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24-01-2008, 20.23.42 | #23 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Citazione:
Per dire la verità io non ho bisogno di nessun strizza cervelli per ricomporre le mie idee. Citazione:
Quella è la via relativa. Cioè fare esattamente ciò che si può fare pur di tirare a campare, un po come fanno i nostri politici Citazione:
Il principio antropico non è un'ipotesi scientifica che io sappia. E' solo ciò che si osserva. Poi si può credere a ciò che si vuole. Alcuni la tengono in considerazione altri no (parlo di tutti, non solo dei teologi come dice Eretiko, ma anche dei fisici). Infatti io pongo come importanza primaria la possibilità di porsi la domanda, e certamente non possiamo dire che non abbiamo questa capacità. Poi ognuno può liberamente credere a ciò che vuole |
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24-01-2008, 21.51.40 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Citazione:
Dal punto di vista quantitativo sarà anche insignificante, da quello qualitativo non direi proprio. In questo granello di terra è nata la musica, l'arte, la poesia, la scienza... sono nati eroi e profeti; è nata l'idea di libertà, di giustizia. |
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24-01-2008, 23.33.57 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Citazione:
Esatto Odos. E' un classico errore logico scambiare la premessa (indimostrata) con la deduzione. "Il principio antropico non fa che identificare le coincidenze necessarie per l'evoluzione della chimica complessa che i biochimici ritengono essenziale per l'evoluzione spontanea della vita mediante selezione naturale. Il fatto che si scopra che tali "coincidenze" sono numerose e sorprendenti non autorizza a trarre la conclusione che esse garantiscano anche la presenza di osservatori consapevoli, nell'universo." John D. Barrow, Il mondo dentro il mondo, Adelphi, Milano, 1988, pp. 449-452 Saluti Andrea |
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25-01-2008, 00.21.29 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Citazione:
Hai fatto un'osservazione molto sensata, Odos. Aggiungo che secondo me non è nemmeno una premessa, ma solo una constatazione a posteriori. Fu Dirac ad osservare che certi rapporti adimensionali (ad esempio il raopporto tra le masse del protone e dell'elettrone) erano "tarati" in una maniera talemente precisa che, anche con piccole tolleranze, probabilmente l'atomo non sarebbe potuto stare in piedi. Questa osservazione vuole dire semplicemente che l'universo, se la materia e/o l'energia avessero avuto proprietà anche solo leggermente diverse, non avrebbe potuto essere in questo modo. Questa banale osservazione è stata poi ripresa ed elaborata per farne il famoso principio antropico, diventando in seguito argomento delle religioni a "prova" della finalità dell'universo. Dal punto di vista scientifico il principio antropico non ha nessuna valenza; il fatto che certe costanti universali (di questo universo) debbano avere una tolleranza piccolissima ha spinto (e spinge) a ricercare quell'insieme di condizioni iniziali che hanno permesso la nascita di questo universo. Anche sul piano filosofico mi sembra che il principio antropico non abbia nulla da suggerire alla riflessione sul perchè esiste l'universo e l'uomo. |
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25-01-2008, 02.59.18 | #27 | ||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
odos
Citazione:
Già nell'altro 3D, aperto sempre da emmecì, dal titolo: il principio antropico, odos, e mi sembra anche epicurus, sostenevano la mancanza di genialità di tale principio, ribadendo il fatto che esso era, appunto, una premessa e non la conclusione di uno studio finale. Qui di seguito riporto una parte del sunto che ne feci. Citazione:
E mi sembra di ricordare che mentre in questo 3D si è tirato in ballo Matrix, nell'altro fu tirato in ballo "L'uomo di sabbia", per dimostrare che vi potevano essere anche altri tipi di universi dove, per la vita, non era necessaria l'acqua. Saluti. Giancarlo. Ps. Per leggere il testo completo della passata discussione, basta andare su internet, cliccare: Principio antropico katerpillar e cliccare su informazioni provenienti dall'Italia |
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25-01-2008, 07.52.26 | #28 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Con una immagine... l'universo è una grande "placenta" nella quale si sviluppa la vita, e questa vita è caratterizzata da una direzione: l'emergere della coscienza e del pensiero e, biologicamente, una sempre più complessa organizzazione.
