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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 29-01-2008, 15.46.27   #61
Giorgiosan
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo

Materia ha assunto una sfumatura leggermente dispregiativa specialmente per opera di certe concezioni spiritualistiche, debitrici dello gnosticismo...e di un malinteso misticismo.
La materia inerte, si sente dire.
E' la materia quella che ci ha generato e non è affatto inerte.
Il determinismo meccanicistico considera la materia del tutto priva di libertà, penso invece che essa abbia una minima forma di libertà e che questa libertà vada aumentando via che si raggiungono forme di vita più evolute.
La libertà è una categoria dello spirito, quindi bisognerebbe supporre che ogni singola particella di materia (ammesso che si possa parlare di particelle) deve essere dotata, per così dire, di una minima particella di spirito....e se è così anche di un minimo quoziente d'intelligenza.

Tutti i termini che ho usato sono impropri o approssimativi...ma non ne ho trovati altri.
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Vecchio 29-01-2008, 22.11.48   #62
katerpillar
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo

katerpillar
Citazione:
Che esistono altri universi diversi dal nostro con una vita intelligente io posso condividerlo e sperarlo, ma che tu lo affermi come se li avessi conosciuti è un'altro discorso.
epicurus
Citazione:
No, non mi hai capito. Quando uno dice "Wow! Noi siamo qui perché ci sono molte cose (costanti universali + leggi fisiche) che ce lo permettono. Ma se quelle cose non ci fossero state? Che probabilità c'era che quelle cose fossero così come sono, cioè che permettessero di generare forme di vita intelligenti?"
Giorgiosan
Citazione:
Materia ha assunto una sfumatura leggermente dispregiativa specialmente per opera di certe concezioni spiritualistiche, debitrici dello gnosticismo...e di un malinteso misticismo.
La materia inerte, si sente dire.
E' la materia quella che ci ha generato e non è affatto inerte.
Il determinismo meccanicistico considera la materia del tutto priva di libertà, penso invece che essa abbia una minima forma di libertà e che questa libertà vada aumentando via che si raggiungono forme di vita più evolute.
La libertà è una categoria dello spirito, quindi bisognerebbe supporre che ogni singola particella di materia (ammesso che si possa parlare di particelle) deve essere dotata, per così dire, di una minima particella di spirito....e se è così anche di un minimo quoziente d'intelligenza.

Tutti i termini che ho usato sono impropri o approssimativi...ma non ne ho trovati altri.
katerpillar

Se continuiamo a credere che l'uomo sia un derivato della vita generata dalla materia, dal famoso brodo prebiotico, e se il tuo Wow è una esclamazione, io continuerò ad esclamare Wow!! e nessuno potrà impedirmi di credere o semplicemente pensare che, se questo è avvenuto vi possa essere un motivo più serio che, non quello di scrivere semplicemente le nostre opinioni in questo forum.

Io non credo ciecamente alla vita nata per caso, mi lascio i miei saggi dubbi, in ogni modo bisogna ammettere che se ciò è avvenuto vuol dire che, la "Materia" ha delle caratteristiche tali che la vita può nascere in qualsiasi parte di tutti gli universi esistenti, la dove si riscontrano determinate caratteristiche, e se ciò avviene non dovrebbero essere tanto differenti le caratteristiche d'intelligenza e di libero arbitrio di quegli abitanti, riferendomi proprio al fatto che queste intelligenza servano a qualche cosa; altrimenti, come qualcuno ha accennato: tanto rumore per nulla?

