che è non oggettivo è più importante. La Realtà è un surrogato di un mondo non oggettivo, non reale, ma necessariamente esistente che da solo permette quella che noi definiamo la realtà oggettiva. |
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22-09-2009, 14.51.14 | #106 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il mistero del miracolo
La credenza nel miracolo può essere la prova della più alta come dell’infima fede, cioè della fede più interessata e di quella più limpida e pura. Basta infatti una minima riflessione per aprire la mente a contestazioni che divengono una rivolta della coscienza: non solo spingendoci a chiedere “perché lui e non me?”, cioè a vedere nel miracolo una palese ingiustizia, ma perché si può giungere a dubitare del valore di una pietà che sceglie – quasi giocando - dove far piovere le sue grazie.
La verità è questa: che se Dio è come lo dipingono le chiese – una specie di superuomo, sia pure più alto e potente, cioè come un Dio che rappresenta ciò che abbiamo dentro di più elevato – quei valori di giustizia e pietà che altrimenti diverrebbero una stolta e vana illusione - esso è un Dio che possiamo amare: ma per poterlo adorare dobbiamo lasciare tutto, dimenticare ciò che insegnano Bibbie e Vangeli, e con essi la nostra arte, la nostra logica e la nostra morale....Ma non sarebbe - direte - un arrendenderci a una fede cieca, una speranza cieca, una carità cieca? Eppure solo così mi pare che Dio sarebbe veramente Dio e la sua esistenza non un solenne mistero o un magico paradosso, ma sarebbe il vero miracolo: quello di fronte a cui tutto il resto tace. |
22-09-2009, 15.46.13 | #107 | |
Ospite di se stesso
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Messaggi: 2,064
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Le leggi fisiche sono una costante in un determinato mondo che si esprime con precise percezioni e solo tramite quelle. Oltre non vi è più quella costanza,ma ci sarà sempre qualcosa che può evidentemente osservarla o meglio esserla:qualla Costanza assoluta è Reale ,non altre,e ciò che è sempre costante si può ritenere oggettivo ma..corrisponde allo stesso Soggetto. PS peccato non sia passato l’argomento..così andiamo OT.. |
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22-09-2009, 18.26.03 | #108 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 529
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Sul perchè e sul significato del miracolo credo che la risposta sia di competenza teologica. La motivazione della sofferenza terrena potrebbe, invece, risiedere nella necessità della distinzione fra creatore e creature.....Mi spiego meglio : una creatura indefinitamente completa, perfetta e beata non sarebbe altri che Dio stesso...Io non credo che Dio giochi a dadi con l'universo, ma che abbia "spaccato" il triangolo di un biliardo lasciando al caso - libero arbitrio - che le palle vadano o meno in buca. In questa maniera ha potuto generare "altro da se". In questo caso ananche e tuche sono la stessa cosa. |
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22-09-2009, 19.57.07 | #109 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
D'altronde la mente percepisce soltanto "dividendo" la realtà tra soggetto e oggetto e non ha altro modo per acquisire conoscenza cognitiva (ma non Conoscenza).. ma chi lo dice che il Reale sia "in realtà" proprio "questo"? Vi sono delle metafore nelle religioni che conducono a queste conclusioni (la più conosciuta per noi è quella della Caduta dell'Uomo,la cacciata dal Paradiso Terrestre,ove il serpente simboleggia proprio la mente umana ovvero ciò che divide e allontana dall'Unità primordiale). |
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22-09-2009, 21.00.34 | #110 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-06-2007
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Riferimento: Il mistero del miracolo
Citazione:
Forse io e te ne abiamo già parlato....E la conclusione era che stavo parlando con me stesso...E viceversa.. |
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