ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
19-04-2008, 16.17.21 | #62 |
Utente bannato
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
|
Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
"creazione artistica di genere favolistico-allegorico"
Sileno, non si tratta di una allegoria. Il senso dei simboli è molto più profondo. Purtroppo oggi si considerano i simboli come della convenzioni letterararie al pari che so dei segnali stradali. Non è così. I simboli dall'etimologia "symbolon" sono ponti idee che consentono un collegamento immediato con la sostanza originaria. Sono in un certo senso immagini degli enti metafisici. Non si può attingere al sapere nascosto in questi racconti, l'analisi filosofica classica con gli strumenti dialettici, i formalismi qui è addirittura fallimentare. Ci immette in un gioco di specchi senza uscita. Avevo dimenticato di dire che il serpente ovviamente è il simbolo del tempo, il tempo che è corruzione è male della materia, condizione sine qua non della creazione. Da notare che il serpente intorno all'albero assume un movimento a spirale a rappresentare il tempo lineare ebraico che illude tramite la natura di essere ciclico. |
19-04-2008, 17.52.20 | #63 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Citazione:
E' la mente che vede corruzione e male. Il serpente è la mente egoica dell'uomo,quella che legge solo nell'illusione del tempo,che crea il potere,il desiderio della "divisione",è la paura stessa che si proietta, come tu hai detto, nella superstizione. ..Ecco l'uomo che "si scaccia" dal paradiso..inevitabilmente.. |
|
13-01-2009, 01.01.36 | #64 |
federico
Data registrazione: 30-05-2005
Messaggi: 3
|
Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
non esiste alcun peccato ma un errore o meglio una dimenticanza ( vedi anche elena Lohevental giugno 2001 i pare in tuttolibri la stampa): la conoscenza del bene e del male é segno del distacco della mente da ciò che é proprio della esistenza in forma fisica cioé dalla Luce, noi con ogni probabilità proveniamo da una raltà indistinta che é come come una Luce fulgida, e quando vogliamo andare nel distinto cioé nel duale...noi e la natura, noi e il corpo, noi e gli altri ecc, cioé per ritrovarci come persona dimentichimo la realtà origine cioé la Luce.
Se la mente sta nella Luce come le é proprio la nostra coscienza di persona si forma sulla Luce e si é nell'Eden cioè liberi dal tempo, dai bisogni e sofferenze e nella maggiore manfestazione delle nostre qualità interiori, la bellezza e il valore di questa esperienza non é descrivibile con parole ;..il problema lo avrai capito é l'associare l'indistinto non duale caratteristico dell'Essere indistinto al distinto duale caratteristico della persona. ciò si puà sperimentare nella meditaione Vita che é una nuova meditazione molto semplice ma assai concreta, come una via diretta. Per provarla dobbiamo metterci d'accordo. Auguri Federico |
13-01-2009, 13.40.51 | #65 |
federico
Data registrazione: 30-05-2005
Messaggi: 3
|
Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
per ciò che ne so la Chiesa non dice nulla di esplicito su Adamo ed Eva intendo sul paradiso della terra, mi pare che prevalga l'idea che non é recuperabile per causa di un peccato che di fatto non si conosce, quindi non é perdonato anche con l'avvento di Gesù, però taluni religiosi credono che esiste sempre e citano i passi del Vangelo: "il paradiso é come un mercante" cioé esiste sempre, ma non si capisce bene.
Per la mia esperienza convalidata da persone state in India come pure io, il paradiso terrestre o eden é sempe esistito e dipende solo a noi ritrovarlo, meglio dire sperimentarlo, é manca ta fi ad oggi solo la guida. Nessun peccato quidi occree solo imparare. L'Eden non é frutto di fatti esteriori, di possessi o di posi pricol, o di altro ma di un lavoro personale , interiore: la mente deve staccarsi dalle cose fisiche riportate dai sensi......bé il resto se vi interessa scrivetemi , io posso anche fare la guida a quest'esperienza, probabilità di successo direi al 50% forse anche più occorre una certa preparazione questo senza dubbio....e occorre quindi mettersi d'accordo,ma credetemi che vivere senza conosere ciò é come buttare la vita, é come fallire un porgetto illudendosi di una vita che stiamo vivendo ma che non é tale ;non esiste nulla di più bello e di valore dell'eden. Vera e concreta tesimonianza delle qualità e capacità di Dio,aggiungo: esperiena che se fosse diffusa cacellerebbe ogni male dal mondo in breve tempo Con affetto Fedrico |
16-01-2009, 15.25.13 | #66 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
|
Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Citazione:
Carissimo Federico,io non sono stato in India,ma rifletto e riesco al corretto maditare,per cui condivido fermamente quanto ti esprimi, ciò che manca alla maggioranza della società odierna è giustamente come tu dici,l'insegnamento. Innanzitutto imparare a conoscere a fondo se stessi,quindi con riflessione definire dove si desidera andare,e se non esistono patologie intellettuali,si giunge a quell'unica meta comune a tutta ì'umanità,che si chiama Felicità,la beatitudine,l'Eden,il paradiso o come meglio la si voglia chiamare.Qualora si riesce ad ascoltare attraverso la propria coscienza i consigli della propria spiritualità,innata in ogni essere umano,tralasciando di dar ascolto ai desideri fisici della propria materialità corporale,ci si avvia immancabilmente verso quell'unico paradiso riconosciuto esistente su questa terra. Il sentiero per arrivarci è fondato sull'AMORE,ama il tuo prossimo in ogni momento ed in ogni evenienza,perchè DIO è in ogni luogo,ma sopratutto stà nel tuo prossimo,ed è relazionandoti a lui che puoi trovare la massima felicità gustandoti il paradiso su questa terra. Un saluto amichevole. espert37 |
|