Io ci provo
Innanzitutto per me è quella informazione "completa" (che viene chiamata verità assoluta) che noi non possediamo. L'uomo però è capace, altrimenti non avrebbe capito nulla della vita del cosmo, di darsi risposte anche senza una definizione completa. Queste risposte possono essere sempre piu esaurienti, ma certo si incomincia col nulla. Dio quindi rappresenta la massima conoscenza a cui noi aspiriamo. Quando possederemo si fatta verità chi può dirlo, saremo dinnanzi a Dio oppure davanti al nulla.
L'unico attributo che mi sento di dover necessariamente versare a favore di Dio è quello di essere la "libertà assoluta".
Se noi possedessimo anche solo una minima parte di questa libertà, secondo me, questa sarebbe la relazione dell'uomo con Dio, quasi di parità con Dio stesso. Un Dio che lascia il mondo alle leggi fisiche deterministiche (o per alcuni ontologicamente stocastiche), ma che possiede e fa possedere una uscita verso la libertà da vincoli causali.
Io insisto con la libertà perché se non ci fosse si dovrebbe parlare di un dio minore, che lascia tutto al caso e al destino (casuale) dell'universo intero. In pratica secondo me sarebbe la prova che dio non esisterebbe, o per lo meno non esprimendo alcuna volontà (ne lui ne noi) ad essere importanti sarebbero le attuali leggi della fisica deterministiche (e quindi prevedibili) o al limite ontologicamente casuali; sarebbero queste il solo dio espresso nell'universo.
Se invece esistesse la libertà ( espressa anche da una spiegazione razionale e non necessariamente solo "metafisica) il discorso cambierebbe di molto.