emmecì
Citazione:
Certo, ciò che rende dubbioso il principio antropico in qualsiasi forma, compresa quella – fortissima - che mi sono permesso di immaginare è che, come sembra sospetti Epicurus, questo principio fa supporre che la natura abbia avuto uno scopo, cioè lo scopo di far nascere noi, e di portarci sul trono. Ma a questo punto vorrei però aggiungere che lo scopo potrebbe essere qualcosa che va oltre l’uomo, cioè a ciò che, molto semplicemente, potrà comparire dopo di lui. Dunque solo una nuova specie frutto del caso e della selezione naturale? O qualcosa che, pur non saltando nella metafisica, potrà inaugurare un nuovo livello dell’essere? Questo sembrerebbe confortato dal fatto che l’uomo non si sente compiuto (tanto meno perfetto), ma fin dal primo respiro è come anelasse a un altro orizzonte. Forse, allora, lo stesso principio antropico potrebbe essere accusato di un orgoglioso, futile auto-incensamento, e deve essere per lo meno tradotto in un principio più vasto, anche perché lungo tutta la catena della vita, a cominciare dalle cellule vaganti nel brodo primordiale, ogni essere avrebbe potuto utilizzare un principio di questo tipo, cioè ogni specie avrebbe potuto credere di essere l’ultima, e pensare (purché avesse avuto il dono dell’io-penso) che l’intero universo fosse stato creato per portarla a quell’ultimo margine ….Insomma, alla fine, noi dovremmo per così dire abbassare le ali e renderci conto che la nostra specie sarà superata, con tanto di ben servito al principio antropico.
L’unica cosa che potrebbe ragionevolmente difenderci da queste malinconiche prospettive è che la coscienza di sé è forse anche presente negli animali e - perché no? - nelle piante, ma sembra che l’intuizione dell’infinito, cioè di una corrente che oltrepassa tutto, distruggendo le forme in cui momentaneamente s’incorpora, sia veramente una nostra invenzione, anche se un delfino, un avvoltoio e perfino un misero insetto sembra talvolta volgere al cielo un occhio sognante, in cui l'infinito sembra specchiarsi….
(So, Katerpillar, che a te e ad altri frequentatori del forum, i miei ragionamenti potranno sembrare un po’ ardimentosi se non stravaganti, ma io credo che in un’epoca in cui la scienza ha già convinto qualcuno di essere la sola forma della ragione, la filosofia possa avere sempre la possibilità di tentare vie nuove, cioè di poter ancora aspirare, dopo migliaia di anni di storia, a quel ruolo creativo che ha dovuto avere all’inizio).
katerpillar

Non è affatto un'idea peregrina quella del solo passaggio, in attesa di un qualcosa di più sostanzioso (questo va a tutto vantaggio della mia ormai, famosa idea). In fin dei conti non scordiamoci che i batteri e i loro precursori, sono tre miliardi di anni che non fanno altro che superare ostacoli, arrivando integri fino a noi, mentre noi quanti anni sono che stiamo cercando di distruggerci l'un con l'altro? E se quel famoso salvataggio dell'universo fosse demandato proprio alla razza che riuscirà a sopravvivere, pensando, in questo caso, che la materia ci ha messo in competizione-Tricheco compreso?

emmecì, un poeta quale io mi reputo (sic), che ha sempre creduto che la fantasia sia la chiave di lettura della vita e dell'amore-e quindi dell'evoluzione- per quale motivo mi dovrei meravigliare delle tue bellissime supposizioni? Anzi, più andiamo avanti e più vedo che le nostre idee convergono, e questo per me è un buon segno....un bellissimo segno.

Saluti
Giancarlo.
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Vecchio 30-01-2008, 07.42.11   #63
emmeci
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo

Giancarlo: riallacciandomi alle ultime parole che avevo espresse sull’essenza della filosofia, forse posso precisarle meglio, perché mi pare perfino lecito dire che la filosofia non è nient’altro che capacità di “creare possibili verità”, mentre il compito di “descrivere verità” è stato affidato a un certo momento alla scienza – ed è così che, quasi naturalmente o per forza di cose, si sono distribuiti compiti che forse prima erano congiunti: alla filosofia il ruolo di audace o stravagante battistrada, alla scienza quello di rafforzare le fondamenta perché non si voli nell’inverosimile o in quelli che Kant chiamava i sogni di un visionario. Chi sa, forse questo potrebbe anche precisare i compiti di katerpillar ed emmeci? O sarebbe troppo vanto per loro? D’altra parte mi pare che ognuno di noi due aspira in qualche modo a prendere il posto dell’altro – emmeci cercando di non farneticare soltanto, katerpillar con la sua aspirazione alla poesia, cioè a non escludere la fantasia nella lettura della materia e della vita.
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Vecchio 30-01-2008, 10.06.59   #64
katerpillar
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo

emmecì
Citazione:
Chi sa, forse questo potrebbe anche precisare i compiti di katerpillar ed emmeci? O sarebbe troppo vanto per loro? D’altra parte mi pare che ognuno di noi due aspira in qualche modo a prendere il posto dell’altro – emmeci cercando di non farneticare soltanto, katerpillar con la sua aspirazione alla poesia, cioè a non escludere la fantasia!
nella lettura della materia e della vita.
katerpillar

