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14-06-2006, 23.47.23 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: Re: Si vota ...
Citazione:
in partica in cosa consiste ??? Ultima modifica di bomber : 15-06-2006 alle ore 00.03.07. |
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15-06-2006, 08.50.13 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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La revisione costituzionale approvata dalla precedente maggioranza lo scorso novembre e su cui verterà il referendum confermativo del 25 e 26 giugno costituisce per contro lo sbocco di un progetto non condiviso non soltanto dall’altra metà del Paese, ma altresì dal mondo delle regioni e delle autonomie locali. Assai estesa (tocca ben 52 articoli della Costituzione vigente), essa è apparsa a molti sbilanciare il delicato equilibrio costituzionale.
Tale sbilanciamento è particolarmente evidente nel conferimento al solo futuro primo ministro della decisione sulla continuazione o meno della legislatura. Un primo ministro inamovibile, salvo lo scioglimento anticipato, e non sostituibile, quand’anche la quasi totalità della sua maggioranza non lo sostenga più. Sono esempio di quello sbilanciamento anche le norme che intervengono sugli organi di garanzia, soprattutto Presidente della Repubblica e Corte costituzionale: invece di rafforzare le garanzie necessarie nei confronti della politica e delle contingenti maggioranze, la revisione costituzionale in corso riduce il ruolo della massima autorità pubblica, il Capo dello Stato, sottraendogli i poteri sostanziali in ordine alla formazione del Governo e allo scioglimento delle Camere e per contro aumenta il numero dei membri di estrazione parlamentare-politica della Corte costituzionale, massima autorità di garanzia della Costituzione. Quanto alla cosiddetta "devoluzione" in senso stretto, cioè all’assegnazione alle regioni di competenze esclusive, si tratta di una confusa e ideologica soluzione, che porta a una doppia esclusività (statale e regionale) sulle stesse materie, conducendo, oltre che a conflitti di difficile soluzione, al rischio di una rottura dei sistemi nazionali della sanità e dell’istruzione pubblica e di una trasformazione in meri livelli minimi di quelli che sono i livelli essenziali delle prestazioni di assistenza sanitaria e di istruzione, a tutto svantaggio dei settori più deboli del Paese e finendo per disperdere un patrimonio accumulato nel tempo. Se a ciò aggiungiamo l’incredibile complicazione del futuro procedimento legislativo come disegnato nella riforma del cosiddetto Senato federale, con l’assai probabile conseguenza di una spinta a un forte aumento dei poteri normativi del Governo (cioè del primo ministro, princeps semiassoluto), ci si rende conto che è messa a rischio proprio quella sostanza sociale della Costituzione che la rende patto fondativo del Paese. http://www.stpauls.it/gazzetta/0624ga/0624ga08.htm |
15-06-2006, 09.18.40 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Re: Re: Si vota ...
Citazione:
In pratica la fine del nostro paese come nazione. (questo l'ho aggiunto io). |
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16-06-2006, 08.33.11 | #8 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Re: Re: Re: Re: Si vota ...
Citazione:
VanLag quanto hai scritto è stato confermato, in altri modi e toni anche da Bossi. Da Il Tempo: Bufera sul leader della LEga che in un comizio dice: "Stavamo meglio sotto l'Austria". Ds e Rifondazione: "Parole sconcertanti" Bossi: "Se al referendum vince il no bisogna trovare vie non democratiche" ROMA - l tono è pacato, reso ancora più tenue dalla voce bassa, ma le cose che Umberto Bossi dice al Tg1 sembrano fatte apposta per infiammare una campagna referendaria finora piuttosto sonnacchiosa. Il leader del Carroccio dice che non crede più alla possibilità di un confronto sulle riforme con l'Unione nel caso vincessero i No. "No, non ci credo - afferma Bossi - li ho visti in aula, faranno delle regole per non toccare mai più la Costituzione, il Paese non cambierà mai più democraticamente. Bisognerà trovare altre vie, perchè democraticamente non cambierà più niente. E questo è un dramma". Cosa intende per "altre vie"? Bossi non lo dice, ma dalla maggioranza non hanno difficoltà a dare un'interpretazione allarmante. Parole "sconcertanti", afferma il segretario del Prc Franco Giordano. "Sorpresi e preoccupati" i diesse, per bocca di Nicola Latorre. Reazione che certo non si sarà attenuata nel leggere poco dopo quello che Bossi ha detto durante un comizio nel bresciano: "Stavamo meglio quando eravamo sotto l'Austria. Se lo avessero saputo quelli che sono andati a combattere sul Piave, forse giravano i fucili dall'altra parte". Il leader della Lega usa le espressioni di un tempo per difendere la giustezza del suo federalismo. "Oggi - ha detto il Senatur - la Lombardia, che mantiene tutto il Paese non ha un magistrato lombardo. Se la magistratura fosse eletta dal popolo avremmo i nostri magistrati. Viviamo peggio di quando eravamo sotto l'Austria". Giordano ne trae una conclusione ben precisa: "Come si vede, gli obiettivi che sottendono questo referendum sono esplicitamente destabilizzanti, e per ottenerli occorre perseguire qualsiasi ipotesi, anche quella 'non democratica'". "Il tono minaccioso e antidemocratico di Bossi - incalza Latorre - testimonia che la legge di modifica costituzionale approvata a maggioranza nella passata legislatura dalla Cdl altro non è che un atto di forza contro una parte del Paese e contro gli stessi interessi dei cittadini italiani". Reazioni spropositate, per gli alleati del Carroccio. "Un ridicolo tentativo di imbastire una polemica sul nulla", protestano per Forza Italia Paolo Bonaiuti e Fabrizio Cicchitto. E uno dei più importanti luogotenenti di Bossi, Roberto Calderoli, interviene per dare una diversa lettura delle frasi del suo leader, cercando così di spegnere le polemiche prima che divampino. "Se dopo 25 anni di tentativi questo cambiamento venisse rifiutato - spiega Calderoli - è evidente che per un secolo non si parlerebbe più di cambiamento. A questo punto, non la Lega, ma il popolo potrebbe scegliere altre strade non democratiche e questo, come ha detto Bossi, sarebbe un dramma". In altre parole, Bossi - sostiene l'ex ministro delle Riforme - si è limitato a indicare i pericoli conseguenti ad una sconfitta al referendum. (15 giugno 2006) |
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16-06-2006, 14.17.33 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-03-2002
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referendum costituzionale
Ragazzi il 25 26 giugno si va a votare
INFORMATEVI!!!! (nuova costituzione) http://www.interno.it/legislazione/p...idarticolo=697 (vecchia costituzione) www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm |
16-06-2006, 18.55.42 | #10 |
eternità incarnata
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Mentre stiamo costruendo, con molta fatica, un'Europa unita, Bossi se ne esce con l'ennesima sparata. Tuttavia io credo non sia il caso di amplificare a 360 gradi le sue parole. Siamo abituati ormai (ed io sono anche un tantino stufo) a chi grida "al lupo, al lupo" quando non ci sono nemmeno le pecore....
Piuttosto: cosa accadrà ai rispettivi schieramenti pro sì e pro no, nel caso vinca la parte avversa? Io me lo chiedo e non so che rispondere.... e voi? |