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07-04-2008, 23.13.00 | #52 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Citazione:
paura,paura di perdere un'identità permanente ma illusoria e in parte desideri,desideri inespressi..repressi.. |
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08-04-2008, 14.28.28 | #54 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Citazione:
Su questo "movimento" si creano fantasmi,nodi,proiezioni:la superstizione della mente che crede di poter gestire\scongiurare tutto. Niente di più irrazionale. |
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08-04-2008, 16.41.19 | #55 |
iscrizione annullata
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Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Com'è insorta, allora, questa 'deficienza' dell'umano?
Perché esiste la paura della morte se non esiste morte? E come accade che l'uomo sbagli, quando non c'è alcuna possibilità di sbagliare e 'nulla da sconfiggere'? Io non ho ancora ben compreso questo 'sogno spaventoso' da quale sonno possa esser stato partorito: non esiste, infatti, alcun sonno perché non c'è veglia e neppure so perché tu sia convinto, citando il Mandukya Upanisad, di dire una verità, quando verità e falsità non esistono. Perché, Noor, se esistessero verità e falsità, avremmo l'obbligo di sconfiggere il falso, quello che effettivamente stai facendo con me, pur negando di farlo. |
08-04-2008, 18.41.38 | #56 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Citazione:
Questa è la realtà dualistica,quella della mente che legge la realtà solo per contrapposizioni,intrappolata nello stesso inganno che si è creata da sè. Prima che tu mi chieda perchè ti dico: se così è..vuol dire che così dev'essere.. C'è un "falso movimento"..quel famoso Ritorno a Casa.. Vedere il" serpente" e comprendere che siamo sempre stati qui... che anche il Viaggio era una nostra immaginazione (la mente procede solo nello spazio-tempo,come sai..). |
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09-04-2008, 00.01.40 | #58 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
Citazione:
E' possibile esperirlo. |
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19-04-2008, 12.02.08 | #60 |
Utente bannato
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Riferimento: Racconto di Adamo ed Eva: quale interpretazione possibile?
L'interpretazione di Burattino secondo me è la più corretta,
quella religiosa, quella di sileno come la freudiana sono interessanti rappresentazioni e vanno sempre bene queste letture perchè l'uomo è un cosmo che si riproduce in tutti i livelli. Le interpretazioni squisitamente filosofiche a mio parere non si adattano ai temi a carattere da un lato chiaramente morale dall'altro fortemente simbolico. La Bibbia non va letta con gli occhi di oggi. Al'epoca non avevano l'idea di Scienza come l'abbiamo noi ma di Sapienza, della conoscenza come la intendiamo noi basata sulla verità dei dati empirici non interessava nulla perciò è fuorviante una lettura di un Dio che punisce l'anelito alla conoscenza modernamente intesa. La conoscenza più grande per la Bibbia è il bene che viene da Dio. Eden Morale La chiave non è la conoscenza ma l'orgoglio, la non fiducia nel creatore. Adamo ed Eva non vanno a caccia della conoscenza ma sono tentati. Quindi il tema non è la conoscenza ma la fede. Il serpente gli insinua il dubbio che Dio gli abbia mentito, che loro possono essere come Lui. "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male". Quindi è mancanza di umilità, non accontentarsi di quello che si ha, neanche un Eden all'uomo può bastare se non è umile. Adamo ed Eva, non vanno da Dio a riferire cosa ha detto il serpente, non vanno a chiedergli di dargli quel frutto, di farli diventare come lui. Lo fanno di nascosto. E esemplare cosa provano mangiato il frutto: "Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si resero conto di essere nudi; intrecciarono delle foglie di fico e se ne fecero cinture." Nessuna conoscenza che dia il piacere di sapere, nulla di utile. L'essere nudi è un simbolo di povertà e fragilità. Quando Dio li cerca (questo è notevole vuol dire che Dio non gli faceva mancare nulla e si potevano fidare) Eva scarica la responsabilità sul serpente, Adamo sulla donna. Il discorso è chiaro la Donna è debole è può essere tentata dal male. Ma l'Uomo non è forte anzi è ancora più debole perchè gli basta una donna per cadere! Il peccato di Adamo ed Eva è ripetuto quindi davanti a Dio perchè negano e questo è il vero peccato, il rifiuto del perdono. In teologia è il peccato più grande quello contro lo Spirito Santo. L'unico che non può essere perdonato perchè è rifiuto di Dio. Dio non condanna come dice giustamente Burattino ma è l'uomo che rifiuta Dio che si condanna. Il vero peccato dell'Eden non è essere caduti in tentazione ma avere rifiutato il perdono. Dio cerca i progenitori perchè non li vede. Tutta la Bibbia è il mistero di un Dio che cerca l'uomo. In ciò il giudaismo è profondamente diverso da ogni altra religione (non solo in questo), mentre le altre religioni sono la ricerca di Dio qui è Dio a cercare l'Uomo e lo cerca incessantemente nonostante la sua "durezza di cervice". La