Questo è in sintesi il pensiero di T. de Chardin, che condivido. |
25-01-2008, 09.20.40 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Dunque quello che noi cerchiamo è la risposta a un perché, che Eretiko sintetizza nella domanda “perché esiste l’uomo?”, mentre altri hanno detto, più in generale, “perché l’universo?" o: "perché l’essere invece del nulla?” Insomma, qual è la risposta ultima, cioè la verità delle cose? Il che è ciò che da sempre chiedono religione, filosofia e - da qualche tempo - la scienza, anche se ho il sospetto che tutto quello che ha detto e potrà dire la scienza non accontenterà chi formula queste domande estreme, perché esse chiedono una risposta di valore assoluto e la scienza, come giustamente hanno detto molti di noi in questo forum, può dare solo risposte relative, come del resto anche la filosofia. Dunque sembrerebbe che solo la religione possa rispondere. Sì, ma le religioni sono tante, e la risposta sarà sempre relativa ai dogmi e al catechismo del risponditore. Dunque da dove o da chi può venire la risposta di valore assoluto?
E non si tratta di un’ubbia antropica o antropomorfica perché l’intero universo sembra cercare un fine assoluto anche se non sa cosa sia, e ciò che l’uomo ricerca sembra essere superiore a qualsiasi fine ipotizzabile suo e dell’universo, esprimibile solo con quella parola “assoluto” che va al di là di tutto – cosa di cui ognuno di noi può rendersi conto affidandosi a quell’ansimo che lo attraversa anche se non sa nulla di scienza. E che al grado zero è come uno sporgersi, un cercare, quell’uscire dal niente che è racchiuso in un fiat, un big bang o un semplice riuscire ad essere, mentre noi siamo già più avanti – almeno ci sembra – non solo da questo scaturire di fiamma ma dal punto dove la fiamma diventa pensiero e l’evoluzione storia, mentre ciò cui tendiamo sembra andare ancora al di là, verso un assoluto che non abbia bisogno d’altro che di sé stesso, avendo in sé logica e fine – e sarebbe questo ciò che le religioni chiamano Dio? O tutto quello che dicono è ancora un’antropica o antropomorfica raffigurazione di ciò che non possiamo afferrare e che trapassa come una freccia tutte le religioni, le scienze e le filosofie? Però noi abbiamo in noi questa sete dell’assoluto, quasi che si dovesse concludere che l’intero universo – costanti parametri e valori numerici - è fatto in modo che noi andiamo, attraverso di esso, verso quello che chiamiamo il vero o il bene assoluto. E non sarebbe allora questo il principio antropico veramente fortissimo, quello che ci rende superiori a tutti gli altri esseri dell’universo perché concepiamo qualcosa che sovrasta tutto? Forse è questo, Eretiko, l’unico che potrebbe rispondere alla domanda che formuli, solo che tu trovassi il giusto linguaggio per comprendere la risposta - cosa che siamo ancora in dubbio di poterlo trovare: il linguaggio della religione, della scienza o della filosofia? |
25-01-2008, 10.03.18 | #30 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Il principio antropico fortissimo
Mi sono trastullato a leggere tutte le espressioni, le idee e le supposizioni esternate circa questo interessante argomento,giunto alla fine, ho avuto l'impressione di aver assistito alla collaborazione di tante menti per la regia di un bel film di fantescienza, incompiuto però perchè privo di una conclusione plausibile. Secondo mè, per questa ricerca, al fine di tentare di darsi delle risposte definitive,anche se improbabili, invece di viaggiare tanto lontano,inizierei dal soggetto basilare che è L'IO,e girandogli attorno mi allontanerei piano piano,dopo avervi trovato delle positività concrete,altrimenti si rimarrà sempre con tanti chissà e con tanti forse. L'argomento che io avevo impostato tempo fà sul perchè viviamo,aveva il desiderio di approfondire pressappoco la stessa ricerca.Comunque; avanti tutta,perchè sviluppare la fantasia non fà mai male.
Ciao a tutti tanto amichevolmente espert37 |