ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
18-06-2006, 22.30.18 | #43 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 11-06-2006
Messaggi: 114
|
Citazione:
|
|
18-06-2006, 23.28.29 | #44 |
Ospite
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 38
|
Voterò SI al refrerendum costituzionale che tra le altre cose prevede anche la diminuzione del numero di parlamentari nel giro di 10 anni.
Non è molto, ma è un inizio di snellimento di questa classe politica di mantenuti e parassiti, privilegiati oltre ogni ragionevolezza. Se votate No, poi non lagnatevi che in Italia non cambia mai nulla! Abbiate il coraggio di prendere una decisione coraggiosa una volta tanto, che non sia istigata dall'allarmismo sulla tenuta democratica del paese e attentato ai valori costituzionali diffuso dai mass media e in particolare dalla faziosa Rai 3. Qui l'unico attentato è ai privilegi della classe politica. Il paese reale è più avanti della sua politica, non siamo più alla spartizione delle sfere di influenza di Yalta e protetti dalla cortina di ferro, il muro di Berlino è caduto anche dalla nostra parte, l'Italia è cambiata e richiede un assetto costituzionali che meglio corrisponda alla situazione reale. Attualmente Camera e Senato hanno esattamente le stesse funzioni che tramite le contorta procedura della doppia approvazione causana ritardi nella promulgazione delle leggi e una pessima efficienza. Con la modifica costituzionale si differenziano le funzioni delle camere rendendole più efficienti e il senato federale si occuperebbe di materie regionali. |
18-06-2006, 23.46.49 | #45 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
|
Bene, e allora continuiamo con il lasciare che sia, facendo finta che prima o poi il controllo di poche famiglie sulla cosa pubblica ceda il posto al buon cuore e all'onestà; un bel sogno: da domani le infrastrutture inizieranno a funzionare, i fondi arriveranno a destinazione, i conti delle singole amministazioni verranno affissi sui portoni dei Comuni come nell'Appenzell.
E tutto questo con l'ipocrita solidarietà nei confronti di chi è meno fortunato. Ma non si dice che si aiuta insegnando a zappare, e non facendo l'elemosina? Sono d'accordo con Bige. La responsabilizzazione delle amministrazioni regionali la vedo come un'occasione preziosa, a partire proprio dal Sud, per organizzarsi finalmente con le proprie risorse e nella risoluzione dei propri problemi. La sanità attende attrezzature, la scuola fondi per ristrutturare aule inagibili, e non è una novità che la longa manus non garantisca altro che finte pensioni d'invalidità per consentire di tirare a campare, e non un lavoro dignitoso. Chi vive fuori da questa logica emigra, se non l'ha già fatto, nelle città del Nord che garantiscono un lavoro, se non all'estero. E questo è un prezzo alto da pagare, poichè nel Sud manca solo l'organizzazione;le risorse ci sarebbero, non è la tundra: dalle bellezze artistiche a quelle naturali, tutto lascerebbe spazio ad uno sviluppo turistico, agricolo e industriale che ha sempre dovuto fare i conti con un'amministrazione colma di falle. Gli scandali e gli intrallazzi di mafia vengono messi a tacere, e qualcosa bisogna fare, perchè il sistema degli inciuci e della sopravvivenza è destinato a tracollare su se' stesso. Chi ci rimetterebbe quindi, nel caso passasse questa riforma, non sarebbe il cittadino, anzi. E questo perchè una gestione diretta offre e richiede una trasparenza che ora non c'è. Forse sono troppo ottimista: i modi per gabbare lo Stato e per garantire l'interesse di pochi potrebbe semplicemente passare la mano, ma sono convinta che sarebbe più difficile. Ma una domanda a chi vota NO per solidarietà con il Sud: così com'è ora, funziona? E se non funziona, quali misure adottare per risolvere la situazione? Le persone non sono cani a cui si butta un osso per farle stare buone, hanno una dignità, devono poter decidere e gestire la propria vita. . Il concetto di democrazia si avvale proprio, guarda caso, del referendum. Quale altro mezzo ha a disposizione un cittadino per avere una voce? Una lettera a un parlamentare fra le diecimila cestinate e mai lette? Un'associazione di categoria? Il concetto di unità di uno Stato poi, non credo si misuri dalle denominazioni poste in calce e nemmeno dalle gestioni individualizzate che anzi teoricamente sono mirate e quindi più efficienti, ma dall'effettiva parità delle condizioni. Ora questa parità non c'è. |
19-06-2006, 04.04.14 | #46 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
|
Citazione:
Lo "*******", in effetti, arrivò due giorni dopo l'ingresso in Roma dei rivoluzionari. Non si faccia fuorviare dallo scorrere dei tempi, i quali, all'epoca, supponevano lassi diversi. E' pertinente, invece, l'eroismo "all'italiana" dell'artefice della rivoluzione, fedele al motto: "armiamoci e partite". Altrove, vede, questo principio è considerato vergognoso e inaccettabile. Il cinismo degli italiani nei confronti dei propri simili è unico al mondo. Quanto al suo eccepire al sillogismo della quarta figura che le ho citato, mi fa piacere che "le suoni meglio" la conclusione intuitiva che ella cita. Trascuri pure il ragionamento: non è necessario a tutti. A lei basta saper distinguere tra oche ed anatre: per far la spesa è sufficiente. |
|
19-06-2006, 08.43.02 | #47 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
Buona giornata Weyl.
