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20-11-2007, 21.44.36 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Riferimento: Dimostrazione per tutti [non siamo solo un corpo?]
Citazione:
Altrimenti si deve pensare che le combinazioni logiche si sono costruiti da soli. Ma dato che nessuno è mai stato testimone di qualcosa che si è creata da sola non c'è assolutamente niente che conferma questa idea e quindi si deve acettare che esiste qualcosa che non è materia che ha la facoltà di organizzare le materie fisiche in organismi. spero che non sono stato troppo avanzato in quest'anlisi |
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20-11-2007, 22.14.47 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Dimostrazione per tutti [non siamo solo un corpo?]
Citazione:
Tu mi puoi dire che alle nostre sensazioni corrispondono certe configurazioni neuronali, ma ciò non toglie che tali sensazioni soggettive non sono le nostre configurazioni neuronali. Guarda l'articolo di Nagel "Che effetto fa essere un pipistrello?". Lo puoi trovare in inglese a questo link: http://members.aol.com/NeoNoetics/Nagel_Bat.html Altrimenti te lo spiego qui io velocemente. |
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21-11-2007, 00.16.17 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Dimostrazione per tutti [non siamo solo un corpo?]
Citazione:
Curiosità sincera: perchè trai questa conclusione da quel brano di Nagel? (Non sto mettendo in dubbio la lettura, è proprio che non riesco a ripercorrerla nei termini come sintetizzati). Grazie ---------------- Mi è piaciuto parecchio lo scambio Griago / Piega : trovo che abbiate creato l'unico luogo della mente... in cui ogni cadavere ... potrebbe dirla lunga... ( ...lapidariamente... testimoniando - sembrerebbe - in favore di Griago). |
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21-11-2007, 16.20.16 | #9 | |||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Dimostrazione per tutti [non siamo solo un corpo?]
Citazione:
Cerco di rispondere a donella e a matteo. Citazione:
Ho trovato il testo in italiano (in un mio libro): Citazione:
"Che cosa resterebbe del com'è essere un pipistrello, se togliessimo il punto di vista del pipistrello?", si chiede Nagel. E' questo il punto centrale. Se decidiamo a priori di voler oggettivizzare il nostro oggetto di studio, allora non potremo che perdere l'aspetto soggettivo di tale oggetto, ma se tale oggetto fosse proprio la soggettività? Nagel ci dice che l'essere cosciente è una esperienza intrinsecamente in prima persona, ma la fisica/biologia (per propria natura, ma anche per necessità) quando spiega gli eventi li descrive in terza persona, in modo oggettivo. Ma studiare in terza persona e in modo oggettivo il nostro lato soggettivo ha senso? No, sarebbe un po' come voler vedere tutte le gradazioni dell'arcobaleno, portando occhiali con lenti marroni. Spero di averi chiarito la cosa |
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21-11-2007, 20.48.55 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Dimostrazione per tutti [non siamo solo un corpo?]
Ringrazio moltissimo Epicurus.
Di questa frase mi sfuggiva la necessarietà della conclusione. Citazione:
Che in effetti ritrovo qui (giusto?): "Se i processi mentali sono davvero processi fisici, allora c’è intrinsecamente una cosa come il subire certi processi fisici. Che cosa significhi essere una cosa del genere rimane un mistero." Il che significa che percepivo un "salto logico", il quale (se ci fosse) non si trova nella sintesi di Epicurus bensì nella visione di Nagel. Forse sono momentaneamente abbagliata dal mio (certo più naif) "Che effetto fa essere un cadavere". Però non ne esco... Nel senso: - perfettamente ok che la mia percezione di tutto sia soggettiva in quanto dipendente dalla mia confugurazione neuronale; - perfettamente ok che questo dato di fatto implichi un ostacolo concettualmente insormontabile per il percorso oggettivante delle scienze; - quello a cui non "arrivo" (e che qui ci interessa) è : ammessa e riconosciuta la soggettività da configurazione neuronale , non c'è un passaggio supplementare e da nulla autorizzato nel ritenere che, tra l'impatto del soggetto con la propria configurazione neuronale da un lato, e l'altro da sè (oggetto) dall'altro lato, debba ancora frapporsi qualcosa d'ulteriore (mistero, coscienza) perchè possa aversi la sensazione soggettiva? O, più brevemente detto: perchè le nostre sensazioni soggettive non dovrebbero essere (solo) il semplice prodotto immediato delle configurazioni neuronali? E' possibile che la mia analisi sia infinitamente primitiva.... ma non riesco a scrostarmi dal concetto che, se al posto del pipistrello mettiamo il cadavere... abbiamo il buio totale soggettivo : black out delle configurazioni neuronali a cui equivale black out delle percezioni soggettive.... |
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