Io credo che si tratti di interpretazioni che, per forza di cose, sono limitate, proprio perché quello che conosciamo l'uno dell'altro è limitato. Per quanto mi riguarda, fin dal primo momento, quando hai proposto il principio antropico, ho trovato coerenti e pertinenti le tue domande, anche se io, fresco di lettura di quel contenuto, sono dilagato in spiegazioni astrofisiche, anche se di astrofisica avevo letto solo quello.

In ogni modo è vero che le mie interpretazioni, terra terra, riguardano un aspetto molto concreto della situazione: nascita della vita sulla terra, ma questa preferenza deriva dal fatto che sono un tecnico e che sono abituato a ragionare su cose concrete, anche se amo la poesia; poi vi è la realtà scientifica che, all'unisono, afferma che la vita è nata dalla materia. E' stato a quel punto che mi sono posto la domanda: come mai che ce qualcuno che afferma che l'uomo è stato creato da un dio, e su questa presunta verità sono nate delle religioni che hanno incasinato il mondo e continuano ad incasinarlo, mentre alla vile materia non gli hanno fatto nemmeno un picoclo altare di fresche frasche, come dicono a Roma?

Far nascere una vita dalla non vita, secondo alcuni, è una cosa che può avvenire solo per miracolo, però alla materia non glie nè fregato niente degli altari e dei seguaci: ha lavorato in silenzio e basta. Poi ci troviamo un uomo con la sua memoria, il suo pensiero, la sua etica, la sua morale e le sue nevrosi; ma va tutto bene, noi continuiamo a non considerarla come dovremmo.
Sto tracciando l'assunto a grandi linee, naturalmente, perché se vi sono miliardi di persone che credono in un dio, vuol dire che anche quella può essere una grande verità o una grande esigenza: dobbiamo avere la pazienza di aspettare e, forse, come affermi tu, non saremo noi che avremo il piacere di scoprire certe verità, ma vi sarà qualcun altro che avrà l'intelligenza di far proseguire la propria specie e non di distruggerla, come sta facendo l'uomo, mettendocela tutta. Quindi, a scanso di equivoci, rispettimo anche i Trichechi e tutta la natura, come hanno sempre fatto, da millenni, gli animisti: non si sa mai.

Ciao Guido.
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Vecchio 30-01-2008, 14.22.33   #65
emmeci
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Katerpillar, posso solo osservare che non è vero che della materia non si sia interessato nessuno, anzi! Anche senza risalire alla Grecia - che, come ovvio, è al principio di tutto e ha avuto fior di filosofi materialisti, mentre anche gli idealisti hanno affrontato questo problema - col neoplatonismo e il cristianesimo l’argomento “materia” è divenuto un imprescindibile topos, impegnando teologi e scuole di filosofia, fino a che la materia ha trovato un agguerrito sostenitore in Cartesio che, pur credendo in Dio, l’ha consacrata come uno dei due elementi fondamentali dell’universo – quella "res extensa", da contrapporre alla "cogitans", che è poi divenuta la materia prima dei positivismi, facendo piazza pulita di ogni aura spiritica….Però è anche comprensibile che l’uomo si sia sentito un po’ declassato a considerarsi soltanto fatto di fango,o anche di atomi e di fotoni, e la filosofia è stata al gioco sviscerando ogni piega, segreto e meraviglia di questo io penso….
Ma ora, come chiedi anche tu, sarà meglio aspettare il responso dell’avvenire, confidando non solo nello sviluppo di un anthropos technologicus, ma immaginando che forse un alieno potrà sorvolare la terra e volendo descrivere alla base di lancio che cosa vede, cominciasse dicendo: sembra che la popolazione di questo pianeta si trovi al grado zero dello sviluppo: s’inginocchiano davanti a qualcosa che non si vede e che ritengono evidentemente di grande potenza…..non come noi, che abbiamo superato l’era degli dei, degli eroi, dei poeti, e anche quella degli scienziati, mettendo sull’altare….No, Katerpillar, non un tricheco ma un solo, totipotente computer.
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Vecchio 30-01-2008, 18.22.34   #66
Giorgiosan
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Citazione:
Originalmente inviato da katerpillar