lezione della Genesi è che la conoscenza che intendiamo noi è ben poca cosa in un quadro molto più ampio nel quale esiste il male e il dolore realtà che l'uomo vuole sempre ignorare esaltando la conoscenza come l'unica speranza per risolvere quei problemi. Bibbia e Conoscenza Infine il pensiero della Bibbia non è contro la conoscenza, ad es. a proposito delle sculture degli idoli pagani dice "Hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non ascoltano"... una manifesto di "empirismo". La Bibbia è contro la superstizione e infatti non è la fede ma la superstizione l'opposto della conoscenza. E' proprio nello spirito giudaico che è da ricercare l'origine della Scienza. Ponendo l'uomo sopra il creato, Adamo nominava gli animali (in linguaggio biblico li possedeva) esso è "staccato" dalla Natura. Nella concezione pagana, basata sull'idea di generazione, l'uomo è immerso in una natura senza centro senza soluzione di continuità con essa (panteismo). Nella concezione biblica, basata sull'idea di creazione, l'uomo è al centro della Natura (chi ha creato la Natura cerca continuamente l'uomo) ed è al di sopra di essa perchè la domina. Questo è il principio che consente il libero pensiero e la scienza. A mio modo di vedere un principio che non è presente nemmeno tra i greci. Infatti la Scienza è stata sviluppata in ambito cristiano. Bibbia e Libertà Stesso discorso vale contro l'idea di un Dio cattivo che vuole l'uomo schiavo. Lo stesso principio di un uomo staccato dalla Natura e suo dominatore ha consentito di cancellare l'idea della schiavitù che era di origine naturale e alla quale anche i greci non avevano rinunciato. Eden Metafisico Adamo può essere interpretato come l'Ermafrodito platonico da cui viene scisso uomo e donna. Un'immagine mitica che ha una profonda valenza metafisica perchè descrive i passaggi necessari della Sostanza prima per la creazione dell'Universo. La mia idea personale è che il processo sottrattivo di attributi (la costola) è quello spiega la causa efficiente della Creazione, la differenzianzione dalla Sostanza primordiale per sottrazione di una attributo, la costola, si ha la Materia-Madre-Eva-Madre dei viventi (la Grande Madre). Adamo potrebbe essere il principio di Cristo "Io sono la via, la verità, la vita" l'attributo vitale trasmesso dalla Sostanza prima alla Materia. Potrebbe essere identificato con l'attributo di "essere uguale a sè" e che la comanda a ripetere l'operazione di scissione. La Materia riproduce il primo atto di scissione continuando a produrre sostanze decadute dalle più leggere alle più pesanti, la terra. E' un'idea che combina elementi gnostici, alchemici e simbolici con la metafisica. L'altro Eden Ci sono poi alcuni discorsi molto interessanti circa il mito di Lilith. Il racconto della creazione della donna è doppio e ha fatto supporre l'esistenza di una donna prima di Eva. Genesi 1:26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Genesi 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Genesi 2:21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Genesi 2:22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Genesi 2:23 Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». E' molto curioso che Adamo dica: "Questa volta..." I teologi spiegano i due momenti come due aspetti concettuali dello stesso discorso ma il sospetto che ci fosse qualcosa è fondato. NB: Il primo racconto pare che sia successivo in realtà nella redazione finale del testo. La tradizione ebraica sul mito di Lilith come donna infernale che non si sottomette all'uomo e odia la nuova donna Eva, per questo la tenta. Michelangelo rappresenta il serpente con la testa di donna proprio per questa tradizione. Eden e Gnosi Lilith è un demone mesopotamico che causa il parto prematuro (l'odio verso la donna, la contrapposizione tra donna-sesso e donna-madre). Secondo testi della kabbala, Lilith si sarebbe unita con Adamo e ne sarebbero nati dei demoni, forse anche "i" demoni. Si tratta di un archetipo ancestrali del femminile notturno da contrapporre del femminile diurno. Si tratta di una figura estremamente importante in astrologia e nell'esoterismo. La figura di donna oscura è presente in tutte le culture mitiche e spesso è presente con nomi in cui è presente la "L", Lilith è citata in Isaia 34:14 ma molte bibbie non riportano più il nome. Personalmente ritengo che i compilatori della Bibbia abbiano fatto bene a pulire il testo da questi contenuti altamente mitici. Hanno un grande valore per me che considero religione, esoterismo e metafisica tre parti di un unico grande sapere ma che sono inferiori al valore che distingue la rivelazione biblica dalle altre culture mitiche. Vale la pena di citare le interpretazioni gnostiche. Il Dio creatore sarebbe in realtà il demiurgo, il demonio, e il vero dio il serpente la fonte del sapere. Tale setta era detta degli Ofiti da serpente. La gnosi è il tentativo del politeismo di sopravvivere evolvendo un sistema che spieghi i dati giudaico-cristiani in un ordine che mantiene il concetto ciclico del tempo e l'idea della generazione (scintilla divina) il dio serpente, da contrapporre all'idea di creazione. Questo idea è alla base del satanismo del moderno. |