Citazione:
Originalmente inviato da Aggressor
Il guaio è che nessun altro ho trovato su questo forum che sappia o parli di "IO Osservatore Universale Unico"!
Mi dispiace dirlo ragazzi, ma avete mai sentito parlare di un certo Fichte?
1) è vero, sembra che ognuno di noi abbia una sua coscieza separata da quella degli altri, una sua soggettività a questo punto; nello stesso tempo sappiamo di non essere sistemi chiusi, repiriamo l'aria, i gas che fuoriescono dalla pelle di chi mi sta di fronte ecc ecc, dunque, un vero confine tra ciò che sono io e ciò che è l'altro è molto difficile da trovare.
2) Se il non essere non può dividere due esseri, in realtà tra due esseri c'è continuità e non separazione. Questa speculazione dialettica è stata recentemente confermata dalla fisica; non scherzo, lo spazio vuoto non è più considerato in fisica se non negli esperimenti ideali. Il vuoto sarebbe un ribbollire di materia e antimateria che si annichiliscono e generano energia. Il vuoto assoluto non c'è mai, il vuoto assoluto non è mai stato creato.
3) Ci sono premi nobel in fisica che credono in questa teoria dell'IO assuluto.
4) Cosa credete che si cerchi di ottenere con la meditazione se non una appagante empatia con tutto ciò che ci circonda, cercando di avvertire l'unità della natura?
5) Secondo i neuroscienziati la coscieza scaturisce dalle relazioni tra gli elementi di un insieme e sarà tanta o poca relativamente al numero di risposte possibili che gli n elementi della metà di quell'insieme può mandare all'altra metà. Cosè l'universo se non un grande sistema di relazioni?
6) Questo è solo un esperimento mentale che propongo per far si che si comprenda ciò che si intende con questa teoria e farla diventare più comprensibile (tuttavia non si tratta che di una similitudine): voi avrete sicuramente sognato. Durante il sogno credete di essere dei personaggi in un mondo oggettivo che non siete voi a creare. Ma non è così. Siete proprio voi, o meglio, il vostro inconscio (che è comunque una parte di voi), a creare il mondo in cui vi muovete e i personaggi con cui interagite, i quali non sono che vostre estensioni. L'universo farebbe la stessa cosa, plausibilmente allo scopo di conoscersi.
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Sono contento
di leggere che non sono solo ad assiomatizzare
l'unicità dell'IO, cioè l'IO assoluto (che non è l'io del senso comune), e di veder elencate considerazioni che potrei fare mie se non che in qualche punto sarei ancor più radicale. Ci si potrebbe scrivere o discutere per ore, ma qui non è il caso. Tale radicalità la vedrei, per esempio, nella necessità di considerare il corpo umano irrilevante ai fini di questa argomentazione essendo questo una degli infiniti sottosistemi dell'universo e, come tale, un elemento della catena strumentale che unisce la Singolarità
IO ed un qualsiasi sottosistema dell'unoverso di cui l'IO "
cerca" di aumentare la
Conoscenza. Il "
corpo" dell'
IO è l'Universo intero che è un sistema logico (di relazioni logiche); per inciso aggiungo che il cervello umano è parte dell'anzidetta catena strumentale.
Il sistema
Universo è
un sistema logico autoreferente (cioè senza un "esterno") costruito in uno
spazio della Conoscenza intorno ad una
singolarità-origine che è l'
IO; lo "s
pazio della Conoscenza" implica la Conoscenza abbia le caratteristiche di una grandezza misurabile, purtroppo, per quanto ciò sembri non impossibile, per esempio agganciandola ad altre grandezze misurabuili come l'energia e l'entropia fin'ora non ho sentore di ricerche in questa direzione benchè molto sia stato fatto riguardo all'
informazione che con la
Conoscenza ha forti attinenze.
L'unica misura della
conoscenza che disponiamo è un numero che non ha valore assoluto ma solo comparativo e, perdippiù, è empirico, sto parlando della
probabilità.