Se continuiamo a credere che l'uomo sia un derivato della vita generata dalla materia, dal famoso brodo prebiotico, e se il tuo Wow è una esclamazione, io continuerò ad esclamare Wow!! e nessuno potrà impedirmi di credere o semplicemente pensare che, se questo è avvenuto vi possa essere un motivo più serio che, non quello di scrivere semplicemente le nostre opinioni in questo forum.

Io non credo ciecamente alla vita nata per caso, mi lascio i miei saggi dubbi, in ogni modo bisogna ammettere che se ciò è avvenuto vuol dire che, la "Materia" ha delle caratteristiche tali che la vita può nascere in qualsiasi parte di tutti gli universi esistenti, la dove si riscontrano determinate caratteristiche, e se ciò avviene non dovrebbero essere tanto differenti le caratteristiche d'intelligenza e di libero arbitrio di quegli abitanti, riferendomi proprio al fatto che queste intelligenza servano a qualche cosa; altrimenti, come qualcuno ha accennato: tanto rumore per nulla?


Non ho capito quasi nulla della tua risposta ma non voglio dire che la "colpa" sia tua.

Il Wow...il caso...tanto rumore per nulla

Non ho detto che la vita sia sorta per caso...anzi ho sempre affermato che il caso non esiste.
Che siamo stai generati dalla materia mi sembra fuori discussione...cosa sia la materia non lo sappiamo oggi e credo non lo sapremo mai...energia certo...ma cosa sia l'energia è inutile chiederselo.
Possiamo però osservare se i suoi "comportamenti" hanno una direzione.
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Vecchio 31-01-2008, 08.02.09   #67
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emmecì
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Katerpillar, posso solo osservare che non è vero che della materia non si sia interessato nessuno, anzi! Anche senza risalire alla Grecia - che, come ovvio, è al principio di tutto e ha avuto fior di filosofi materialisti, mentre anche gli idealisti hanno affrontato questo problema - col neoplatonismo e il cristianesimo l’argomento “materia” è divenuto un imprescindibile topos, impegnando teologi e scuole di filosofia, fino a che la materia ha trovato un agguerrito sostenitore in Cartesio che, pur credendo in Dio, l’ha consacrata come uno dei due elementi fondamentali dell’universo – quella "res extensa", da contrapporre alla "cogitans", che è poi divenuta la materia prima dei positivismi, facendo piazza pulita di ogni aura spiritica….
katerpillar

Anche se in parte hai risposto alle mie proteste, volevo precisare che, da bambino, quando all'ora di pranzo mi sedevo a tavola, nessuno mi ha mai spiegato che dovevamo ringraziare la materia per essere in vita e del mangiare che ci donava, come credo non sia stato insegnato a nessuno di voi: probabilmente i "pubblicitari" religiosi sono stati molto più bravi e convincenti dei filosofi e degli scienziati messi insieme.

Katerpillar
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Se continuiamo a credere che l'uomo sia un derivato della vita generata dalla materia, dal famoso brodo prebiotico, e se il tuo Wow è una esclamazione, io continuerò ad esclamare Wow!! e nessuno potrà impedirmi di credere o semplicemente pensare che, se questo è avvenuto vi possa essere un motivo più serio che, non quello di scrivere semplicemente le nostre opinioni in questo forum.