Le auguro anche di essere un po' meno rancoroso, quantomeno su un forum. E' sempre stato il mio sogno fare la casalinga, quindi non mi sento offesa da questo, ma dal tono che non è scherzoso, nè sarcastico. |
19-06-2006, 09.02.45 | #48 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
|
scusate ma forse non riesco a spiegarmi. Io continuo a pensare che una costituzione valga l'altra. Mi chiedo e vi chiedo di rispondermi: se non è pienamente attuata quella in vigore, che ce ne facciamo di un'altra costituzione bella, nuova, innovativa, interessante, ecc... se poi i suoi principi saranno disattesi? Attualmente sappiamo che scuola, lavoro e salute sono diritti inalienabili dei cittadini italiani, salvo poi vedere che nella realtà le cose stanno diversamente. Ha senso dunque avere un'altra "enciclopedia" da mostrare al mondo per far credere quanto siamo bravi?
|
19-06-2006, 09.06.05 | #49 |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
No Cannella, scusami, ma non è come dice Bige, con tutto il rispetto per lei (o lui?)
1 - Col Senato federale scompare il sistema bicamerale, salvo casi particolari di conflitto fra Camera e Senato federale, di soluzione complessa (e confusa), e con l'ultima parola riservata al Primo Ministro, e cioè al capo dell'esecutivo. L'attuale doppia lettura e votazione di una stessa legge è strumento importante di democrazia per due motivi. I tempi di passaggio fra le due assemblee consentono un dibattito pubblico (giornali, tv e altro) importante: spesso le correzioni fatte nella seconda lettura hanno consentito in passato miglioramenti notevoli. Ma è anche importante la differenza di età degli elettori: gli elettori della Camera – 18 anni – hanno cose nuove da dire, ma votano più per giovanile impulso che per riflessione sul bene del Paese, mentre gli elettori del Senato – 25 anni – sono già meno aperti alle novità, ma hanno anche maggiore maturità; e ad essi si aggiungono i senatori a vita scelti per lunga esperienza e per prestigio internazionale nei vari campi del sapere e del-l'impegno sociale. La fine del sistema bicamerale è la fine di questa possibilità dialettica di vita democratica. 2 - Le regioni hanno potestà legislativa esclusiva su assistenza e organizzazione sanitaria e su organizzazione e programmi scolastici: sanità e scuola sono due diritti essenziali per ogni cittadino (e per ogni essere umano qui residente) che devono essere garantiti e regolati per tutti nello stesso modo e nella stessa misura. B]Cade il principio degli ‘inderogabili doveri di solidarietà' di ciascun cittadino verso tutti: tali doveri sarebbero attuati in maniera diversa da regione a regione.[/b] 3 - La potestà legislativa di Stato e regioni deve oggi rispettare la Costituzione, ma anche gli obblighi internazionali: quest'ultimo vincolo sparisce dalla nuova proposta. Questa è una manovra della Lega, non è una riforma!!!! Ciao |
19-06-2006, 09.11.26 | #50 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
|
Citazione:
Fabrizio, la parola devolutio che sembra così moderna, non è altro che una trovata per dare a intendere che la Costituzione che abbiamo è obsoleta; invece hai ragione tu, ma questa, per obsoleta che sia, almeno rispetta le parti sociali, mentre la devolutio è voluta da Bossi. Ma ci rendiamo conto di come potrebbe andare a finire? Dire sì alla Lega, xenofoba, secessionista .. ? |
|