Diciamo che la chiesa, auto-proclamandosi, la depositaria della conoscenza della parola di Dio, si è auto-proclamata “l’ente preposto ad indicare il bene ed il male” e quindi anche l’unico interprete del vero bene.
In realtà si può contestare:
Sia che quanto la chiesa pensa sul bene e sul male sia infallibile.
Sia che nel suo agire abbia seguito la via di quello che dichiara essere il bene.
In questo senso concordo con Fragola e cioè che il monopolio del bene glielo ha dato il consenso popolare e se lo sono auto-attribuiti, ma in realtà non l’hanno mai avuto, anche perché poi, il bene, non è un “bene”, (la cacofonia è inevitabile), sottoponibile a monopolio.
Il mio discorso però era per dire che dopo avere fatto diventare valore di massa l’altruismo, (e qui mi riferisco al discorso del back-ground fatto con Odos), lo hanno rinnegato coi fatti, dando ad esempio più importanza a combattere i pacs che al lenire le sofferenze di chi muore di fame nel terzo mondo! Ed allora qual’è il senso oggi di questa istituzione che, non è più in grado di destare l’interesse dei ricercatori spirituali e che volta le spalle ai suoi stessi valori, (così fortemente espressi nel vangelo)?