Io non credo ciecamente alla vita nata per caso, mi lascio i miei saggi dubbi, in ogni modo bisogna ammettere che se ciò è avvenuto vuol dire che, la "Materia" ha delle caratteristiche tali che la vita può nascere in qualsiasi parte di tutti gli universi esistenti, la dove si riscontrano determinate caratteristiche, e se ciò avviene non dovrebbero essere tanto differenti le caratteristiche d'intelligenza e di libero arbitrio di quegli abitanti, riferendomi proprio al fatto che queste intelligenza servano a qualche cosa; altrimenti, come qualcuno ha accennato: tanto rumore per nulla?
Giorgiosan
Citazione:
Non ho capito quasi nulla della tua risposta ma non voglio dire che la "colpa" sia tua.

Il Wow...il caso...tanto rumore per nulla

Non ho detto che la vita sia sorta per caso...anzi ho sempre affermato che il caso non esiste.
Che siamo stai generati dalla materia mi sembra fuori discussione...cosa sia la materia non lo sappiamo oggi e credo non lo sapremo mai...energia certo...ma cosa sia l'energia è inutile chiederselo.
Possiamo però osservare se i suoi "comportamenti" hanno una direzione.
katerpillar

Forse non hai letto l'assunto di epicurus, perché quella mia risposta era rivolta a lui e non a te che, mi sembra avevi affermato che milioni di galassie producono la vita per poi non farci niente, non trovando logico tale concetto. Allora, prendendo a prestito il titolo della commedia di William Shakespeare, ho scritto: "Molto rumore per nulla". Ovvero: tutto questo spreco di energia per cosa? Per cui io e te mi sembra che preferiamo pensare che invece qualche motivo per tutto questo, anche se ancora da scoprire, ci deve essere. Se mi sono sbagliato correggimi.
katerpillar is offline  
Vecchio 31-01-2008, 15.00.03   #68
Giorgiosan
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Originalmente inviato da katerpillar

Forse non hai letto l'assunto di epicurus, perché quella mia risposta era rivolta a lui e non a te che, mi sembra avevi affermato che milioni di galassie producono la vita per poi non farci niente, non trovando logico tale concetto. Allora, prendendo a prestito il titolo della commedia di William Shakespeare, ho scritto: "Molto rumore per nulla". Ovvero: tutto questo spreco di energia per cosa? Per cui io e te mi sembra che preferiamo pensare che invece qualche motivo per tutto questo, anche se ancora da scoprire, ci deve essere. Se mi sono sbagliato correggimi.

Non non ti sbagli, in effetti ho considerato la risposta indirizzata a Epicurus come lo fosse stata a me.
E siamo d'accordo anche sul fatto che tutto indichi che c'è uno scopo, una finalità.
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Vecchio 31-01-2008, 21.28.26   #69
epicurus
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Originalmente inviato da katerpillar
Se continuiamo a credere che l'uomo sia un derivato della vita generata dalla materia, dal famoso brodo prebiotico, e se il tuo Wow è una esclamazione, io continuerò ad esclamare Wow!! e nessuno potrà impedirmi di credere o semplicemente pensare che, se questo è avvenuto vi possa essere un motivo più serio che, non quello di scrivere semplicemente le nostre opinioni in questo forum.

Naturalmente tu puoi credere ciò che vuoi, e naturalmente tu puoi stupirti di fronte a ciò che desideri. Il mio intento era un altro: mostrare come il principio antropico non sia un'argomentazione razionale.

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Io non credo ciecamente alla vita nata per caso, mi lascio i miei saggi dubbi, in ogni modo bisogna ammettere che se ciò è avvenuto vuol dire che, la "Materia" ha delle caratteristiche tali che la vita può nascere in qualsiasi parte di tutti gli universi esistenti, la dove si riscontrano determinate caratteristiche, e se ciò avviene non dovrebbero essere tanto differenti le caratteristiche d'intelligenza e di libero arbitrio di quegli abitanti, riferendomi proprio al fatto che queste intelligenza servano a qualche cosa; altrimenti, come qualcuno ha accennato: tanto rumore per nulla?

Ma nel ragionamento antropico si ragiona in grande, quindi anche noi dobbiamo ragionare in grande. Questo tipo di materia (ciò che noi chiamiamo "materia") è da vedersi come un fatto accidentale, cioè l'universo sarebbe potuto essere diverso in infiniti modi differenti, cioè ci sono infiniti universi potenziali nei quali non c'è la (nostra) materia. Quindi, seguendo il principio antropico, ci chiediamo: "come mai c'è questa materia, che sotto determinate condizioni genera vita?". Naturalmente la domanda a questa risposta è da cercarsi oltre la materia (ci stiamo chiedendo perché c'è lei).

Comunque rimane ancora senza senso la proposizione "la materia inanimata ha uno scopo".

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Vecchio 01-02-2008, 10.05.05   #70
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Se continuiamo a credere che l'uomo sia un derivato della vita generata dalla materia, dal famoso brodo prebiotico, e se il tuo Wow è una esclamazione, io continuerò ad esclamare Wow!! E nessuno potrà impedirmi di credere o semplicemente pensare che, se questo è avvenuto vi possa essere un motivo più serio che, quello di scrivere semplicemente le nostre opinioni in questo forum.
epicurus
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Naturalmente tu puoi credere ciò che vuoi, e naturalmente tu puoi stupirti di fronte a ciò che desideri. Il mio intento era un altro: mostrare come il principio antropico non sia un'argomentazione razionale.
katerpillar

Almeno su questo siamo paritari, perché anche tu puoi credere ciò che vuoi e stupirti di fronte a ciò che desideri, ma non per questo il tuo credere e il tuo stupirti è giusto o superiore a quello degli altri, sopratutto in una materia che, né io né te, siamo specialisti, e dove proponiamo empiricamente quelle che sono le nostre convinzioni.
Citazione:
katerpillar

Io non credo ciecamente alla vita nata per caso: mi lascio i miei saggi dubbi. In ogni modo bisogna ammettere che se ciò è avvenuto vuol dire che, la "Materia" ha delle caratteristiche tali che la vita può nascere in qualsiasi parte di tutti gli universi esistenti, la dove si riscontrano determinate caratteristiche, e se ciò avviene,non dovrebbero essere tanto differenti le caratteristiche d'intelligenza e di libero arbitrio di quegli abitanti, riferendomi proprio al fatto che queste intelligenza servano a qualche cosa; altrimenti, come qualcuno ha accennato: tanto rumore per nulla?
epicurus
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Ma nel ragionamento antropico si ragiona in grande, quindi anche noi dobbiamo ragionare in grande. Questo tipo di materia (ciò che noi chiamiamo "materia") è da vedersi come un fatto accidentale, cioè l'universo sarebbe potuto essere diverso in infiniti modi differenti, cioè ci sono infiniti universi potenziali nei quali non c'è la (nostra) materia. Quindi, seguendo il principio antropico, ci chiediamo: "come mai c'è questa materia, che sotto determinate condizioni genera vita?". Naturalmente la domanda a questa risposta è da cercarsi oltre la materia (ci stiamo chiedendo perché c'è lei).

Comunque rimane ancora senza senso la proposizione "la materia inanimata ha uno scopo".
katerpillar

Io credo che, con il principio antropico, non si voglia parlare in grande, anzi: mi sembra che voglia riportare i grandi problemi -scientifico, filosofico e religioso- a dimensione d'uomo, tanto è che risponde anche alla tua domanda, la dove affermi: "come mai c'è questa materia, che sotto determinate condizioni genera vita?"
Per quanto riguarda l'altra proposizione che, secondo il tuo parere, rimane senza senso, non sono io ad aver affermato che la vita è nata dalla materia: ma la scienza ufficiale. Io ed altri abbiamo pensato che, tutto quello che accade o è accaduto, è talmente meraviglioso da farci esclamare..Wow!! E pensiamo che la materia non abbia fatto..Molto rumore per nulla. Che ci trovi di tanto strano in questo nostro credere, quando affermi: tu puoi credere a quelllo che ti pare e stupirti davanti a quello che ti pare? E per ultimo: non ci stiamo chiedendo perché ce la materia, ma ci stiamo domandando se l'universo ha fatto l'uomo perché lo possa ammirare e studiare. E a che cosa servirebbe all'universo una vita che lo possa studiare? Forse perché si è reso conto che qualcosa non va in lui e debba essere corretta? Le ipotesi sono infinite epicurus: continuiamo a cercarle.

Saluti
Giancarlo.
katerpillar is offline  

 



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